Cessate il fuoco Israele-Gaza: testo completo dell’accordo
Redazione MEE
15 gennaio 2025 – Middle East Eye
Il piano include il rilascio di prigionieri israeliani e palestinesi, il trasferimento in Egitto dei combattenti e civili palestinesi feriti e il ritorno degli sfollati interni alle loro case nel nord di Gaza.
Mercoledì Israele e il movimento palestinese Hamas hanno concordato un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, ponendo potenzialmente fine al devastante attacco di 15 mesi di Israele all’enclave che ha ucciso almeno 46.707 palestinesi.
Il primo ministro del Qatar Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim al-Thani ha annunciato l’accordo mercoledì durante una conferenza stampa a Doha, affermando che la tregua entrerà in vigore il 19 gennaio.
Haaretz ha riferito che i qatarioti, insieme agli egiziani, hanno contribuito a negoziare l’accordo con Israele, mentre la nuova amministrazione statunitense del presidente eletto Donald Trump ha fatto pressione sugli israeliani.
Trump ha elogiato il cessate il fuoco “epico”, affermando che non sarebbe avvenuto senza il suo ritorno alla Casa Bianca.
L’accordo aggiunge nuovi dettagli a un’intesa già segnalata da Middle East Eye nel 2024.
L’accordo include disposizioni per lo scambio di prigionieri, il ritorno dei civili sfollati alle loro case nel nord e il trasferimento in Egitto dei combattenti e civili palestinesi feriti attraverso il valico di Rafah nella striscia di Gaza meridionale.
Ecco il testo completo dei nuovi dettagli dell’accordo ottenuto da Middle East Eye:
Appendice I
Procedure pratiche e strategie per l’attuazione dell’accordo sullo scambio di ostaggi israeliani e prigionieri palestinesi e il ritorno a una distensione duratura che porti ad un cessate il fuoco permanente tra le due parti
1. Preparativi della seconda fase:
L’obiettivo delle parti e dei mediatori è raggiungere un consenso finale per l’attuazione dell’accordo del 27 maggio 2024 sullo scambio di ostaggi e prigionieri e il ritorno a una distensione duratura che porti ad un cessate il fuoco permanente tra le parti.
Tutte le procedure della prima fase continueranno durante la fase 2 finché saranno in corso le trattative sulle condizioni di attuazione della fase 2 e i garanti di questo accordo lavoreranno per assicurare che le trattative continuino fino al raggiungimento di un accordo.
2. Ritiro delle forze israeliane:
Ritiro delle forze israeliane dalle aree densamente popolate verso est lungo i confini della Striscia di Gaza, tra cui Wadi Gaza (asse di Netzarim e rotonda Kuwait).
Le forze israeliane saranno dispiegate in un perimetro di (700) metri con l‘eccezione di 5 punti specifici dove è previsto un incremento di non più di (400) metri aggiuntivi su decisione della parte israeliana, a sud e a ovest del confine, e in base alle mappe concordate da entrambe le parti che accompagnano l’accordo.
3. Scambio di prigionieri:
a. I 9 malati e feriti dell’elenco dei 33 saranno rilasciati in cambio della liberazione di 110 prigionieri palestinesi con condanne all’ergastolo.
b. Israele rilascerà 1000 gazawi detenuti dall’8 ottobre 2023 non coinvolti nei fatti del 7 ottobre 2023
c. Gli anziani (uomini sopra i 50 anni) della lista dei 33 saranno rilasciati in base a un criterio di scambio di 1:3 per le condanne all’ergastolo + 1:27 per le altre condanne.
d. Ebra Mangesto e Hesham el-Sayed – saranno rilasciati in base a un criterio di scambio di 1:30, così come avvenne per i 47 prigionieri dello scambio Shalit [nel 2011 venne rilasciato il soldato israeliano Gilad Shalit, nelle mani di Hamas, in cambio della liberazione di un totale di 1027 prigionieri palestinesi, che Israele rilasciò gradualmente nell’arco di alcuni mesi, ndt.].
e. Un certo numero di prigionieri palestinesi saranno rilasciati all’estero o a Gaza in base a liste concordate tra entrambe le parti.
4. Corridoio Filadelfia:
a. La parte israeliana ridurrà gradualmente le forze nell’area del corridoio durante la fase 1 in base alle mappe allegate e all’accordo tra entrambe le parti.
b. Il giorno 42, dopo l’ultimo rilascio di ostaggi della fase 1, le forze israeliane inizieranno il ritiro e lo completeranno entro e non oltre 50 giorni.
5. Valico di frontiera di Rafah:
a. Il valico di Rafah sarà pronto per il trasferimento di civili e dei feriti dopo il rilascio di tutte le donne (civili e militari). Israele si impegnerà a rendere pronto il valico non appena l’accordo sarà firmato.
b. Le forze israeliane si ridistribuiranno attorno al valico di Rafah secondo le mappe allegate.
c. Ogni giorno saranno autorizzati a passare 50 militari feriti accompagnati da (3) persone. Ogni attraversamento individuale richiederà l’approvazione israeliana ed egiziana.
d. Il valico sarà gestito in base a quanto stabilito nell’agosto 2024 con l’Egitto.
6. Uscita di civili malati e feriti:
a. Tutti i civili palestinesi malati e feriti saranno autorizzati ad attraversare il valico di frontiera di Rafah, in base alla sezione 12 dell’accordo del 27 maggio 2024.
7. Rientro di sfollati interni disarmati (corridoio Netzarim):
a. Il ritorno è concordato in base alle sezioni 3-a e 3-b dell’accordo del 27 maggio 2024.
b. Il settimo giorno sarà consentito il transito a piedi attraverso via Rashid di sfollati che vogliono tornare a nord, senza armi e senza controlli. Il ventiduesimo giorno sarà consentito il rientro a nord anche attraverso via Salahudin, senza controlli.
C. Il settimo giorno sarà consentito tornare a nord del corridoio Netzarim ai veicoli e a qualsiasi attività commerciale non pedonale, dopo l’ispezione dei veicoli che sarà eseguita da una società privata scelta dai mediatori in sintonia con la parte israeliana sulla base di un meccanismo concordato.
8. Protocollo di aiuti umanitari:
a. Le procedure di aiuti umanitari ai sensi dell’accordo saranno eseguite in base al protocollo umanitario concordato sotto la supervisione dei mediatori.
(traduzione dall’inglese di Aldo Lotta)