Una politica israeliana: “I bambini di Gaza se la sono cercata”

Jonathan Ofir

18 ottobre 2023 – Mondoweiss

Lunedì, mentre il numero di bambini uccisi a Gaza era vicino a 1.000, la componente della Knesset Meirav Ben-Ari ha dichiarato che i bambini di Gaza se la sono cercata”. Da parte dei politici israeliani simili incitamenti alla punizione collettiva non sono rari.

È davvero difficile immaginare unaffermazione più perfida di i bambini di Gaza se la sono cercata” quando ora i bambini a Gaza vengono massacrati a centinaia. Ma questo è stato effettivamente affermato nel corso di una recente seduta della Knesset. E non si trattava di qualcuno considerato di estrema destra, ma di una centrista liberale: Meirav Ben-Ari del partito di opposizione Yesh Atid di Yair Lapid.

Durante la seduta di lunedì durata oltre tre ore Ben-Ari appare chiaramente nervosa quando la parlamentare palestinese Aida Touma-Sliman (a circa due ore dallinizio della seduta) lamenta la perdita di vite civili sia nellarea circostante Gaza che a Gaza”, implorando di fare uno sforzo per il rilascio degli ostaggi e per liberare i civili dal massacro”. Ebrei e arabi, israeliani e palestinesi”. Un bambino è un bambino”, ricorda a tutti Touma-Sliman, sottolineando che fino a quel momento più di 900 bambini sono stati uccisi dal bombardamento israeliano di Gaza (il giorno dopo, quel numero sarebbe salito a ben più di mille).

Tutta questa umanità è apparsa davvero eccessiva a Ben-Ari. Ha iniziato a gridare e a rimproverare Touma-Sliman, dicendo: “Non c‘è nessuna simmetria, nessuna!”

Touma-Sliman ha mantenuto la sua compostezza nonostante le continue interruzioni soprattutto da parte di Ben-Ari, e ha continuato a leggere le sue osservazioni. Ad un certo punto, Touma-Sliman, interrompendo la lettura del discorso si è rivolta a Ben-Ari:

Tra i bambini c’è simmetria”, ha detto.

Ben Ari si è infuriata: Non esiste nessuna simmetria!!

Touma-Sliman ha rimarcato: Un bambino è un bambino e basta”.

Venticinque minuti dopo questo episodio abominevole Ben-Ari ha preso la parola esplicitamente di propria iniziativa. Sono trascorse esattamente due ore e cinquanta dall’inizio del video della seduta:

Ovviamente non avevo intenzione di parlare ma devo dire una cosa che dovrebbe essere chiara: non c’è nessuna simmetria. Nessuna. Il giorno di Simchat Torah io e i miei amici, ok, stavamo andando alla sinagoga e gli hanno sparato solo perché erano ebrei in questo Stato. Questo è tutto. E i miei amici, i loro figli andavano alla festa, a festeggiare, laici, religiosi, non importa, sono stati assassinati solo perché erano ebrei. Quindi non c’è simmetria! E i bambini di Gaza, i bambini di Gaza se la sono cercata! Siamo una nazione che cerca la pace, una nazione che ama la vita. Non c’è simmetria: laggiù i nostri figli vengono rapiti!” (Il corsivo è mio)

Ben-Ari ha continuato per un po’ il suo discorso aggiungendo che Hamas sta usando i civili come scudi umani (l’espressione hasbara [parola ebraica che indica gli sforzi di pubbliche relazioni per diffondere all’estero informazioni positive sullo Stato di Israele e le sue azioni, ndt.] noiosamente ripetuta), concludendolo ripetendo il mantra “nessuna simmetria“:

Nel genocidio non c’è nessuna simmetria!”

Naturalmente è impossibile non vedere in tutto ciò una difesa del genocidio.

