Quattro adolescenti palestinesi uccisi dalle forze israeliane in 24 ore.

Redazione di MEE

8 ottobre 2022 – Middle East Eye

Un recente raid dell’esercito a Jenin ha provocato due morti, il giorno dopo che altri due, tra cui un quattordicenne, sono stati colpiti a morte

Sabato, poche ore dopo che due adolescenti erano stati colpiti a morte in due diversi incidenti nella Cisgiordania occupata, soldati israeliani hanno ucciso due palestinesi a Jenin.

Secondo il ministero della Sanità palestinese sabato mattina, durante una vasta incursione dell’esercito nel campo profughi di Jenin, sono stati uccisi dal fuoco israeliano Mahmoud Assos, 18 anni, e Ahmed Daragma, 16.

Nel raid sarebbero stati schierati veicoli blindati, bulldozer, elicotteri dell’esercito e droni da combattimento.

Combattenti palestinesi hanno risposto al fuoco, mentre anche abitanti disarmati hanno affrontato i soldati israeliani lanciando pietre.

Secondo il ministero della Sanità palestinese Assos è stato colpito al collo e Daragma alla testa.

Almeno altri 11 palestinesi, tre dei quali in condizioni critiche, sono stati feriti.

L’esercito israeliano ha affermato che stava effettuando un’operazione di arresto quando “ordigni esplosivi, bottiglie molotov e colpi di armi da fuoco” sono stati lanciati contro i soldati, che hanno risposto al fuoco e “sono stati identificati dei colpi”.

Un palestinese è stato arrestato, ha aggiunto l’esercito. Fonti palestinesi lo hanno identificato come Saleh Abu Zeneh.

Mezzi di informazione locali hanno riferito che durante il raid a giornalisti e medici palestinesi è stato negato l’accesso. L’agenzia di notizie palestinese Wafa ha affermato che i soldati israeliani hanno sparato verso un gruppo di giornalisti che si stavano mettendo al riparo nella zona.

Venerdì pomeriggio altri due minorenni palestinesi sono stati uccisi dalle forze israeliane.

Adel Ibrahim Daoud, 14 anni, è stato colpito alla testa nei pressi della barriera di separazione israeliana a Qalqilya, mentre Mahdi Ladadweh, 17 anni, è stato colpito al petto da soldati a nord-ovest di Ramallah.

Secondo il giornale israeliano Haaretz, riguardo alla morte di Daud l’esercito israeliano ha affermato di aver sparato a qualcuno che avrebbe lanciato bottiglie molotov verso i soldati.

Secondo la Mezzaluna Rossi palestinese venerdì, durante la repressione contro manifestazioni contro l’occupazione in tutta la Cisgiordania, più di 50 palestinesi sono rimasti feriti dalle forze israeliane.

Porterà a un’esplosione”

Nei mesi scorsi i palestinesi della Cisgiordania hanno affrontato una crescente violenza mai vista da anni da parte delle forze israeliane.

Operazioni di raid e arresti quasi quotidiane, che secondo l’esercito israeliano intendono debellare un’insurrezione della resistenza armata palestinese, in particolare nelle città del nord di Nablus e Jenin, sono aumentate in tutti i territori palestinesi occupati.

Quest’anno più di 160 palestinesi, di cui 50 nella Striscia di Gaza e almeno 110 nella Cisgiordania e a Gerusalemme est, sono stati uccisi da fuoco israeliano. Il numero di morti in Cisgiordania è il più alto registrato in un solo anno dal 2015.

Da maggio almeno due soldati israeliani sono stati uccisi da fuoco palestinese.

Il movimento palestinese Hamas ha affermato che il raid di Jenin dimostra la debolezza dell’esercito israeliano contro “la resistenza in Cisgiordania”.

Quindi ricorre alla mobilitazione di mezzi militari ed elicotteri per arrestare una sola persona,” ha affermato in un comunicato Hamas, che governa la Striscia di Gaza.

Venerdì il portavoce del presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese Nabil Abu Rudeineh ha condannato Israele per quelle che ha definito “esecuzioni sul campo”.

La continuazione di questa politica porterà a far esplodere la situazione e maggiori tensioni e instabilità,” ha avvertito Abu Rudeineh in un comunicato.

(traduzione dall’inglese di Amedeo Rossi)