Redazione
10 ottobre 2024 – Al Jazeera
La forza di interposizione in Libano dice che l’attacco contro i caschi blu è stato un atto “deliberato” dell’esercito israeliano.
Le forze armate israeliane hanno fatto fuoco contro il quartier generale UNIFIL nel Libano meridionale, ferendo due caschi blu indonesiani.
UNIFIL – la Forza di Interposizione in Libano delle Nazioni Unite – ha dichiarato giovedì che due caschi blu sono rimasti feriti quando un carro armato israeliano ha aperto il fuoco contro una torre di osservazione del quartier generale della missione nella città di confine di Naqoura, provocandone la caduta.
Qualsiasi attacco contro le forze di pace è una “grave violazione del diritto umanitario internazionale”, ha dichiarato l’UNIFIL in un comunicato.
La missione di pace, che conta 10.000 unità da 50 paesi ed è stata fondata nel 1978, ha dichiarato che le forze israeliane hanno “deliberatamente” fatto fuoco contro le sue postazioni lungo il confine.
Ecco alcune reazioni all’attacco:
Nazioni Unite
Jean-Pierre Lacroix, sottosegretario generale dell’ONU per le missioni di pace, ha detto al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che “la protezione e la sicurezza” delle forze di pace in Libano sono “sempre più a rischio”.
Ha detto che le attività operative sono pressoché ferme dal 23 settembre, data in cui Israele ha lanciato un’ondata di attacchi contro le roccaforti di Hezbollah in Libano.
“Le forze di pace sono rinchiuse all’interno delle loro basi, dove passano considerevoli periodi di tempo nei rifugi”, ha detto, aggiungendo che l’UNIFIL è pronto a collaborare a ogni sforzo per giungere a una soluzione diplomatica.
“L’UNIFIL ha il compito di sostenere l’attuazione della risoluzione 1701, ma dobbiamo sottolineare che spetta alle parti stesse provvedere all’attuazione delle disposizioni di questa risoluzione”, ha dichiarato durante una riunione di emergenza dei 15 membri del Consiglio.
La risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite assegna all’UNIFIL il compito di aiutare l’esercito libanese a mantenere il confine meridionale con Israele libero da armi e personale armato all’infuori di quello dello Stato libanese.
Il portavoce UNIFIL Andrea Tenenti ha detto ad Al Jazeera che l’attacco costituisce un’evoluzione “molto grave”.
Tenenti ha spiegato che Israele aveva chiesto precedentemente che le forze di pace abbandonassero “certe posizioni” vicino al confine, ma “abbiamo deciso di rimanere perché è importante che la bandiera dell’ONU continui a sventolare nel sud del Libano”.
“Se la situazione diventa tale da rendere impossibili le operazioni della missione nel sud del Libano… spetterà al Consiglio di Sicurezza decidere come procedere”, ha detto.
“Per il momento restiamo, stiamo cercando di fare tutto quello che possiamo per monitorare e fornire assistenza”, ha aggiunto Tenenti.
Indonesia
Il ministro degli Affari Esteri Retno Marsudi ha confermato venerdì che due caschi blu indonesiani sono stati feriti nell’attacco e sono sotto osservazione in ospedale.
“L’Indonesia condanna fermamente l’attacco” ha dichiarato. “Attaccare personale e beni dell’ONU è una grave violazione del diritto umanitario internazionale”.
L’Indonesia, critico accanito di Israele e sostenitore della Palestina, al momento ha circa 1.232 unità dispiegate con UNIFIL in Libano.
Israele
L’esercito israeliano sostiene che le sue truppe hanno aperto il fuoco vicino a una base UNIFIL dopo aver dato istruzione alle forze di pace nella zona di rimanere in spazi protetti.
Ha affermato in un comunicato che i combattenti di Hezbollah operano dall’interno e nelle vicinanze di aree civili nel sud del Libano, incluse aree vicine alle postazioni UNIFIL.
L’esercito dice che “sta operando nel Libano meridionale e mantiene una comunicazione costante con UNIFIL”.
L’ambasciatore israeliano alle Nazioni Unite Danny Danon ha detto che consiglia di spostare le forze di pace cinque chilometri a nord “finché la situazione lungo la Linea Blu rimane esplosiva a causa dell’aggressione da parte di Hezbollah”, facendo riferimento alla linea di demarcazione tra Libano e Israele [la Linea Blu è la linea di demarcazione provvisoria tra gli Stati di Israele e Libano tracciata dall’ONU nel 2000, dopo il ritiro dal Libano dell’esercito israeliano che lo aveva invaso nel 1982. n.d.t.].
