Gli studenti della York chiedono di mettere al bando la violenta JDL

Nora Barrows-Friedman

20 dicembre 2019 – Electronic Intifada

In seguito agli attacchi contro attivisti antirazzisti dello scorso mese nell’università canadese di York, alcuni studenti hanno chiesto che due gruppi estremisti vengano esclusi dal campus: la Jewish Defense League of Canada [Lega di Difesa Ebraica del Canada, gruppo sionista di estrema destra dichiarato terrorista dall’FBI nel 2001, ndtr.] ed Herut, sezione canadese di un partito israeliano di estrema destra. Ciò avviene dopo che l’università di Toronto ha ceduto alle pressioni di politici di destra e di gruppi della lobby israeliana ed ha sospeso il riconoscimento formale di Herut che del gruppo universitario Students Against Israeli Apartheid [Studenti contro l’Apartheid Israeliana] (SAIA).

I membri del SAIA sono stati aggrediti mentre protestavano contro un evento del 20 novembre, che ospitava soldati israeliani nel loro campus. Poi sono stati calunniati in quanto antisemiti da Herut e dalla JDL del Canada. Invece di prendere iniziative contro i gruppi antipalestinesi e proteggere i suoi studenti contro tali attacchi, l’amministrazione della York ha proposto un processo di mediazione tra Herut e SAIA. Mercoledì la rettora dell’università, Rhonda Lenton, ha annunciato che il prossimo mese inizierà un’ “analisi indipendente” dell’incidente.

Ma l’inchiesta non sarà così imparziale come sostiene l’università.

Secondo i suoi criteri di riferimento, l’indagine non potrà “attribuire responsabilità a gruppi o individui.”

Ciò di fatto protegge Herut e la JDL dall’essere chiamati a rispondere del loro comportamento, perché molte prove indicano che i loro membri sono stati responsabili di soprusi e violenze.

In una recente dichiarazione Michael Levitt, capo del Gruppo Interparlamentare Canada-Israele, si è vantato di aver incontrato Lenton lunedì.

Levitt, parlamentare del partito Liberale del primo ministro Justin Trudeau al governo, ha ripetuto accuse senza fondamento di antisemitismo contro i sostenitori dei diritti dei palestinesi, ed ha chiesto che Herut venga immediatamente reinserito come associazione del campus.

Lo scorso mese Lenton ha denunciato una risoluzione da parte della Federazione degli Studenti della York che ha difeso il diritto degli studenti a mobilitarsi contro la guerra, l’occupazione e l’estrema destra, compresi i rappresentanti di Israele “o di qualunque altro potere imperialista”.

JDL ha fatto da sicario per Herut

Il 20 novembre il gruppo propagandistico dell’esercito israeliano “Reservists on Duty” [Riservisti in servizio] ha tenuto un incontro ospitato alla York da Herut.

Students Against Israeli Apartheid” ha affermato di aver deciso di protestare contro l’evento perché, ha sostenuto, “l’esercito israeliano, utilizzando Herut come tramite, è stato visto fare attivamente opera di reclutamento nei campus di tutto il Canada, cosa che di fatto è illegale.”

E quando gli studenti si sono presentati per manifestare a favore dei diritti dei palestinesi sono stati accolti con la violenza e l’intimidazione.

I membri della Jewish Defense League hanno aggredito gli studenti che protestavano e poi hanno inventato accuse di antisemitismo, nonostante non abbiano presentato nessuna prova credibile.

Importanti politici canadesi hanno ripetuto queste calunnie senza alcuna prova.

Il Jerusalem Post [giornale israeliano di destra, ndtr.] ha alimentato queste accuse con la provocatoria affermazione secondo cui i sostenitori dei diritti dei palestinesi avrebbero scandito verso gli ebrei “Intifada, Intifada, tornate nei forni.”

In seguito il giornale è stato obbligato ad ammettere di non avere prove di questa grave accusa, nonostante ci siano decine di video dell’evento.

Il quotidiano ha semplicemente ripetuto un’accusa fatta da un ex-membro di uno squadrone della morte dell’esercito israeliano che ora fa parte di “Riservisti in Servizio”.

Prima dell’evento e della protesta, l’amministrazione dell’università aveva scritto a Meir Weinstein, il capo di JDL Canada, mettendo in guardia i suoi membri dal mettere in atto “minacce o intimidazioni”. Secondo un’intervista che egli ha rilasciato in aprile, in precedenza a Weinstein era stato vietato l’accesso all’università di York.

Ma il 20 novembre ai membri della JDL, compreso Weinstein, è stato consentito di entrare nel campus. L’avvocato Dimitri Lascaris, che rappresenta i militanti del SAIA, afferma che “teppisti della violenta Jewish Defense League hanno partecipato all’avvenimento e agito come sicari per conto di Herut.” La lettera della York a Weinstein dimostra che l’università era consapevole che la Jewish Defense League stava progettando di partecipare all’evento, “e che la JDL rappresenta una seria minaccia per la sicurezza degli attivisti del SAIA,” dice Lascaris a The Electronic Intifada.

Nel recente passato membri della JDL sono stati imputati per crimini di odio e aggressioni,” afferma Lascaris. “Anche questo molto probabilmente è noto all’amministrazione dell’università York. Nonostante questi fatti, la York ha consentito ai membri della JDL di partecipare all’evento.”

Peggio ancora, sottolinea, “le guardie della sicurezza sono rimaste inerti sia prima che dopo gli attacchi contro gli attivisti solidali con i palestinesi.”

L’avvocato sostiene che l’università di York “è quindi responsabile per il danno recato a questi attivisti.”

Students Against Israeli Apartheid’ sta prendendo in considerazione le sue alternative legali, ma nel frattempo, afferma Lascaris, il gruppo attenderà i risultati dell’inchiesta della York e della mediazione.

Alcuni studenti stanno chiedendo che l’università garantisca la loro sicurezza e consideri responsabili la JDL ed Herut, anche vietando il loro ingresso nel campus.

Nel contempo secondo Lascaris la sospensione del SAIA “trasmette un terribile messaggio”. “Comunica agli attivisti antirazzisti che, se si oppongono ad attori potenti ed influenti che si impegnano o promuovono gravi violazioni dei diritti umani, l’amministrazione dell’università non solo non li proteggerà, ma li prenderà di mira con misure punitive,” ha affermato.

Oltretutto le azioni e le dichiarazioni di Levitt, di Trudeau, del primo ministro dell’Ontario Doug Ford e di altri politici “mettono assolutamente in chiaro che Israele e i suoi sostenitori sono tenuti in altissima considerazione in questo Paese.”

Questi politici hanno ripetutamente lanciato gravissime accuse contro i miei clienti senza la minima prova che le giustificasse,” afferma Lascaris.

(traduzione dall’inglese di Amedeo Rossi)