Politici britannici chiedono sanzioni contro Israele per i piani di annessione della Cisgiordania

Redazione MEE

2 maggio 2020 – Middle East Eye

La lettera firmata da 127 da parlamentari ed ex parlamentari sollecita il governo britannico a “prendere l’iniziativa” per il rispetto del diritto internazionale

Decine di politici britannici appartenenti a tutto lo schieramento politico hanno chiesto al Primo Ministro Boris Johnson di imporre delle sanzioni ad Israele nel caso in cui proceda con il progetto di l’annessione di parti della Cisgiordania occupata.

In una lettera rilasciata venerdì 127 tra parlamentari ed ex-parlamentari, compresi membri del Partito Conservatore, hanno invitato Johnson a chiarire che l’annessione sarebbe illegale ai sensi del diritto internazionale e “avrebbe gravi conseguenze, tra cui le sanzioni”.

“Il diritto internazionale è chiarissimo. È vietata l’annessione di territori attraverso la guerra”, si legge nel documento.

Il Council for Arab-British Understanding (Caabu) [ONG britannica impegnata nel sostegno dei diritti umani sulla base delle leggi internazionali, ndtr.], che ha stilato la lettera, ha dichiarato che si tratta di un’ “iniziativa senza precedenti”.

“I politici, compresi ex membri del gabinetto, ministri e alti diplomatici, chiedono azioni e non parole per contrastare qualsiasi annessione da parte di Israele”, ha detto l’associazione in una nota.

La lettera mette in guardia sul fatto che l’annessione sarebbe un “colpo mortale” per gli sforzi per la pace e la soluzione dei due Stati. Equipara la messa in pratica da parte di Israele di una sua sovranità sulla terra palestinese all’annessione della Crimea ucraina da parte della Russia nel 2014.

“La Gran Bretagna ha giustamente reagito a queste azioni con misure adeguate, comprese sanzioni severe,” afferma.

Johnson ha criticato duramente le azioni della Russia in Crimea.

“La sicurezza di ogni Nazione dipende dal principio essenziale secondo il quale i Paesi non devono cambiare i confini o acquisire territori con la forza. Ecco perché il destino della Crimea è importante per tutti noi”, ha scritto nel 2018 quando era ministro degli Esteri.

“Tutti abbiamo l’obbligo di opporci alla Russia in modo proporzionato e risoluto”.

‘Il Regno Unito deve prendere l’iniziativa’

Israele occupò la Cisgiordania, Gerusalemme est e le alture del Golan siriane nella guerra del 1967 contro i suoi vicini arabi.

La lettera di venerdì afferma che la comunità internazionale ha “il dovere” di proteggere i palestinesi sotto occupazione.

“Se vogliamo impedire ad altri Stati con ambizioni territoriali di imitare l’illegale comportamento israeliano, il Regno Unito deve prendere l’iniziativa di opporsi a questa aggressione,” si legge.

I politici accusano inoltre Israele di approfittare della diffusione del coronavirus per “attuare questo piano vergognoso”.

Tra i firmatari, Lord Chris Patten, ex presidente del Partito Conservatore; Sir Edward Davey, leader dei liberal democratici, e la baronessa Helena Kennedy, membro laburista della Camera dei Lord.

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha ripetutamente annunciato di voler annettere ampie zone della Cisgiordania in violazione del diritto internazionale.

In aprile ha raggiunto un accordo con il suo principale rivale, Benny Gantz, per formare un governo di coalizione che farà passi avanti verso una legge di annessione.

Washington ha fatto sapere che sosterrà il progetto israeliano, ma l’Unione Europea e le Nazioni Unite hanno denunciato il piano.

L’anno scorso, il Regno Unito si è unito a Francia, Germania, Italia e Spagna per mettere in guardia contro i programmi di annessione da parte di Israele.

“Se attuato, ciò costituirebbe una grave violazione del diritto internazionale,” hanno affermato in una nota i Paesi europei.

(traduzione dall’inglese di Aldo Lotta)