Il Regno Unito non renderà pubblici i filmati dell’aereo spia relativi all’uccisione di un operatore umanitario britannico a Gaza

Imran Mulla

1 aprile 2025 – Middle East Eye

James Kirby, 47 anni, era un ex fuciliere dell’esercito britannico che lavorava a Gaza come operatore umanitario quando lo scorso aprile è stato ucciso da Israele.

La famiglia di un operatore umanitario britannico ucciso a Gaza da un attacco di droni israeliani ha criticato duramente il governo britannico per essersi rifiutato di rilasciare informazioni sull’attacco raccolte da un aereo spia della Royal Air Force (RAF).

James Kirby, un ex fuciliere dell’esercito britannico di 47 anni, stava lavorando a Gaza per la World Central Kitchen quando lo scorso aprile è stato ucciso in un attacco mirato israeliano contro un convoglio di aiuti composto da tre auto. È morto insieme a molte altre persone, tra cui altri due veterani britannici.

Il Ministero della Difesa (MdD) del Regno Unito ha dichiarato al Times di possedere delle riprese effettuate da un aereo spia della RAF che il giorno dell’attacco stava sorvolando Gaza nel tentativo di localizzare prigionieri israeliani. Il MdD ha rifiutato di divulgare il filmato, adducendo motivi di sicurezza e difesa nazionale.

In un’intervista al Times la famiglia Kirby ha chiesto perché non le fosse consentito di essere informata su ciò che era stato ripreso.

“Voglio sapere chi e perché ha preso la decisione di non renderlo pubblico”, ha detto la madre di Kirby, Jacqui.

Adam Maguire, cugino di Kirby, ha detto: “Quale giustificazione hanno per non renderlo pubblico? Non cambierà il corso di niente di ciò che avviene a Gaza. Non influenzerà il governo israeliano”.

“Quali crimini abbiamo visto?”

La scorsa settimana un portavoce del MdD ha detto a Middle East Eye  che i voli di sorveglianza su Gaza “sono disarmati, non hanno un ruolo di combattimento e sono finalizzati esclusivamente a garantire la sicurezza del rilascio degli ostaggi”.

“Il Regno Unito controlla quali informazioni vengono trasmesse e solo le informazioni relative al salvataggio degli ostaggi sono trasmesse alle autorità israeliane competenti. Inviamo informazioni solo quando siamo certi che siano utilizzate in conformità con il diritto umanitario internazionale”.

Questo avviene solo poche settimane dopo un dibattito in parlamento che ha visto parlamentari indipendenti mettere sotto torchio il ministro della Difesa in merito ai voli di sorveglianza della RAF su Gaza.

“Se centinaia di voli del Regno Unito hanno avuto luogo su Gaza, cosa abbiamo osservato?” ha chiesto il parlamentare Shockat Adam. “Quali crimini, se ce ne sono stati, abbiamo visto?”

Ha aggiunto: “In un solo anno, da dicembre 2023 a novembre 2024, il Regno Unito ha condotto 645 missioni di sorveglianza e ricognizione, il che equivale a quasi due voli al giorno”.

Il ministro, Luke Pollard, non ha risposto alle domande di Adam.

Inizialmente il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha affermato che l’uccisione degli operatori umanitari britannici lo scorso aprile sarebbe stata “involontaria”. In seguito l’esercito israeliano ha messo in congedo due ufficiali e sanzionato due alti comandanti, affermando che un operatore di droni aveva erroneamente preso di mira il convoglio.

Ma in un’intervista al Times la famiglia Kirby ha criticato l’indagine dell’esercito definendola un “insabbiamento” e ha chiesto un’indagine indipendente.

Maguire ha affermato: “Prenderemmo in considerazione l’ipotesi di citare in giudizio Israele se la si considerasse un deterrente perché non colpiscano gli operatori umanitari senza essere chiamati a risponderne”.

Critiche al ministro degli Esteri

Jacqui Kirby ha affermato che la famiglia non è stata contattata dai funzionari israeliani per scusarsi di persona dell’omicidio.

Ha anche criticato il ministro degli Esteri britannico David Lammy, dicendo che lo scorso novembre durante un incontro al Foreign Office [ministero degli Esteri, ndt.] si era avvicinato a lei per chiederle chi fosse.

“Ho pensato, ‘Stai venendo qui per incontrare tutte queste famiglie e non hai nemmeno fatto i compiti per individuare l’identità di ognuno.’ Dopo di che mi sono imposta a malapena di parlargli.”

Un portavoce del Foreign Office ha detto al Times: “Stiamo facendo pressione su Israele affinché concluda rapidamente l’indagine dell’avvocatura generale militare sugli eventi del 1° aprile 2024. Israele deve garantire che vengano apprese le lezioni onde garantire in futuro una maggiore sicurezza per gli operatori umanitari sul campo.”

(traduzione dall’inglese di Aldo Lotta)