Archiviato il caso dei palestinesi accusati di aver aggredito la polizia israeliana

Redazione di Al Jazeera

22 agosto 2022 – Al Jazeera

Un video mostra che due palestinesi erano stati aggrediti dalla polizia israeliana e obbliga l’accusa a rinunciare al caso.

Gerusalemme est occupata – Due palestinesi accusati di aver aggredito poliziotti israeliani non verranno imputati dopo che una prova video ha dimostrato che in realtà erano stati loro gli aggrediti. Una delle vittime, il cinquantaseienne Mohammad Abu al-Hommos, un attivista politico della Gerusalemme occupata, ha affermato che il pubblico ministero ha chiuso la causa all’inizio di agosto, anche se i dettagli del caso sono stati resi noti solo ora dai media israeliani.

Tre mesi fa, quando ci hanno imputati, siamo stati sorpresi,” dice Abu al-Hommos ad Al Jazeera. “Abbiamo risposto entro il periodo consentito di 30 giorni. Loro sono rimasti sorpresi quando il nostro avvocato ha fatto riferimento ai video che dimostrano che siamo stati noi ad essere stati aggrediti dalla polizia, e hanno ritirato le accuse.”

Immagini della notte dell’incidente nel novembre 2019 dimostrano che i due uomini sono stati brutalmente picchiati dalla polizia durante un’incursione israeliana nel loro quartiere, al-Issawiya, nella Gerusalemme est occupata.

Nel video si vedono Abu al-Hommos e suo nipote, il trentaseienne Adam Masri, che chiedono agli agenti di polizia di non parcheggiare nel loro posto auto privato, ma poi vengono aggrediti dai poliziotti.

Quel giorno c’era una festa di famiglia, nella zona c’erano molti miei parenti. Stavo filmando l’incursione con un gruppo di giornalisti stranieri ed ebrei,” afferma Abual-Hommos.

Appena abbiamo detto loro di non parcheggiare lì, hanno iniziato ad aggredirci. Hanno arrestato Adam, che ha avuto il volto pieno di lividi, e un altro mio nipote, e poi li hanno rilasciati. Abbiamo presentato una denuncia alle autorità, ma inutilmente,” continua.

Durante l’aggressione Masri ha perso conoscenza, mentre Abu al-Hommos è stato ricoverato in ospedale, dice quest’ultimo.

Domenica il quotidiano israeliano Haaretz ha informato che la procura aveva preparato un atto d’accusa senza aver visionato i video o aver tenuto conto delle testimonianze degli agenti coinvolti nell’incidente, che contraddicevano il rapporto ufficiale della polizia.

Secondo Haaretz, dopo che all’inizio del procedimento giudiziario è stata sollevata la questione di potenziali irregolarità nel comportamento della polizia, i giudici incaricati del procedimento a hanno ordinato che il caso venisse portato all’attenzione dell’unità del ministero della Giustizia incaricata di indagare gli abusi della polizia. La causa contro gli agenti è stata archiviata per insufficienza di prove.

Le autorità israeliane hanno visionato le prove video solo dopo che gli avvocati dei due uomini hanno inviato una lettera evidenziando le contraddizioni tra il video e le accuse presenti nel verbale.

L’atto di accusa contro i due uomini afferma che essi hanno attaccato gli agenti di polizia e impedito loro di bloccare la strada, arrivando fino a sostenere che gli uomini avevano colpito e preso a morsi i poliziotti.

Le immagini mostrano chiaramente che sono stati i palestinesi ad essere stati aggrediti.

Dopo un’ulteriore analisi delle argomentazioni nel loro insieme e delle prove, si è deciso di non avviare un procedimento giudiziario contro di loro e di chiudere la pratica,” ha affermato l’ufficio del pubblico ministero in una dichiarazione ad Haaretz.

Abu al-Hommos sostiene di essere stato spesso oggetto della violenza della polizia israeliana in conseguenza del suo attivismo nella Gerusalemme est occupata e che la causa è una prova delle false accuse che sono sollevate dalle autorità israeliane contro i palestinesi.

Questa è una delle centinaia di cause contro palestinesi di Gerusalemme create ad arte per accusare sempre i palestinesi delle violenze,” afferma. “Questa volta non ci sono riusciti.”

(traduzione dall’inglese di Amedeo Rossi)