Un attacco israeliano uccide un giornalista palestinese mentre viene curato in ospedale a Gaza
Lubna Masarwa da Gerusalemme e Maha Hussaini da Gaza City, Palestina occupata
13 maggio 2025 – Middle East Eye
Il noto giornalista Hassan Islayeh è preso di mira direttamente dopo mesi di istigazioni contro di lui sui media israeliani
Martedì un drone israeliano ha ucciso il giornalista palestinese Hassan Islayeh mentre era in cura nell’ospedale Nasser di Khan Younis.
Islayeh, noto giornalista sul campo e direttore dell’agenzia Alam24 News, era convalescente per le ferite subite in un precedente attacco aereo israeliano del mese scorso, che aveva preso di mira una tenda di operatori dell’informazione vicino allo stesso ospedale.
L’attacco aveva ucciso due giornalisti e feriti diversi altri.
Il primo attacco sembrava avesse come obbiettivo diretto Islayeh, colpendo il suo cellulare, ma lui era sopravvissuto all’incidente.
I media locali hanno descritto l’attacco di martedì come “un assassinio deliberato”, sottolineando che lui è stato colpito nuovamente mentre veniva curato nel reparto grandi ustionati dell’ospedale.
Islayeh è stato a lungo oggetto di istigazioni sui media israeliani, in gran parte dovuti alla copertura in prima linea degli attacchi di Hamas a Israele del 7 ottobre.
Gli organi di stampa israeliani lo hanno etichettato come affiliato ad Hamas, benché non sia stata prodotta alcuna prova che corrobori queste accuse.
Prima di morire Islayeh ha smentito le accuse contro di lui, difendendo la sua copertura degli attacchi del 7 ottobre come rispettosa degli stessi standard giornalistici seguiti in altre situazioni.
“Molti giornalisti israeliani sono entrati a Gaza durante la guerra al seguito dell’esercito israeliano. Hanno preso parte al bombardamento e alla distruzione delle case. Questo viene considerato normale per loro, ma non per noi?”, ha detto in una registrazione ascoltata da Middle East Eye.
Ha anche descritto come l’esercito israeliano abbia cercato più volte di raggiungerlo in modo indiretto, presentandosi sotto diverse identità, come giornalisti freelance che cercavano lavoro da lui.
Islayeh ha detto che i media israeliani hanno anche iniziato a diffondere parecchie voci su di lui, comprese diverse asserzioni secondo cui lui aveva programmato di lasciare Gaza –cosa che lui sostiene di non aver mai neppure lontanamente pensato.
“Durante tutto il corso della guerra non c’è stato un solo organo di informazione israeliano che non abbia pubblicato rapporti su di me o istigato contro di me”, ha detto.
“Ciò mi ha causato molta preoccupazione ed ha influito sul mio lavoro. Mi hanno lasciato senza un posto in cui fare il mio lavoro.”
Una guida
In quanto esperto corrispondente dal campo, Islayeh era diventato una guida e un riferimento influente per gli aspiranti giornalisti.
Ahmed Aziz, un collaboratore di MEE, ha detto che l’influenza di Islayeh su di lui è stata enorme.
“E’ sempre stato uno di quelli che prendevano l’iniziativa per aiutare i colleghi, fornendo loro materiale, suggerendo nominativi e indicando luoghi dove potevamo andare per filmare”, ha detto Aziz a MEE.
Ha aggiunto che Islayeh era pienamente cosciente dei rischi per la propria vita e sperava solo che la sua morte non avrebbe comportato la perdita di altri giornalisti vicini a lui.
Inoltre secondo Aziz Islayeh forniva ogni mese aiuto economico alle famiglie di due operatori dell’informazione uccisi nell’attacco del mese scorso, che a quanto pare era diretto a lui.
“Onestamente, per quanto io possa dire, non si potrà mai fare abbastanza per rendergli onore.”
Compiangendo la sua morte Alem24 ha detto: “Con profondo dolore e partecipazione, l’Agenzia Alem24 News piange la perdita del suo direttore, il giornalista Hassan Abdel Fattah Islayeh, in seguito al suo martirio in un attacco aereo israeliano che ha preso di mira il Complesso Medico Nasser a Khan Younis pochi minuti fa.”
‘Doppio crimine’
Secondo l’ufficio stampa del governo di Gaza Islayeh è diventato il 215mo giornalista ucciso a Gaza dalle forze israeliane dall’inizio della guerra.
La guerra israeliana contro Gaza è stata descritta dai gruppi di monitoraggio come “il peggior conflitto in assoluto” per i giornalisti, per via del numero senza precedenti di giornalisti uccisi.
“Questo doppio crimine rispecchia una deliberata insistenza nel prendere di mira i giornalisti palestinesi – non solo sul campo, ma anche negli ospedali mentre vengono curati”, ha dichiarato l’ufficio stampa.
“E’ una flagrante violazione di tutti i valori umani e degli accordi internazionali e rappresenta un chiaro tentativo di silenziare le voci libere e sopprimere la verità.”
Il Ministro della Sanità palestinese ha condannato il “crimine infame” di colpire pazienti nell’ospedale di Khan Younis.
“Prendere ripetutamente di mira gli ospedali, incluso perseguire ed uccidere i feriti dentro gli ambulatori, è un chiaro segno del deliberato intento dell’occupazione di infliggere il massimo danno al sistema sanitario”, ha detto in una dichiarazione il Ministro.
“Attacchi simili inoltre compromettono le possibilità di cura dei feriti e dei malati – anche se giacciono in letti di ospedale.”
L’esercito israeliano ha confermato l’attacco all’ospedale, sostenendo di aver preso di mira un “commando e un centro di controllo di Hamas” all’interno della struttura e che l’operazione ha colpito “importanti terroristi di Hamas.”
Tuttavia la dichiarazione non ha menzionato Islayeh, né ha fornito alcuna prova per corroborare l’accusa di attività di Hamas dentro l’ospedale.
Hamas ha sistematicamente negato di utilizzare gli ospedali o altre infrastrutture civili a scopi militari.
L’esercito israeliano ha spesso giustificato i suoi attacchi a siti civili a Gaza, ospedali compresi, sostenendo che Hamas li usa per operazioni militari.
A marzo un drone ha colpito l’ospedale Nasser di Khan Younis uccidendo cinque persone e dando fuoco al pronto soccorso.
Israele ha sostenuto che l’attacco aveva come obbiettivo il dirigente di Hamas Da’alis, che in quel momento era curato nell’ospedale.
Secondo il Ministero della Sanità palestinese di Gaza ad aprile ripetuti attacchi israeliani hanno costretto 27 ospedali in tutta la Striscia di Gaza a chiudere.
Almeno 1.192 operatori sanitari, compresi 96 medici, sono stati uccisi dalle forze israeliane, sia in attacchi aerei che in carcere o con uccisioni mirate.
Complessivamente a partire da ottobre 2023 nella Striscia di Gaza le forze israeliane hanno ucciso più di 52.800 palestinesi, compresi almeno 15.000 bambini.
Si stima che altre 10.000 persone siano disperse e presumibilmente morte, mentre circa 120.000 sono state ferite.
(Traduzione dall’inglese di Cristiana Cavagna)