La “conferenza del popolo” palestinese chiede riforme e lancia iniziative per elezioni generali.

Qassam Muaddi

08 novembre 2022-The New Arab

Nella sua dichiarazione finale, la conferenza ha chiesto l’elezione di un nuovo Consiglio Nazionale Palestinese in elezioni generali, organizzate in tutti i luoghi in cui i palestinesi possono votare.

Una fonte vicina alla conferenza ha riportato lunedì al New Arab che la “conferenza del popolo palestinese”, una coalizione di attivisti politici e della società civile palestinesi, sta pianificando una serie di attività volte a chiedere elezioni generali palestinesi e riformare l’Organizzazione per la liberazione della Palestina (OLP).

La fonte ha affermato che le attività includeranno incontri e discussioni, ma anche proteste nella Cisgiordania occupata e all’estero.

Secondo la fonte, è stato formato un comitato speciale per dirigere le azioni da annunciare in una speciale conferenza stampa a Ramallah oggi, martedì [8 novembre 2022, ndt.].

Sabato la conferenza ha concluso un ciclo di incontri pubblici organizzati nell’arco di due giorni in diverse città palestinesi e nei Paesi limitrofi. Gli incontri a Ramallah sono stati annullati in seguito alle pressioni dell’Autorità Nazionale Palestinese.

“In totale, più di 1500 palestinesi hanno partecipato alla conferenza in Palestina e all’estero”, ha detto domenica a TNA [The New Arab] Omar Assaf, un membro di spicco della conferenza.

Assaf è stato detenuto per diverse ore sabato in quello che ha definito “un tentativo di intimidazione”.

Assaf sostiene che il Comune di Ramallah ha subito pressioni perché non ci permettesse di tenere le riunioni nei suoi locali”.

“Più tardi, durante la giornata, la polizia mi ha arrestato e portato in una stazione di polizia a Ramallah, dove mi è stato chiesto di non partecipare alla conferenza, ma ho rifiutato. Alla fine sono stato rilasciato senza condizioni dopo quattro ore”, aggiunge.

Nella sua dichiarazione finale la conferenza ha chiesto l’elezione di un nuovo Consiglio nazionale palestinese con elezioni generali da organizzare in tutti i luoghi in cui i palestinesi possono votare

Il Consiglio Nazionale Palestinese è il più alto organo legislativo e costituente dell’OLP. I suoi membri includono rappresentanti della maggior parte delle fazioni palestinesi, dei sindacati professionali e delle organizzazioni della società civile e delle minoranze religiose.

Il consiglio non è stato eletto da più di trent’anni e il suo ruolo è stato notevolmente ridotto dalla creazione dell’Autorità Palestinese nel 1994.

“L’OLP è l’unica rappresentante legittima del popolo palestinese, ed è la cosa più sacra che abbiamo dopo la Palestina e Gerusalemme”, ha detto domenica Mowafaq Matar, un membro del Consiglio Nazionale Palestinese vicino all’ANP, in un commento alla stampa.

“La cosiddetta conferenza popolare è un tentativo di creare un’alternativa all’OLP, il che equivale ad alto tradimento”, ha aggiunto Matar.

“Pretendere una riforma è un diritto fondamentale dei palestinesi”, ha affermato in un commento alla stampa Salman Abu Sitta, storico palestinese e membro del comitato organizzatore della “conferenza popolare”.

“L’OLP deve essere riformata attraverso elezioni democratiche”, ha aggiunto Abu Sitta.

Le elezioni generali, anche per il Consiglio Nazionale Palestinese, sono state concordate dai leader di tutte le fazioni palestinesi nel settembre 2021 in Algeria. Secondo l'”accordo algerino”, le elezioni per il CNP e per la presidenza e il Consiglio Legislativo dell’ANP avrebbero dovuto svolgersi simultaneamente.

All’inizio del 2021 le fazioni palestinesi avevano deciso di tenere prima le elezioni per il Consiglio Legislativo dell’ANP seguite dalle elezioni presidenziali, e di posticipare le elezioni per il CNP. Le elezioni legislative erano previste per maggio 2021.

Ad aprile [2021] il presidente palestinese Mahmoud Abbas ha sospeso le elezioni, annunciando che si terranno solo quando Israele consentirà l’apertura dei seggi elettorali a Gerusalemme.

(traduzione dall’Inglese di Giuseppe Ponsetti)