Cisgiordania: le forze israeliane uccidono un palestinese nel campo profughi di Nablus

Secondo il ministero palestinese della Sanità Mohammad Abdel-Hakim Nada, di 23 anni, è stato colpito al petto.

Redazione di MEE

26 luglio 2023 – Middle East Eye

Mercoledì le forze israeliane hanno ucciso un uomo palestinese durante un’incursione militare in un campo profughi nella Cisgiordania occupata.

Secondo il ministero della Sanità palestinese Mohammad Abdel-Hakim Nada, di 23 anni, è stato colpito al petto dal fuoco israeliano e successivamente è morto in ospedale.

I media locali affermano che in tarda mattinata le truppe israeliane hanno fatto una incursione nel campo profughi di Al-Ain, a Nablus, per arrestare alcuni palestinesi.

Scontri armati sono scoppiati dopo che un’unità di soldati israeliani in borghese è stata scoperta nel campo.

Non è stato immediatamente chiaro se Nada è morto durante gli scontri o come testimone.

Durante l’incursione le forze israeliane hanno circondato una casa e chiesto ad uno dei suoi abitanti di arrendersi. Secondo quanto riferito da fonti palestinesi l’uomo dentro la casa è stato successivamente arrestato.

I militari israeliani hanno confermato che stavano facendo un’operazione nel campo ma non hanno fornito ulteriori dettagli.

La morte di Nada accade un giorno dopo che l’esercito israeliano ha ucciso tre palestinesi a Nablus, sostenendo che essi avevano aperto il fuoco sui soldati.

Almeno 201 palestinesi sono stati uccisi dal fuoco israeliano quest’anno, inclusi 34 minorenni – una media di quasi una vittima al giorno.

In totale 164 persone sono morte nella Cisgiordania e a Gerusalemme Est, rendendo il 2023 uno degli anni più insanguinati nei territori occupati palestinesi. Altre 36 persone sono state uccise nella Striscia di Gaza.

Nello stesso periodo i palestinesi hanno ucciso 25 israeliani, inclusi sei minorenni.

(traduzione dall’inglese di Gianluca Ramunno)

 

 

 




Le forze israeliane uccidono tre palestinesi in Cisgiordania

I palestinesi nella Cisgiordania occupata contestano la versione israeliana sull’uccisione di tre palestinesi

Redazione di MEE

25 luglio 2023  –  Middle East Eye

 

Il ministero della Salute palestinese ha annunciato che all’alba di martedì mattina le forze israeliane hanno ucciso tre palestinesi nella città occupata di Nablus, in Cisgiordania.

Anche l’esercito israeliano ha confermato le uccisioni, sostenendo che i tre palestinesi hanno aperto il fuoco contro i soldati vicino agli insediamenti coloniali israeliani sul Monte Garizim, nei pressi di Nablus.

Secondo la testata giornalistica palestinese Arab48 le ambulanze israeliane sono arrivate sul posto e hanno portato via i tre corpi.

Le forze israeliane hanno impedito alle ambulanze palestinesi di raggiungere le tre vittime, le cui identità devono ancora essere confermate.

Secondo i resoconti dei testimoni oculari, l’esercito israeliano ha sparato all’impazzata per quasi dieci minuti sul veicolo su cui viaggiavano i tre palestinesi colpendolo con una pioggia di proiettili.

L’esercito israeliano sostiene che vi sia stato uno scontro a fuoco tra le due parti e, a seguito di una perquisizione del veicolo, siano state rinvenute ulteriori armi.

Tuttavia testimoni oculari palestinesi hanno affermato che le forze israeliane hanno “teso un’imboscata” al veicolo per poi “assassinare” i giovani.

Le forze israeliane hanno in seguito perquisito un certo numero di case e negozi palestinesi nelle vicinanze della sparatoria e, secondo quanto riferito da Arab48, hanno confiscato il filmato delle telecamere a circuito chiuso.

Non è chiaro se il filmato abbia ripreso la sparatoria israeliana.

‘Sparare per uccidere’

L’esercito israeliano, che raramente indaga sull’uccisione di palestinesi da parte delle sue truppe, è stato criticato dalle organizzazioni per i diritti umani per la sua politica di “sparare per uccidere” anche quando i palestinesi non rappresentano un pericolo per i soldati.

Un rapporto del 2022 dell’organizzazione israeliana per i diritti Yesh Din ha rilevato che meno dell’uno per cento dei soldati accusati di aver danneggiato i palestinesi tra il 2017 e il 2021 sono stati accusati di crimini.

Le autorità giudiziarie militari “evitano sistematicamente di indagare e perseguire i soldati che danneggiano i palestinesi”, afferma l’organizzazione.

Quest’anno sono stati uccisi dal fuoco israeliano almeno 200 palestinesi, di cui 34 minori, un tasso di quasi un morto al giorno.

In totale sono morte 163 persone nella Cisgiordania occupata e a Gerusalemme Est mentre le restanti 36 sono state uccise nella Striscia di Gaza.

Nel frattempo, nello stesso periodo i palestinesi hanno ucciso 25 israeliani, di cui sei minori.

 

(Traduzione dall’inglese di Aldo Lotta)