Borrell dell’Unione Europea: “L’UNRWA non è una organizzazione terroristica”

Redazione di Palestine Chronicle

15 luglio 2024 – Palestine Chronicle

L’agenzia Anadolu riferisce che lunedì il responsabile della politica estera dell’Unione Europea, Josep Borrell, ha ripetuto il rifiuto di etichettare l‘agenzia ONU per i rifugiati palestinesi come “organizzazione terroristica”.

Borrell ha affermato che “rifiutiamo ogni tentativo di etichettare l’UNRWA come ‘organizzazione terroristica’. Come può un’agenzia delle Nazioni Unite essere considerata una organizzazione terroristica?”

Queste considerazioni sono state fatte durante una conferenza congiunta con il ministro degli Esteri giordano Ayman Safadi a Bruxelles ai margini del quindicesimo incontro del Consiglio d’Associazione tra Unione Europea e la Giordania.

Borrell ha anche affermato che l’Unione Europea, insieme ad altri donatori internazionali, continuerà s supportare e finanziare l’UNRWA.

Borrell ha affermato che “concordiamo sul fatto che è fondamentale preservare l’insostituibile ruolo dell’UNRWA in tutta la regione, includendo sicuramente anche la Giordania.”

Non c’è stato alcun commento israeliano immediato sulla dichiarazione di Borrell.

Verso la fine di maggio il parlamento israeliano, la Knesset, ha votato una mozione preliminare per approvare una legge che designi l’UNRWA come “organizzazione terroristica”.

La legge inoltre impone che venga applicata la legge anti-terrorismo all’agenzia dell’ONU e che vengano interrotte tutte le comunicazioni e le relazioni tra Israele e l’agenzia.

Israele ha fatto azioni di lobby per chiudere l’UNRWA, dato che è l’unica agenzia ONU che ha un mandato specifico per occuparsi dei bisogni fondamentali dei rifugiati palestinesi.

Tel Aviv ha ripetutamente equiparato il personale UNRWA ai membri di Hamas con l’obiettivo di screditarlo, ma senza fornire prove delle accuse.

L’UNRWA è stata fondata da una risoluzione ONU nel 1949 e deve fornire assistenza e protezione ai rifugiati nelle sue cinque aree operative: Giordania, Siria, Libano, Cisgiordania e Striscia di Gaza.

(traduzione dall’inglese di Gianluca Ramunno)