Le mutevoli narrazioni di Israele riguardo all’uccisione di Shireen Abu Akleh

Redazione di Al Jazeera

6 settembre 2022 – Al Jazeera

Dopo aver cambiato varie volte la sua versione, Israele ora ha concluso che è “molto probabile” che uno dei suoi soldati abbia ucciso Shireen Abu Akleh.

La versione del governo e dell’esercito israeliani sull’uccisione l’11 maggio scorso di Shireen Abu Akleh, la nota giornalista palestinese di Al Jazeera, è cambiata varie volte nei mesi scorsi.

Testimoni, tra cui giornalisti di Al Jazeera, hanno subito detto che le forze israeliane erano responsabili della sparatoria a Jenin, un’affermazione confermata da numerose indagini da parte di mezzi di comunicazione, organizzazioni per i diritti umani e delle Nazioni Unite.

Eppure Israele ha cercato di eludere ogni responsabilità, finché lunedì ha annunciato che un’indagine militare ha definito “molto probabile” che uno dei suoi soldati abbia sparato il proiettile che ha ucciso Abu Akleh. Tuttavia l’esercito ha escluso ulteriori indagini, affermando di non aver riscontrato alcun sospetto di un reato penalmente perseguibile.

Questa posizione segna un cambiamento rispetto alle precedenti narrazioni israeliane riguardo all’omicidio, come dicono le molte e diverse versioni date su quanto avvenuto.

Ecco la cronologia della mutevole narrazione di Israele.

Sono stati i palestinesi”

Subito dopo l’uccisione di Abu Akleh il ministero degli Esteri israeliano e il primo ministro Naftali Bennett hanno puntato il dito contro i combattenti palestinesi come i “probabili” responsabili.

“Secondo le informazioni che abbiamo raccolto sembra probabile che palestinesi armati che in quel momento stavano sparando all’impazzata siano stati responsabili della sfortunata morte della giornalista,” ha twittato Bennett.

Per sostenere queste affermazioni l’ufficio del primo ministro ha persino twittato un video di palestinesi armati che sparavano nel campo profughi. Il video è stato smentito dopo poche ore dall’associazione israeliana per i diritti umani B’Tselem che ha affermato che gli uomini armati si trovavano in tutt’altro posto del campo e che nessun combattente palestinese si trovava nei pressi del luogo in cui Abu Akleh e i suoi colleghi si erano riuniti.

Poi Israele ha offerto di condurre un’indagine congiunta sull’omicidio con l’Autorità Nazionale Palestinese, che quest’ultima ha nettamente rifiutato.

Basta accusare Israele”

Il giorno seguente, il 12 maggio, il governo ha reso pubblico un comunicato in cui denunciava “affrettate” accuse secondo cui un suo soldato sarebbe stato responsabile dell’uccisione come “menzognere e irresponsabili”.

Potrebbe essere stato Israele”

Il 13 maggio Israele ha affermato che, dopo le sue prime indagini sulla sparatoria, era possibile che il proiettile che ha ucciso Abu Akleh fosse stato sparato da un soldato israeliano che aveva aperto il fuoco contro un palestinese armato che si trovava vicino a lei.

“Il palestinese armato ha sparato molteplici raffiche di arma da fuoco contro il soldato delle IDF [Forzedi Difesa Israeliane, l’esercito israeliano, ndt.] e c’è la possibilità che Abu Akleh, che si trovava vicino al palestinese armato alle sue spalle, sia stata colpita dal fuoco sparato dal soldato verso il palestinese armato,” ha sostenuto un comunicato dell’esercito.

I colleghi di Abu Akleh che si trovavano con lei, così come molteplici indagini, hanno ripetutamente sottolineato che al momento della sua uccisione non c’erano nei pressi combattenti palestinesi.

Abbiamo l’arma che potrebbe aver ucciso Abu Akleh”

Il 19 maggio l’esercito israeliano ha affermato di aver identificato il fucile di un soldato che “potrebbe aver ucciso” Abu Akleh, ma ha detto di non esserne sicuro finché i palestinesi non avessero consegnato il proiettile perché venisse analizzato.

Una fonte ufficiale israeliana ha affermato: “Abbiamo in nostro possesso l’arma (dell’esercito israeliano) che potrebbe essere coinvolta nello scambio a fuoco vicino a Shireen”, ma ha sottolineato che non era chiaro da dove sia provenuto lo sparo.

È molto probabile” che sia stato Israele

Il 5 settembre Israele ha annunciato i risultati della sua inchiesta militare e ha affermato che è “molto probabile” che Abu Akleh sia stata “colpita accidentalmente” dal fuoco dell’esercito israeliano. Tuttavia non verrà avviata alcuna indagine penale.

(traduzione dall’inglese di Amedeo Rossi)