La Lega Araba rifiuta di appoggiare i palestinesi nella critica dell’accordo Israele-EAU

Redazione di Al-Monitor

9 settembre 2020 – Al-Monitor

L’organo pan-arabo ha lasciato cadere una risoluzione che avrebbe condannato il recente accordo di normalizzazione tra Israele e gli Emirati Arabi Uniti.

La Lega Araba ha respinto una richiesta palestinese di condannare il recente patto, mediato da Washington, tra Israele e gli Emirati Arabi Uniti. 

Mercoledì in una videoconferenza i Ministri degli Esteri dei 23 membri della Lega hanno respinto una risoluzione di denuncia dell’accordo Israele – EAU. Il piano palestinese di condannare i due Paesi aveva poche probabilità di essere approvato nell’organo pan-arabo in cui Paesi come Egitto, Oman e Bahrein hanno ben accolto l’accordo e gli hanno offerto sostegno.

C’è stata molta discussione su questo punto. È stata esaustiva ed ha richiesto tempo. Ma alla fine non ha portato ad un accordo sulla bozza di comunicato proposta da parte palestinese”, ha affermato l’alto funzionario della Lega Araba Hussam Zaki.

Il rifiuto della Lega Araba di condannare l’accordo è l’ultimo colpo inferto ai palestinesi, la cui richiesta di una discussione d’urgenza sul patto Israele – EAU è stata respinta il mese scorso.

In quello che è stato chiamato “accordo di Abramo”, Israele ha accettato di sospendere l’annessione di vaste aree della Cisgiordania in cambio della normalizzazione dei rapporti con gli Emirati Arabi Uniti. La prossima settimana i dirigenti dei due Paesi si recheranno alla Casa Bianca per la firma ufficiale.

I dirigenti palestinesi affermano che l’accordo mediato dagli USA, che fa degli EAU il terzo Paese arabo a stabilire rapporti con Israele, è “una coltellata alla schiena”. In risposta, Ramallah ha richiamato il suo ambasciatore negli EAU.

Affermano inoltre che l’accordo di normalizzazione viola l’iniziativa di pace araba del 2002 guidata dall’Arabia Saudita, che chiede a Israele di ritirarsi dalle terre occupate dal 1967 prima di ottenere un riconoscimento da parte degli Stati Arabi.

Gli EAU hanno descritto l’accordo come favorevole alla causa palestinese, in quanto costringe Israele a rinunciare all’annessione di terre che i palestinesi considerano parte del loro futuro Stato.

(Traduzione dall’inglese di Cristiana Cavagna)