L’eminente astrofisico palestinese Imad Barghouthi condannato alla detenzione amministrativa da Israele

Scientists for Palestine  

8 settembre 2020 – Mondoweiss

” Ai sensi della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani il ripetuto arresto di uno degli scienziati più attivi e importanti della Palestina è un attacco diretto ai diritti dei palestinesi “, afferma George Smith, premio Nobel per la chimica. “La violazione del diritto alla scienza in qualunque luogo è un attacco agli scienziati ovunque”.

Nota redazionale: la seguente dichiarazione è stata rilasciata il 4 settembre 2020 da Scientists for Palestine [organizzazione internazionale che promuove la scienza e l’integrazione dei palestinesi nella comunità scientifica internazionale, ndtr.]. Mondoweiss pubblica occasionalmente comunicati stampa e dichiarazioni di organizzazioni nel tentativo di attirare l’attenzione su questioni trascurate

Il 2 settembre il dottor Imad Barghouthi, professore di fisica presso l’Università Al-Quds in Palestina, è stato condannato a detenzione amministrativa fino al 15 novembre per ordine di un comandante militare israeliano in Cisgiordania, ordine che è arrivato appena poche ore prima del suo rilascio su cauzione.

Il prof. Barghouthi è stato arrestato una prima volta il 16 luglio a un check-point israeliano, poi trattenuto senza accuse per oltre due settimane e infine accusato per la sua attività su Facebook. Dopo che migliaia di studiosi in tutto il mondo hanno chiesto che il prof. Barghouthi venisse liberato dalla prigione, il suo avvocato ha richiesto con successo il rilascio su cauzione, che è stato concesso il 2 settembre dal giudice incaricato della sua causa. Dopo di che, contraddicendo la decisione del giudice, è stato emesso un ordine militare israeliano che conferma a tempo indeterminato la detenzione illegale del prof. Barghouthi.

La famiglia e i figli sentono la sua mancanza e sono in ansia per il suo rilascio. Il prolungamento della sua prigionia, col ricorso illegale alla detenzione amministrativa per impedire il rilascio su cauzione, “ […] viola i diritti dei miei studenti, la mia ricerca e le mie attività scientifiche”, scrive lo stesso prof. Barghouthi in una lettera dal carcere diffusa dall’organizzazione internazionale Scientists for Palestine.

“Il ripetuto arresto di uno degli scienziati più attivi e importanti della Palestina è un attacco diretto al diritto dei palestinesi alla scienza, tutelato dall’articolo 27 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, di cui Israele è firmatario, così come dall’articolo 15 della Convenzione internazionale ONU sui diritti economicisociali e culturali“, afferma George Smith, Premio Nobel per la Chimica nel 2018. “La violazione del diritto alla scienza in qualsiasi luogo è un attacco agli scienziati ovunque”.

Non è la prima volta che le forze militari israeliane arrestano il professor Barghouti, uno dei più eminenti scienziati palestinesi. Nel 2014 era stato sottoposto a detenzione amministrativa per due mesi e nel 2016 è stato nuovamente detenuto per sei mesi. In entrambi i casi il suo arresto ha scatenato una forte condanna da parte della comunità scientifica internazionale. E l’arresto del Prof. Barghouthi non è un evento isolato, ma fa parte di un modello più ampio di disturbo e repressione della cultura e della società civile palestinesi.

“In qualità di membro interessato della comunità scientifica internazionale, condanno con la massima fermezza la detenzione arbitraria e illegale del professor Imad Barghouthi”, ha dichiarato Franz Ulm, professore di ingegneria civile e ambientale al MIT. “Si tratta di un attacco insensato al prof. Barghouthi e alla sua famiglia, così come ai suoi studenti e alla comunità scientifica di tutto il mondo”.

La detenzione amministrativa, una procedura impiegata dalle autorità israeliane per incarcerare a tempo indeterminato senza processo e senza accuse e usata regolarmente contro i palestinesi, è stata condannata dalle Nazioni Unite ed è in aperta violazione dell’articolo 14 della Convenzione internazionale sui diritti civili e politici. “È davvero spaventoso che le autorità israeliane possano perseguitare in modo così arbitrario un illustre collega palestinese, utilizzando pratiche riconosciute come illegali a livello internazionale. È necessaria una forte risposta da parte della comunità scientifica internazionale!” ha detto Mario Martone, fisico teorico e portavoce di Scientists for Palestine.

Per reagire alla detenzione del prof. Imad Barghouthi, Scientists for Palestine ha lanciato una petizione sostenuta da studiosi tra cui il linguista Noam Chomsky, il premio Nobel George Smith, il Field Medalist [Medaglia Field, premio assegnato ogni 4 anni al miglior matematico con meno di 40 anni, ndtr.] David Mumford e molti altri, invitando le persone a chiedere un trattamento giusto per il prof. Barghouthi firmando la petizione a questo link: https://actionnetwork.org/petitions/demand-an-end-to-the-harassment-of-palestinian-scientists-and-academics-and-an-immediate-release-of-prof -imad-barghouthi /

(traduzione dallinglese di Luciana Galliano)