Quanto è divertente assassinare vestito con un’uniforme delle IDF

Rogel Alpher

12 settembre 2022 – Haaretz

Il nome del colonnello Avinoam Emunah è finito sulle prime pagine dei giornali da quando ha annunciato di lasciare le Forze di Difesa Israeliane (IDF) perché non ha ottenuto la promozione che pretendeva. É stato come se il suo cognome (emunah significa fede in ebraico) gli fosse stato dato da un drammaturgo incline a un simbolismo eccessivamente plateale. Emunah è un ufficiale a cui non manca certo la fede. Venne lodato dai sostenitori dell’ex-primo ministro Netanyahu come dai coloni quando attribuì i suoi successi sul campo di battaglia durante l’operazione Margine Protettivo [sanguinoso attacco militare israeliano contro Gaza nel 2014, ndt.] a “miracoli” che hanno testimoniato l’esistenza di un potere superiore. Alla fine del conflitto il battaglione sotto il suo comando fu premiato con una medaglia.

I sostenitori dell’ex-primo ministro Netanyahu credono che la promozione di Emunah al posto di capo di stato maggiore sia stata bloccata da una congiura della sinistra, che aborre le sue opinioni di destra e la sua fervente fede religiosa (non solo ha prestato servizio di guardia alla Grotta di Macpelà [la Tomba dei Patriarchi, che si trova a Hebron e per i musulmani è la moschea di Ibrahim, ndt.], egli è stato fotografato mentre vi pregava) che non si è mai preoccupato di nascondere.

Per dimostrare alla Nazione proprio che razza di comandante ha perso, sulle reti sociali sono stati caricati video che ospitano Emunah. In uno di essi, filmato il giorno in cui entrò a Gaza durante Margine protettivo, si vede Emunah che si rivolge alle truppe. Con uno strano sorriso stampato sul volto disse loro: “Questa notte sarà molto meno piacevole essere un arabo,” e gli venne risposto con risate, fischi, acclamazioni e applausi. “La maggior parte delle volte li vedrete scappare,” assicurò ai suoi soldati e, come se stesse evocando una visione disse loro: “Uccideteli mentre scappano!”

Non si trattava di un invito. Era un ordine da parte di un ufficiale che doveva essere ubbidito. I suoi soldati lo applaudirono di nuovo. Sì, signore, li uccideranno mentre stanno scappando. “Sorridete, ragazzi!” ordinò Emunah. “Dovreste godervela,” raccomandò. “Provateci,” disse, muovendo enfaticamente un dito. “Cercate di spassarvela.”

È divertente assassinare con un’uniforme delle IDF. Sì, assassinare. Cercate di divertirvi. Fatelo con un sorriso sulla faccia. La guerra è combattuta per la fede, un atto che eleva l’anima e rallegra il cuore. Lasciatelo dire a Itzik Saidian [soldato israeliano che nell’aprile 2021 si è dato fuoco davanti al ministero della Difesa israliano, ndt.] e ai molti soldati che hanno lasciato il campo di battaglia affetti da un profondo trauma psicologico, feriti e segnati in un modo o nell’altro a vita. La guerra è l’inferno. Ma, come dimostrano i suoi ordini, per Amunah si tratta di una battuta di caccia.

La verità è che poche cose sono più orripilanti della guerra, e di conseguenza deve essere eliminata. Il Terzo Reich fu una di queste, ma il motto di Emunah è sorridi, uccidi, divertiti mentre stai facendo la guerra.

Ma la guerra viene condotta in base a leggi internazionali, che richiedono un certo livello di decenza, umanità e rispetto. Senza di essi l’omicidio smette di essere legittimato e non diventa altro che omicidio. Queste leggi stabiliscono esplicitamente che il momento in cui un soldato getta le armi e si arrende, non può essere ucciso. È proibito braccarlo senza una ragione. Qualunque violazione di queste regole che definiscono la condotta corretta è considerata un crimine di guerra.

“Uccideteli mentre scappano!” ordina di commettere un omicidio. Chi dovresti uccidere? Arabi. Chiunque siano, senza distinzione. Come disse Emunah: “Questa notte sarà molto meno piacevole essere un arabo.” Tutti gli arabi. E riguardo ai soldati israeliani che scappano? Anche loro possono essere colpiti alle spalle?

In un articolo che Emunah pubblicò nel 2015 sulla rivista dell’esercito Maarachot, intitolato “Leadership del comando sul campo di battaglia,” definì la triade “sorridi -uccidi – divertiti” come “parole per spronare” le truppe. E cosa succede se muoiono dei soldati? “Il comandante deve mettere in chiaro che un prezzo così alto è giustificato, che è così che deve essere” e che “abbiamo il privilegio di partecipare a questa importante missione.” Non è sufficientemente bello morire per il proprio Paese. Dovrebbe essere divertente uccidere per il tuo Paese e, se muori per il tuo Paese, fallo con il sorriso sul volto.

(traduzione dall’inglese di Amedeo Rossi)