Per quanto mi è possibile vedere [nel video] queste parole non hanno ricevuto molta attenzione. Basta riflettere su cosa accadrebbe se un leader palestinese dicesse che i bambini israeliani se la sono cercata. Riusciamo almeno a immaginare la protesta e la condanna, le grida allantisemitismo e ai luoghi comuni dellOlocausto? Sarebbe assordante. Ma questo passa tranquillamente. E non è stato un lapsus.

La retorica genocida di Ben-Ari riecheggiava in realtà un commento appena fatto dal presidente israeliano Isaac Herzog, conosciuto anche lui come liberale persino dallestrema sinistra. In una recente conferenza stampa del 13 ottobre Herzog ha risposto a una domanda di Rageh Omar di ITV che gli chiedeva cosa può fare Israele per alleviare limpatto sugli oltre due milioni di civili di Gaza, molti dei quali non hanno nulla a che fare con Hamas. Herzog ha risposto:

Stiamo lavorando, operando militarmente secondo le regole del diritto internazionale, punto. Inequivocabilmente. La responsabilità è di unintera nazione. Non è vera questa retorica sui civili non consapevoli, non coinvolti. Non è assolutamente vera. Avrebbero potuto ribellarsi, avrebbero potuto combattere contro quel regime malvagio che ha preso il controllo di Gaza con un colpo di stato”. (Il corsivo è mio)

Non c’è dubbio: Herzog sta davvero insinuando che unintera nazione è responsabile”, e limplicazione è che [tale nazione] sia un bersaglio legittimo. Tuttavia, in seguito ha negato che questo fosse ciò che intendeva.

Questa retorica ha una lunga storia tra i politici israeliani. Nel 2018 Avigdor Lieberman, che allora era ministro della Difesa, dichiarò che non ci sono persone innocenti nella Striscia di Gaza” perché “tutti hanno un legame con Hamas”. Ciò accadde nellaprile 2018, quando Israele stava cominciando a fare il tiro al bersaglio sui manifestanti palestinesi disarmati durante la Grande Marcia del Ritorno. Quando in quel periodo è comparso sui social media un video di cecchini israeliani che esultano per luccisione di un palestinese immobile e disarmato, Lieberman ha commentato che per i loro spari meritavano una medaglia. Potrei anche menzionare che Lieberman ha invocato la decapitazione dei cittadini palestinesi sleali” con unascia e lannegamento dei prigionieri palestinesi nel Mar Morto. Lieberman è ora considerato un critico di Netanyahu e sta valutando la possibilità di unirsi al governo di unità nazionale” in modo da far parte del gabinetto di guerra per ottenere la vittoria più rapida possibile”.

Si potrebbe sostenere che questa è solo retorica, ma queste parole portano anche ad azioni. I commenti del ministro della Difesa israeliano Yoav Galant si riferivano ai palestinesi come animali umani” mentre Israele chiudeva tutti i rubinetti dellacqua verso Gaza rendendo le già invivibili condizioni di vita un incubo genocida. La relazione tra le parole e le azioni è evidente.

I bambini sono spesso stati un indicatore del fatto che si è andati troppo oltre. Una volta che i bambini vengono esplicitamente definiti non innocenti”, si sa che è possibile una guerra genocida totale. Non per niente Netanyahu ha citato la poesia di Haim Nachman Bialik del 1904, affermando: “La vendetta per il sangue di un bambino è stata architettata da Satana” quando ha promesso di “distruggere [Hamas]” e “vendicare con la forza questo giorno oscuro”. .” Quella poesia intitolata Sul massacro” è spesso citata nella cultura israeliana e spesso da Netanyahu. Fu scritta sulla scia del pogrom di Kishiniev del 1903. il grido di protesta riguarda sempre la morte di bambini israeliani. Ma è interessante notare che la riga che precede quella citata dice: E maledetto sia luomo che dice: Vendetta!”

E così tanti israeliani sembrano non capirlo. Si dannano a causa della loro brama di vendetta e ignorano la morte di oltre mille bambini.

