La marina israeliana apre il fuoco contro le barche dei pescatori palestinesi lungo la costa di Gaza

Redazione di Palestine Chronicle (PC, WAFA)

17 maggio 2023 – Palestine Chronicle

L’agenzia ufficiale palestinese di notizie WAFA ha riferito che le navi della marina dell’occupazione israeliana hanno preso di mira le barche dei pescatori mentre stavano navigando nel mare lungo la costa nord della Striscia di Gaza.

Il corrispondente dell’agenzia WAFA ha affermato che i soldati della marina israeliana hanno preso di mira con pallottole e candelotti di lacrimogeni le barche dei pescatori che stavano navigando nel mare al largo della città di Beit Lahiya e nell’area di Al-Waha. I soldati hanno obbligato con la forza i pescatori a tornare a riva.

Da ottobre 2000 le organizzazioni che si occupano di diritti umani a Gaza hanno documentato molte violazioni israeliane, incluse uccisioni e confische delle barche, contro pescatori che, in base agli accordi tra palestinesi e israeliani garantiti a livello internazionale, hanno il permesso di pescare al largo entro le 4-6 miglia nautiche.

Nonostante gli accordi firmati permettano ai pescatori di muoversi nel mar Mediterraneo entro le 12 miglia nautiche, la marina israeliana prende di mira i pescatori di Gaza quasi ogni giorno e non permette loro di andare oltre le tre miglia nautiche, limite che i pescatori dicono essere insufficiente per poter prendere pesci.

Un grande numero di abitanti di Gaza fa affidamento sulla pesca per la vita quotidiana alla luce del rigido assedio decennale imposto dallo Stato di Israele alla Striscia di Gaza.

(traduzione dall’inglese di Gianluca Ramunno)