Israele distrugge l’80% delle capacità militari della Siria

Un elicottero siriano danneggiato da uno degli attacchi israeliani alle basi militari. Foto: Bekir Kasım – Anadolu Agency
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Redazione di MEMO

11 dicembre 2024 – Middle East Monitor

Martedì l’esercito israeliano ha detto ai giornalisti che ha completato la parte principale della sua campagna militare aggressiva contro la Siria dopo la caduta del regime di Bashar Al-Assad, avendo come obbiettivo le capacità militari dello Stato siriano. L’esercito di occupazione ha dichiarato di aver distrutto tra il 70% e l’80% di queste capacità.

La campagna in Siria è chiamata dal regime di occupazione Operazione Freccia Basan. Questo è un riferimento ad un regno biblico che è stato parte della terra di Canaan e si ritiene sia stato situato nel sud della Siria e nella parte orientale della Giordania. La parola “Basan” in ebraico significa “terra piatta o spianata”.

L’area è stata chiamata così dal Monte Basan, conosciuto oggi come Jabal Al-Arab o Jabal Al-Druze, nella Siria meridionale. È dove i veicoli israeliani si sono infiltrati ed hanno occupato la zona cuscinetto demilitarizzata in base all’accordo di disimpegno con la Siria del 1974.

Secondo l’esercito di occupazione israeliano nei giorni scorsi esso ha attaccato più di 320 obiettivi in Siria, con 350 caccia che hanno effettuato 359 missioni contro “capacità militari strategiche.” Sostiene che ciò ha l’obiettivo di “prevenire l’accesso ad armi strategiche da parte di soggetti ostili.”

Sabato scorso il capo di stato Herzl Halevi ha approvato i piani operativi durante la sua visita alle alture del Golan siriane occupate. Nella stessa notte l’aeronautica militare israeliana ha cominciato a lanciare incursioni aventi come obiettivi varie parti della Siria, da Damasco a Tartus. Gli obiettivi distrutti includono decine di aerei ed elicotteri da combattimento, in aggiunta a sistemi radar, batterie di missili antiaerei, navi, sistemi di missili terra-terra, razzi, siluri e siti di produzione di armi.

Gli attacchi israeliani hanno anche avuto come obiettivi depositi di armi e munizioni in Siria, missili Scud, missili da crociera guidati, missili balistici navali, magazzini di droni ed altre capacità militari dello Stato siriano.

L’esercito di occupazione ha rivelato che l’operazione sul terreno sta continuando, mentre le forze di terra sono nelle zone cuscinetto per assicurarsi il controllo dell’area, distruggere le armi e smantellare l’infrastruttura militare siriana nella zona, con il pretesto che non raggiungano soggetti indesiderati.

(traduzione dall’inglese di Gianluca Ramunno)