Coloni ebrei assaltano la moschea di Al-Aqsa e diverse città della Cisgiordania

Redazione di The Palestine Chronicle

WAFA – 1 agosto 2023

I coloni ebrei continuano le loro incursioni nei santuari sacri di Gerusalemme, e altri coloni sono impegnati a stabilire avamposti illegali nella Cisgiordania palestinese occupata.

L’agenzia di stampa ufficiale palestinese WAFA ha riferito che martedì mattina decine di coloni ebrei israeliani hanno fatto irruzione nel complesso della moschea di Al-Aqsa nella Gerusalemme est occupata sotto la pesante protezione della polizia israeliana.

I coloni estremisti, divisi in gruppi, hanno fatto irruzione nella sacra moschea islamica dalla porta di al-Maghariba e hanno fatto “escursioni” provocatorie nei suoi complessi.

WAFA ha affermato che i coloni hanno eseguito rituali talmudici nella parte orientale della moschea.

Ciò avviene in un momento in cui le forze di occupazione israeliane stanno intensificando le misure contro i palestinesi provenienti da Gerusalemme che vogliono entrare nella moschea, ispezionando loro i documenti di identità e trattenendoli brevemente.

Nuovo avamposto a Gerico

WAFA ha riferito che ieri i coloni israeliani hanno allestito un nuovo avamposto illegale a nord-ovest della città occupata di Gerico in Cisgiordania.

Ayman Ghraib, attivista, ha detto a WAFA che numerosi coloni hanno formato una carovana sulla strada di al-Maarajat e portato il proprio bestiame e un serbatoio portatile d’acqua.

Questo è stato fatto con l’obiettivo di sequestrare illegalmente nell’area terre di proprietà palestinese.

Tende a Salfit

Il capo del consiglio del villaggio di Yasouf Saleh Yasin ha riferito che sempre lunedì dei coloni israeliani hanno piantato tende su un terreno privato palestinese nel villaggio di Yasouf, a est della città di Salfit nel nord della Cisgiordania.

Yasin ha detto a WAFA che i coloni dell’insediamento illegale di Tafouh hanno messo due tende una accanto all’altra in una zona e altre tende tra gli ulivi in altre zone del villaggio.

Yasin ha affermato che l’azione dei coloni è un preludio alla creazione di un nuovo avamposto di insediamento sulle terre del villaggio, il che significa rubare terra e rendere la vita molto difficile ai palestinesi nell’area.

(traduzione dallinglese di Luciana Galliano)




Il ministro di estrema destra afferma che le visite al luogo santo di Gerusalemme ricadono sotto le decisioni israeliane

Ben Lynfield

21 maggio 2023 – The Guardian

Tra crescenti tensioni i commenti di Itamar Ben-Gvir suscitano la condanna dei palestinesi

Il ministro della sicurezza israeliano di estrema destra, Itamar Ben-Gvir, ha visitato un luogo a Gerusalemme sacro sia per i musulmani che per gli ebrei e ha dichiarato che Israele ne era “responsabile”, attirandosi la condanna dei palestinesi dopo mesi di crescenti tensioni e violenze.

La visita di primo mattino al sito, venerato dagli ebrei come il Monte del Tempio e dai musulmani come il complesso che ospita la moschea di al-Aqsa, ha anche suscitato denunce da parte di due dei partner di pace arabi di Israele, la Giordania e l’Egitto.

È successo pochi giorni dopo che gruppi di giovani ebrei si sono scontrati con palestinesi e hanno intonato slogan razzisti durante una marcia nazionalista attraverso la Città Vecchia.

Sono felice di salire sul Monte del Tempio, il luogo più importante per la nazione di Israele”, ha detto Ben-Gvir durante la sua visita al complesso, il luogo più controverso tra musulmani ed ebrei a Gerusalemme e teatro di ripetuti scontri. “La polizia sta facendo un lavoro fantastico qui ricordando di nuovo chi è il padrone di casa a Gerusalemme. Non serviranno tutte le minacce di Hamas. Noi siamo i padroni di Gerusalemme e di tutta la terra d’Israele”.

