Israele: un morto in seguito a una presunta aggressione con un auto a Tel Aviv

Redazione di MEE

7 aprile 2023 – Middle East Eye

La polizia uccide il guidatore che ha investito la folla, ma la famiglia nega sia stato un attacco

Secondo la polizia e i medici israeliani una persona è stata uccisa e sette altre sono state ferite venerdì a Tel Aviv dopo che un’auto si è schiantata sulla folla.

Le immagini mostrano una macchina che si lancia a tutta velocità verso i pedoni che camminano sul lungomare a Tel Aviv e poi si ribalta. Poliziotti e ispettori civili hanno poi sparato e ucciso il conducente. 

In una dichiarazione la polizia ha comunicato di aver fatto fuoco perché sembrava che l’autista stesse afferrando un “oggetto simile a un fucile”.

La polizia israeliana, che spesso fotografa e pubblica molto rapidamente armi usate negli attacchi, non ha postato alcuna prova dell’oggetto menzionato nel comunicato.

Secondo il quotidiano israeliano Haaretz una fonte della polizia ha detto che nell’auto è stata trovata una pistola giocattolo, non una pistola.

L’autista è stato identificato come Yousef Abu Jaber, 45 anni, un cittadino palestinese israeliano di Kafr Qasim, padre di cinque figlie. 

La sua famiglia ha detto ai media locali di dubitare che l’incidente sia stato un attacco premeditato. 

“Non crediamo che Yousef abbia potuto fare una cosa simile ed escludiamo che questo sia un attacco per motivi nazionalistici,” ha aggiunto un familiare.  

“Yousef aveva una famiglia, una moglie e cinque figlie da mantenere, era un buon padre, esemplare, e molti lo conoscevano per la sua gentilezza.”

Chi sono i cittadini palestinesi in Israele?

L’uomo ucciso nel presunto investimento è un italiano, il trentenne Alessandro Parini. Le altre sette persone ferite sono cittadini italiani o britannici. Tre sono in condizioni abbastanza serie e quattro sono feriti lievemente.  

Inizialmente la polizia israeliana ha definito l’incidente un “attacco terroristico” con “una sparatoria e uno speronamento da parte di un’auto”. Tuttavia Haaretz ha riferito che la polizia e lo Shin Bet, il servizio di sicurezza interna, stanno esaminando la possibilità che non si sia trattato di un attacco terroristico. 

L’incidente è avvenuto dopo l’uccisione in mattinata di due israeliane in una sparatoria nella valle del Giordano, nella Cisgiordania occupata.

La tensione in Israele e Palestina è molto alta dopo i ripetuti attacchi israeliani contro fedeli palestinesi nella moschea di Al-Aqsa, a Gerusalemme. 

Giovedì sono stati sparati razzi da Gaza e dal Libano verso Israele, a quanto pare come risposta agli attacchi contro i fedeli. A sua volta Israele ha lanciato un limitato numero di attacchi aerei. 

In seguito agli attacchi contro Al-Aqsa anche in Cisgiordania c’è stata un’impennata di attacchi con armi da fuoco da parte di palestinesi contro bersagli israeliani. Due soldati sono stati feriti in sparatorie separate mercoledì e giovedì a Hebron e Gerusalemme. 

Anche in vari paesi e città palestinesi in Israele, fra cui Umm Al-Fahm, Nazareth e Sakhnin, si sono svolte manifestazioni.

Temendo una ripetizione delle proteste di massa del 2021, la polizia israeliana ha stroncato violentemente le proteste e arrestato almeno 17 palestinesi cittadini in Israele. 

In precedenza il capo dell’esercito israeliano aveva affermato che, a causa dell’accrescere delle tensioni, sarebbero stati richiamati i riservisti. 

Kobi Shabtai, capo della polizia, ha anche chiesto che chi ha il porto d’armi cominci a portarle con sé.

(traduzione dall’inglese di Mirella Alessio)