Ebrei USA abbandonano un viaggio organizzato di “Birthright”

Ebrei USA abbandonano un viaggio organizzato di “Birthright” per protestare contro il fatto che nasconde la verità sull’occupazione israeliana

Abbandono del controverso progetto in diretta streaming da parte di cinque americani per andare invece a visitare Hebron con l’ong “Breaking the Silence”

Middle East Eye

 

Redazione di MEE- sabato 30 giugno 2018

Giovedì cinque ebrei americani che visitavano Israele come parte del progetto “Birthright” [Diritto di nascita] hanno abbandonato il viaggio organizzato per protestare contro il modo in cui viene trattata l’occupazione della Cisgiordania.

Invece i giovani, che partecipavano insieme al viaggio gratuito di 10 giorni destinato ad attirare ebrei da tutto il mondo perché vadano a vivere in Israele e prendano la cittadinanza israeliana, hanno visitato la città cisgiordana di Hebron guidati dalla Ong “Breaking the Silence” contraria all’occupazione.

Israele “non sta fornendo il tipo di formazione di cui abbiamo effettivamente bisogno…e racconta una storia di parte,” ha detto uno di quelli che hanno lasciato il tour. “Non è corretto, e noi abbiamo diritto alla verità.”

“Breaking the Silence” è stata creata da veterani dell’esercito israeliano che vogliono accrescere la consapevolezza sugli effetti dell’occupazione israeliana della Cisgiordania e del suo assedio della Striscia di Gaza.

Hebron, la principale città della Cisgiordania, è una zona calda in cui gli israeliani si sono illegalmente insediati nel centro della città, escludendo i palestinesi da intere aree.

In un comunicato reso noto dai giovani dopo che hanno abbandonato il viaggio organizzato, gli americani affermano che “Birthright” non si è affrontato le loro domande in modo sincero.

“Ognuno di noi è venuto separatamente a [fare] questo viaggio sperando che – soprattutto alla luce delle recenti uccisioni di più di 100 manifestanti a Gaza e dello spostamento dell’ambasciata USA a Gerusalemme da parte di Trump – “Birthright” avrebbe dato sufficientemente fiducia ai partecipanti per fornirci una formazione corretta,” afferma il comunicato.

“Siamo arrivati con domande su quello che sta succedendo nei territori occupati e volevamo confrontarci con prospettive nuove, ma quello che è risultato chiaro nel corso dei 10 giorni è stato che “Birthright” non aveva intenzione di confrontarsi con le nostre domande in modo sincero,” aggiunge.

“È chiaro che giovani ebrei che fanno domande scomode su Israele non sono i benvenuti a “Birthright”. È scioccante che, viste tutte le recenti violenze, “Birthright” continui ad agire come se non potessimo affrontare la verità.”

Politico o apolitico?

Il quintetto ha messo in streaming su Facebook il proprio abbandono e le immagini li mostrano mentre discutono con organizzatori e partecipanti a “Birthright”.

Nel video dal vivo una dei cinque, Katie Anne, dice: “’Birthright’ ci ha dato una cartina di Israele che non indica la Cisgiordania (benché) il direttore della nostra organizzazione ‘Birthright’ abbia ammesso che la maggioranza delle mappe in Israele (la) includa. Continuano a dire che sono apolitici, ma questo fatto è chiaramente di destra.”

Nelle riprese si vede un organizzatore di “Birthright” che cerca di distrarre altri partecipanti e blocca una dichiarazione letta a voce alta, affermando che non è corretta nei confronti suoi e del resto del gruppo.

Ha accusato i cinque di usare un “astuto stratagemma” e dice che le loro azioni non sono accettabili.

In risposta alla posizione degli americani, “Birthright” ha insistito che si tratta di un progetto apolitico.

L’organizzazione ha affermato: “Dato che rispettiamo la capacità dei nostri partecipanti di farsi un’opinione autonoma, rifiutiamo la promozione di qualunque programma e tentativo di manipolazione della provocazione di qualunque tendenza politica.”

Tuttavia a novembre il quotidiano israeliano Haaretz ha informato che “Birthright” ha dato istruzioni al proprio personale di evitare di organizzare incontri tra i partecipanti e palestinesi con cittadinanza israeliana.

Uno dei principali finanziatori di “Birthright” è Sheldon Adelson, che ha fatto miliardi di dollari con le sue case da gioco ed è un aperto sostenitore del governo di destra israeliano e del partito Repubblicano USA.

“La richiesta dello schieramento israeliano favorevole all’occupazione che la diaspora ebraica appoggi ciecamente il regime militare nei territori sta allontanando una generazione di ebrei progressisti,” ha affermato “Breaking the Silence”.

“Ma mentre il governo di estrema destra israeliano sta spezzando i rapporti tra Israele e gli ebrei della diaspora, noi stiamo costruendo nuovi ponti basati sui valori dell’uguaglianza e della democrazia.”

“Siamo contenti di rispondere all’invito dei partecipanti a “Birthright” e di invitare chiunque visiti Israele o i territori occupati a partecipare a un viaggio nei luoghi in cui abbiamo fatto il servizio militare e vedere il costo morale di opprimere milioni di palestinesi sotto regime militare,” ha detto.

(traduzione di Amedeo Rossi)