Soldato israeliano in incognito lascia il Qatar dopo che è stato scoperto il suo passato

Redazione Middle East Monitor

29 novembre 2022 – Middle east Monitor

Un ex soldato israeliano, Guy Hochman, lunedì è fuggito dal Qatar dopo che un video postato su Twitter ha rivelato il suo passato e la sua partecipazione nell’unità dell’esercito israeliano che ha ucciso migliaia di palestinesi.

Hochman è entrato in Qatar fingendosi un comico con lo scopo di realizzare dei video divertenti. In uno dei suoi video postati su Facebook ha sostenuto di essersi recato in Qatar per favorire la pace.

Ma una giornalista palestinese-americana, Samar Dahmash-Jarrah, ha postato un video sul suo Twitter che rivelava il suo passato come soldato israeliano.

Dahmash-Jarrah, un’ex collaboratrice della CNN, ha 171.000 followers su Twitter. Il video mostrava un messaggio in arabo: “Smascherateli. Criminali.” Il video è stato ampiamente visto e condiviso.

La giornalista ha detto nel video che Hochman si spaccia per “mediatore di pace mentre il realtà è un soldato assassino.”

Ha affermato che era un comandante del battaglione 932 delle Brigate Nahal ed ha combattuto in un’unità che ha ucciso migliaia di palestinesi durante la prima e la seconda Intifada.

Ha aggiunto che la sua unità ha anche ucciso intere famiglie durante le guerre israeliane contro Gaza. “Questo è il vero volto di Israele nella competizione sportiva.”

Secondo i media israeliani Hochman avrebbe dovuto restare in Qatar fino al termine della Coppa del Mondo FIFA 2022, ma ha velocemente prenotato un biglietto ed è ritornato in Israele.

Molti giornalisti israeliani sono stati felici di recarsi in Qatar per riferire i sentimenti pro Israele degli arabi durante la competizione, ma sono rimasti sconcertati dal fatto che nessuno volesse parlare con loro. Molti li hanno invitati a lasciare il Qatar il più presto possibile.

I giornalisti israeliani hanno riferito che la loro permanenza in Qatar non era sicura. Al punto da nascondere la propria identità israeliana.

(Traduzione dall’inglese di Cristiana Cavagna)