Secondo le disposizioni in vigore da quando Israele ha occupato il sito insieme al resto di Gerusalemme Est durante la guerra del 1967, gli ebrei possono visitare il posto ma solo i musulmani possono pregare lì. Dagli ebrei è venerato come il sito degli antichi templi, mentre i musulmani lo considerano come il luogo da cui il profeta Maometto ascese al cielo.

Negli ultimi anni le visite e gli appelli alla preghiera ebraica sono aumentati, alimentando i timori musulmani che ci possa essere un’espropriazione. Allo stesso tempo, la polizia è diventata sempre più negligente nel far rispettare il divieto di culto ebraico e spesso non ha impedito agli ebrei di pregare nell’angolo orientale del complesso. Lo fanno leggendo dai loro telefoni cellulari, piuttosto che dai libri di preghiere, che è quello che ha fatto Ben-Gvir domenica. Il momento è stato ripreso in video.

Ben-Gvir, che è stato eletto lo scorso novembre promettendo di sostenere la preghiera ebraica sul sito [di al-Aqsa,ndt], è considerato da molti il politico israeliano più estremista e ha una lunga storia di provocazioni rivolte agli arabi. Per molti anni ha esposto in bella vista nella sua casa una foto di Baruch Goldstein, un israeliano armato che uccise 29 palestinesi durante le preghiere della moschea a Hebron nel 1994.

Ben-Gvir ha anche chiesto maggiori finanziamenti per consentire a un ministero controllato dal suo partito Jewish Power (Potere Ebraico) di aumentare il numero di ebrei in parti di Israele con consistenti popolazioni arabe, il Negev e la Galilea. “Dobbiamo agire lì, dobbiamo essere i padroni anche del Negev e della Galilea”, ha detto.

Ahmad Majdalani, membro del comitato esecutivo dell’OLP, ha affermato che la visita ha offeso i musulmani di tutto il mondo e ha previsto che potrebbe destabilizzare la regione rafforzando i fondamentalisti islamici.

Majdalani, che è anche ministro palestinese per lo sviluppo sociale, ha definito la visita di Ben-Gvir “un’espressione provocatoria del governo israeliano nel suo insieme, non solo un’espressione individuale di Ben-Gvir. È politica ufficiale ferire i sentimenti dei musulmani in tutto il mondo, in particolare dei palestinesi. Avvertiamo che se continua così, la situazione cambia da un conflitto politico a uno religioso che non può essere controllato. Il pericolo di ciò per la regione non può essere sopravvalutato”.

La Giordania, a cui è stato affidato un ruolo speciale riguardo ai siti islamici a Gerusalemme nel suo trattato di pace con Israele del 1994, è stata dura nella sua condanna. “L’assalto alla moschea di al-Aqsa e la violazione della sua santità da parte di un ministro del gabinetto israeliano sono atti da condannare e provocatori”, ha affermato il portavoce del Ministero degli Affari Esteri e degli espatriati Sinan Majali. “Rappresentano una palese violazione del diritto internazionale, nonché dello status quo storico e giuridico a Gerusalemme e nei suoi luoghi santi”.

Israele ha occupato la Città Vecchia di Gerusalemme, che comprende al-Aqsa e l’adiacente Muro Occidentale, un luogo sacro di preghiera per gli ebrei, durante la guerra in Medio Oriente del 1967.

Da allora Israele ha annesso Gerusalemme Est, con una iniziativa non riconosciuta dalla comunità internazionale, e considera l’intera città come la sua capitale eterna e indivisa. I palestinesi vogliono Gerusalemme Est come capitale di uno Stato futuro.

(traduzione dall’Inglese di Giuseppe Ponsetti)