United States
La Casa Bianca è “molto preoccupata” dai resoconti secondo i quali Israele ha fatto fuoco sul quartier generale della missione di pace ONU nel sud del Libano, ha detto un portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale.
“A quanto ci risulta Israele sta conducendo operazioni mirate vicino alla Linea Blu per distruggere infrastrutture di Hezbollah che potrebbero essere usate per minacciare cittadini israeliani”, ha detto il portavoce. “Nel portare avanti queste operazioni è fondamentale che le forze di pace dell’ONU non siano minacciate”.
Italia
Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha definito l’attacco alle basi UNIFIL “del tutto inaccettabile”.
“Questo non è stato uno sbaglio né un incidente”, ha detto Crosetto in conferenza stampa.
“Potrebbe costituire un crimine di guerra e rappresenta una gravissima violazione del diritto militare internazionale”, ha detto.
Ha aggiunto che ha convocato l’ambasciatore israeliano per chiedergli spiegazione dell’attacco.
Francia
Il Ministero per l’Europa e gli Affari Esteri ha condannato l’attacco e ha detto di attendere una spiegazione da Israele circa il perché l’attacco abbia avuto luogo.
“La Francia esprime la sua più profonda preoccupazione per gli attacchi di cui UNIFIL è stata fatta bersaglio e condanna ogni attacco alla sicurezza di UNIFIL”, recita un comunicato del Ministero.
“La protezione delle forze di pace è un dovere per tutte le parti coinvolte nel conflitto”, ha aggiunto il comunicato.
Spagna
Il Ministero degli Affari Esteri ha definito l’attacco una “grave violazione della legge internazionale”.
“Il governo spagnolo condanna fermamente l’attacco israeliano che ha colpito il quartier generale UNIFIL a Naqoura”, ha detto il Ministero in un comunicato, aggiungendo che la sicurezza delle forze di pace è “garantita”.
Irlanda
Il capo di governo irlandese Simon Harris ha condannato l’attacco e ha detto che “fare fuoco in prossimità di truppe o strutture UNIFIL è un atto sconsiderato e deve cessare”.
L’Irlanda contribuisce alla missione di pace con circa 370 soldati.
Turchia
“L’attacco israeliano alle forze dell’ONU, preceduto dai massacri di civili a Gaza, in Cisgiordania e in Libano esprime la percezione da parte di Israele che i suoi crimini resteranno impuniti”, ha detto il Ministero degli Affari Esteri.
“La comunità internazionale è tenuta ad assicurarsi che Israele rispetti le leggi internazionali”, ha detto il Ministero in un comunicato.
La Turchia conta cinque unità nel personale del quartier generale UNIFIL e contribuisce alla Task Force marittima UNIFIL con una “corvetta/fregata”.
Unione Europea
Il rappresentante per gli Affari Esteri Josep Borrell ha detto che l’attacco contro le forze di pace, le cui postazioni sono ben note, è un “atto inammissibile, per il quale non c’è giustificazione”.
“Due caschi blu sono stati feriti e questo è inaccettabile. Ogni attacco deliberato contro le forze di pace è una grave violazione della Legge Umanitaria Internazionale e della Risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite: Israele ha il dovere di rispettarle entrambe. È necessaria una piena assunzione di responsabilità”, ha scritto Borrell su X.
Ha inoltre ribadito il “pieno sostegno” dell’Unione Europea all’UNIFIL.
Il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel ha detto: “Un attacco contro una missione di pace ONU è irresponsabile, non è accettabile e per questo facciamo appello a Israele e facciamo appello a tutte le parti affinché rispettino la legge umanitaria internazionale”.
Cina
Il portavoce del Ministero degli Esteri Mao Ning ha detto venerdì che la Cina esprime “seria preoccupazione e ferma condanna” per l’attacco dell’esercito israeliano “contro basi e postazioni di osservazione UNIFIL, che ha causato il ferimento di personale UNIFIL”.
Canada
“Il Canada chiede la protezione delle forze di pace e degli operatori umanitari, e chiede a tutte le parti di rispettare la legge umanitaria internazionale”, recita un comunicato del Ministero degli Affari Esteri.
Il Canada, che si è dimostrato ampiamente favorevole all’offensiva militare israeliana in Libano, ha detto che l’attacco contro le forze di pace ONU è “allarmante e inaccettabile”.
(traduzione dall’inglese di Giacomo Coggiola)