Alexandra Ocasio-Cortez, Tlaib, Jayapal, McCollum minacciano di condizionare l’aiuto USA a Israele a causa dell’annessione

Michael Arria

29 giugno 2020 – Mondoweiss

Una lettera indirizzata al Segretario di Stato Mike Pompeo cita un Relatore Speciale delle Nazioni Unite che ha detto che l’annessione “cristallizzerebbe un’apartheid del XXI secolo, lasciandosi alle spalle la scomparsa del diritto all’autodeterminazione dei palestinesi”.

Jewish Insider [sito informativo con un’ottica ebraica, ndtr.] riferisce che quattro deputate del Congresso stanno attualmente facendo circolare una lettera tra i membri della Camera che prenderebbe di mira l’aiuto militare a Israele se il Paese procedesse con il previsto piano di annettere parti della Cisgiordania.

La lettera, indirizzata al Segretario di Stato Mike Pompeo, è promossa dalle deputate Alexandra Ocasio-Cortez (Deputata –New York), Pramila Jayapal (Dep.-Washington), Betty McCollum (Dep. -Minnesota) e Rashida Tlaib (Dep.-Michigan). In essa si specifica che il piano israeliano viola il diritto internazionale e si cita il Relatore Speciale dell’ONU sul conflitto, che ha affermato che l’annessione “cristallizzerebbe un’apartheid del XXI secolo, lasciandosi alle spalle la scomparsa del diritto all’autodeterminazione dei palestinesi.”

Alla fine della lettera le deputate dichiarano che si impegneranno affinché i finanziamenti militari ad Israele vengano condizionati se il Paese procedesse con i suoi piani: “Se il governo israeliano procedesse con la prevista annessione [di parti della Cisgiordania, ndtr.] con l’avallo di questa amministrazione, noi lavoreremo per fare in modo che [l’annessione] non venga riconosciuta e per imporre condizioni sui 3,8 miliardi di dollari del finanziamento militare USA ad Israele, includendo clausole relative ai diritti umani e il blocco dei fondi per forniture all’estero di armamenti israeliani pari o superiori all’ammontare della spesa annua israeliana per finanziare le colonie, come anche le politiche e le prassi che le appoggiano e le consentono.”

Benché la lettera non sia stata ancora pubblicata ufficialmente, l’AIPAC (la principale organizzazione lobbistica filoisraeliana americana, ndtr.) ha già inviato un tweet di condanna.

Il gruppo di esperti sul Medio Oriente dell’amministrazione Trump si è riunito la settimana scorsa e ha detto di essere in procinto di fare un annuncio riguardo all’annessione, ma non ha ancora preso una decisione ufficiale. Ieri Barak Ravid di Axios [sito web americano di informazioni, ndtr.] ha riferito che il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu si sta rivolgendo ai gruppi evangelici negli USA perché lo appoggino nel fare pressione sull’amministrazione Trump in merito alla questione. “Dirigenti israeliani dicono che Netanyahu pensa che a quattro mesi dalle elezioni USA il presidente Trump sia politicamente debole e che potrebbe perdere contro il probabile candidato democratico alla presidenza Joe Biden”, ha scritto Ravid. “Pensa che, per avere una possibilità di vincere, Trump abbia bisogno che la base degli evangelici vada a votare.

Michael Arria è il corrispondente di Mondoweiss per gli USA. I suoi lavori sono comparsi su ‘In These Times’, ‘The Appeal’, ‘Truthout’. É autore di ‘Medium Blue: The politics of MSNBC’

(Traduzione dall’inglese di Cristiana Cavagna)

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