(Traduzione dall’inglese di Aldo Lotta)




Israele: annunciati i funerali per le vittime di accoltellamento di Beersheba

Redazione

23 marzo 2022 – Middle East Eye

Due donne e due uomini sono morti dopo un attacco da parte di un cittadino palestinese di Israele del Naqab, dove è cresciuta la tensione rispetto ai piani di espellere i residenti beduini.

Israele terrà i mercoledì i funerali delle quattro vittime di un accoltellamento e di un attacco con un’auto nella regione meridionale del Naqab (conosciuta in Israele come il Negev).

Le quattro vittime, due donne e due uomini, sono morte martedì dopo una serie di attacchi iniziati fuori da un centro commerciale nella città di Beersheba.

sono stati effettuati da un cittadino palestinese di Israele della vicina città di Hura.

L’uccisione di Doris Yahbas, 49 anni, Menachem Yechezkel, 67 anni, Laura Yitzhak, 43 anni, e del rabbino Moshe Kravitzky, 50 anni, è stato il peggior attacco ai civili israeliani degli ultimi anni.

Il funerale di Yahbas avrebbe dovuto essere celebrato a Gilat, ma, secondo il Jerusalem Post, la famiglia ha chiesto ai media di non riferire sul funerale.

Follia omicida

Il sospettato, identificato come il 34enne Mohammed Abu al-Qian, è stato ucciso a colpi di arma da fuoco da passanti armati dopo otto minuti di una follia omicida che lo ha visto accoltellare e speronare persone in più località.

L’ospedale di Soroka di Beersheba ha riferito che due donne ferite nell’attacco erano entrambe in condizioni stabili.

La tribù beduina di Abu al-Qian – a cui apparteneva l’aggressore – ha “fermamente” condannato l’attacco, dicendo che “non rappresenta i membri della tribù rispettosi della legge che hanno sempre creduto nella convivenza”.

La polizia afferma di aver arrestato, in collaborazione con membri dell’agenzia di sicurezza interna israeliana Shin Bet, due fratelli di Abu al-Qian sospettati di non aver allertato le forze di sicurezza di un attacco imminente. Dovrebbero comparire in tribunale mercoledì.

Organizzazioni ebraiche e palestinesi hanno duramente condannato l’attacco di martedì.

“Questo non è il modo in cui il popolo arabo in generale, e nel Negev in particolare, agisce nella sua giusta lotta contro l’espropriazione e l’oppressione in corso”, ha twittato Aida Touma-Sliman, parlamentare del partito arabo Lista Unita.

“Metto in guardia contro l’istigazione razzista e l’uso di questo crimine per giustificare l’istituzione di milizie razziste che perseguiteranno gli arabi”.

Mercoledì, durante una riunione del Comitato degli interni della Knesset, il politico di estrema destra Itamar Ben-Gvir ha dovuto essere espulso con la forza dopo aver redarguito con urla il politico palestinese Waleed Taha, accusandolo di “istigazione”.

“Il sangue dei residenti del Negev è sulle tue mani”, ha detto Ben-Gvir a Taha.

“Hai incitato il Negev contro Israele. Non hai legittimità e non tacerò su questo”, ha aggiunto.

Alta tensione

La tensione è aumentata nel Naqab a causa dei piani del governo di espellere i beduini palestinesi dalle loro case per attuare una serie di progetti di sviluppo.

L’attacco di martedì arriva una settimana dopo che la polizia israeliana sotto copertura ha ucciso Sanad Salem al-Harbad, un cittadino palestinese di Israele di Rahat, nel sud di Israele.

Il quotidiano Haaretz la scorsa settimana ha riportato che attivisti di estrema destra, tra tensioni crescenti, hanno istituito un’unità civile armata di ranger per “salvare il Negev dalla problematica assenza di sicurezza personale”.

(traduzione dall’Inglese di Giuseppe Ponsetti)