Un carcerato in detenzione amministrativa muore in un ospedale israeliano

Louay Faisal Muhammad Nasrallah di 22 anni
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Ali Salam

1 luglio 2025 – International Middle East Media Center (IMEMC)

Lunedì un palestinese di 22 anni è morto in un ospedale israeliano mentre era detenuto in una prigione israeliana. Questo fatto porta a 73 il numero di detenuti che sono morti mentre erano incarcerati da Israele dal 7 ottobre 2023.

L’Autorità Palestinese per gli Affari Civili, la Commissione per gli Affari dei Detenuti e degli Ex-Detenuti e la Società per i Prigionieri Palestinesi (PPS) hanno riferito che Louay Faisal Muhammad Nasrallah di 22 anni, sottoposto a detenzione amministrativa [cioè senza accuse né processo, ndt.], è morto nell’ospedale Soroka, in Israele.

I gruppi di difesa dei prigionieri hanno aggiunto che Nasrallah, 22 anni, abitante della città di Jenin, nel nord della Cisgiordania, era trattenuto nella prigione del Negev sotto detenzione amministrativa dal 26 marzo 2024.

Il PPS e la Commissione per gli Affari dei Detenuti e degli Ex-Detenuti hanno riferito che, secondo la sua famiglia, Nasrallah non aveva problemi di salute prima del suo arresto a marzo del 2024.

I gruppi di difesa hanno dichiarato che dall’inizio dell’attacco militare israeliano contro la Striscia di Gaza assediata il 7 ottobre 2023, il numero di prigionieri palestinesi che sono morti nelle prigioni dell’occupazione è salito a 73.

Le stesse fonti hanno aggiunto che dall’occupazione della Cisgiordania e della Striscia di Gaza, a giugno del 1967, il numero di palestinesi che sono morti nelle prigioni israeliane è salito a 310.

Il PPS e la Commissione per gli Affari dei Detenuti e degli Ex- Detenuti hanno riferito che il sistema carcerario israeliano ha intensificato la sua politica di torture, incluse aggressioni fisiche e molestie sessuali, mancanza di cure mediche e di cibo.

Le associazioni hanno fatto appello alla comunità internazionale perché consideri l’occupazione israeliana responsabile per i suoi crimini contro la popolazione palestinese, imponendo sanzioni e facendo terminare l’inaudita impunità israeliana.

La dichiarazione del PPS chiede alle Nazioni Unite e al Consiglio per i diritti umani di tenere una sessione di emergenza per discutere del crimine israeliano di “esecuzione dentro le prigioni israeliane.

Si appella anche al procuratore della Corte Penale Internazionale affinché includa queste violazioni dei diritti umani nel fascicolo dei crimini di guerra e genocidio.

La dichiarazione aggiunge che il PPS ha esortato tutte le organizzazioni per i diritti umani a chiedere una inchiesta internazionale indipendente che entri nelle prigioni israeliane per scoprire la verità.

(traduzione dall’inglese di Gianluca Ramunno)