Due fratelli palestinesi uccisi in un attacco “deliberato” da parte di un colono.

Redazione di MEE

18 dicembre 2022- Middle East Eye

Secondo quanto riferito Mohammad e Muhannad Yousef Muteir stavano riparando una gomma quando un colono israeliano li ha investiti con la sua auto.

Secondo diverse fonti palestinesi due fratelli palestinesi sono stati uccisi dopo che un colono israeliano li ha investiti nella Cisgiordania occupata.

I fratelli, Mohammad e Muhannad Yousef Muteir, del campo profughi di Qalandia a Gerusalemme, sono stati uccisi sabato notte appena a sud della città di Nablus in Cisgiordania.

Secondo il servizio di emergenza israeliano Magen David Adom, un’auto guidata da un cinquantenne israeliano ha investito il veicolo dei due fratelli che era parcheggiato sul ciglio della strada.

I fratelli stavano riparando una gomma forata quando il colono li ha investiti con il suo veicolo, ha riferito l’agenzia di stampa Wafa.

Mohammad Muteir è morto sul posto e Muhannad Muteir è stato dichiarato morto all’ospedale Hadassah di Gerusalemme.

Il politico palestinese Mohammad Shtayyeh ha definito l’attacco un “crimine orribile”. I notiziari palestinesi hanno affermato che i due fratelli erano stati con la loro famiglia a Nablus per preparare il matrimonio della sorella venerdì prossimo.

Qalandia ha annunciato uno sciopero generale per domenica.

In una dichiarazione alla stampa, il direttore dell’ufficio del Governatorato di Gerusalemme a Qalandia, Zakaria Fayala, ha detto che il colono ha accelerato “deliberatamente” con la sua auto e si è schiantato contro i fratelli uccidendone uno sul posto.

Hanan Ashrawi, una parlamentare palestinese, ha definito l’ultimo incidente un “omicidio mordi e fuggi” che si aggiunge alla lista dei crimini israeliani impuniti”.

Tensioni in aumento

All’inizio di questa settimana l’esercito israeliano ha confermato l’uccisione di una ragazza palestinese di 15 anni durante un rastrellamento nella città occupata di Jenin in Cisgiordania

In seguito a questa uccisione Gli Stati Uniti hanno chiesto di accertarne la “responsabilità”.

Quest’anno gli ultimi decessi sono avvenuti durante un’impennata della violenza israeliana contro i palestinesi in Cisgiordania e una ripresa della resistenza armata palestinese.

Dall’inizio dell’anno il numero di palestinesi uccisi dalle forze israeliane è salito a 218, di cui 52 nella Striscia di Gaza e 166 in Cisgiordania, rendendolo uno degli anni più micidiali mai registrati per i palestinesi dal 2005.

Israele ha recentemente condotto quasi quotidianamente rastrellamenti e arresti in tutta la Cisgiordania, spesso uccidendo o ferendo palestinesi.

Secondo le autorità israeliane i rastrellamenti hanno portato a più di 2.500 arresti. Molte delle incursioni mortali sono avvenute nelle aree di Jenin e Nablus.

La “politica di sparare per uccidere” di Israele è stata ampiamente criticata in seguito all’incremento del numero di morti palestinesi per mano delle sue forze.

Nel frattempo 29 israeliani, soldati compresi, sono stati uccisi da palestinesi nello stesso periodo, il numero più alto dal 2008.

(traduzione dall’Inglese di Giuseppe Ponsetti)