Amnesty denuncia il divieto ‘repressivo’ israeliano nei confronti della bandiera palestinese

Redazione di MEMO

11 gennaio 2023 – Middle East Monitor

Amnesty International ha criticato il divieto “repressivo” da parte del ministro israeliano della Sicurezza Nazionale Itamar Ben-Gvir di esibire la bandiera palestinese in luoghi pubblici nello Stato di Israele come “un tentativo codardo e prevedibile di cancellare l’identità del popolo palestinese e una violazione spudorata della carta dell’Organizzazione delle Nazioni Unite e dei diritti umani”

L’organizzazione per la difesa dei diritti ha aggiunto in una dichiarazione pubblicata ieri che i risultati di una inchiesta che ha condotto rivelano che “l’istigazione contro la bandiera palestinese da parte di politici e organizzazioni israeliane durante gli anni passati ha avuto un grande successo nell’instillare la paura nelle menti di molti ebrei quando la vedono”.

Amnesty sollecita le autorità israeliane a ritirare le direttive emanate da Ben-Gvir, avvisando che esse “costituiscono una chiara violazione della dichiarazione universale dei diritti umani e della carta dell’Organizzazione delle Nazioni Unite che costituiscono la pietra miliare del diritto internazionale”.

Il portavoce dell’organizzazione, Rami Haidar, ha affermato che “la direttiva per la messa in pratica del divieto di esibire la bandiera palestinese rientra nell’ambito delle punizioni collettive su base razzista”, notando che la soppressione della bandiera costituisce la base per violare i diritti umani e può condurre ad altre proibizioni o restrizioni.

Domenica Ben-Givr ha ordinato alla polizia di vietare l’esibizione di bandiere palestinesi in luoghi pubblici.

La decisione è arrivata dopo i festeggiamenti organizzati nella citta di Ara in Israele, in seguito al rilascio di Karim Younes, che ha passato 40 anni in prigione, durante i quali cono comparse bandiere palestinesi.

(traduzione dall’inglese di Gianluca Ramunno)