Guerra Israele-Palestina: gli è stato detto di lasciare le loro case. Lo hanno fatto. Eppure sono stati bombardati.

Gaza 9 ottobre 2023 Foto: MEE/Mohammed al-Hajjar
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Maha Hussaini, Gaza City, Palestina occupata

9 ottobre 2023 – Middle East Eye

Ai palestinesi di Beit Hanoun è stato intimato dall’esercito israeliano di lasciare le proprie case e dirigersi al centro città. Ore dopo il centro città è stato preso di mira.

Domenica i palestinesi di Beit Hanoun sono stati svegliati da esplicite istruzioni da parte dell’esercito israeliano: lasciate le vostre case e recatevi in centro città.

L’avviso, che normalmente precede la maggior parte dei bombardamenti aerei israeliani, non è stato una gran sorpresa, dato che le bombe israeliane erano piovute sulla Striscia di Gaza assediata per tre giorni di seguito.

Molti a Beit Hanoun, un’area densamente popolata nel nordest di Gaza, hanno seguito il consiglio.

Sono andati verso ovest, a circa due chilometri di distanza, verso il campo profughi di Jabalia, nella speranza di trovare un luogo relativamente sicuro.

Invece hanno trovato la morte.

Gli aerei da combattimento israeliani hanno bombardato due edifici nel principale mercato del campo, uccidendo almeno 50 persone, a detta del Ministero della Salute di Gaza.

Stavo guidando la macchina e mi ero quasi immesso in strada, improvvisamente il cielo si è infiammato di una immensa luce”, ha detto a Middle East Eye Muhammed Lubbad, un abitante di Gaza, poco dopo gli attacchi.

Improvvisamente c’erano persone sul tetto della mia macchina, la gente è stata letteralmente scaraventata in aria. Alcuni corpi sono stati trovati sui tetti degli edifici. Nelle strade c’erano corpi di bambini, qualche testa mozzata, la testa gettata fuori dall’edificio e il corpo all’interno”, ha aggiunto.

Mentre lui cerca di ricomporsi, l’auto di Lubbad reca i segni del devastante raid, con il sangue dei passanti sparso ovunque.

Ancora non mi rendo conto di cosa è successo”, dice. “Sono state uccise decine di persone, compresi autisti di taxi, pedoni e commercianti. Quasi tutti quelli che si trovavano dentro il centro commerciale di Rabaa sono stati uccisi. Nessuno vi è rimasto vivo.

E’ un massacro che nessuno immaginava potesse accadere.”

Israele ha lanciato attacchi aerei su Gaza sabato dopo che combattenti del territorio assediato e impoverito hanno scatenato un attacco senza precedenti contro la barriera di sicurezza che controlla i movimenti dei palestinesi in ingresso e in uscita da Israele.

Dopo aver lanciato migliaia di razzi e mandato centinaia di combattenti al di là del confine per terra, aria e mare, i combattenti palestinesi hanno ucciso almeno 800 israeliani e preso oltre 100 ostaggi.

Solo nelle ultime 24 ore l’aviazione di Israele ha lanciato almeno 2.000 munizioni e più di 1.000 tonnellate di esplosivi sulla Striscia assediata.

Edifici residenziali di molti piani, attività commerciali, moschee, ospedali e banche sono stati tutti presi di mira, con almeno 560 palestinesi morti confermati e più di 2.900 feriti.

Molti a Gaza hanno detto a MEE di essersi rassegnati ad ulteriori uccisioni.

Da un luogo preso di mira ad un altro’

Muhammed Abdallah, abitante del campo profughi di Jabalia, si trovava in casa quando è avvenuto l’attacco.

Gli attacchi aerei hanno fatto tremare la casa, i miei nipoti sono stati scaraventati contro il muro e i vetri delle finestre in frantumi li hanno feriti. Li abbiamo presi in braccio e siamo scesi in strada cercando un’ambulanza o qualche assistenza, solo per scoprire che l’intera zona era disseminata dei corpi degli uccisi”, ha detto Abdullah a MEE.

Mucchi di corpi, centri commerciali in fiamme, case abbattute, auto distrutte. In strada c’erano più di 50 corpi. Non sapevamo che cosa fare.

Chi di noi poteva trasportare delle vittime mentre fuggiva dalla zona, lo ha fatto.”

Abdullah ha detto che la maggioranza delle persone uccise si erano spostate dalle zone vicine dopo aver ricevuto messaggi dalle forze israeliane che li esortavano a recarsi in centro città.

Abbiamo preso dei taxi per l’ospedale per curare quelli [dei nostri bambini] che erano feriti e abbiamo evacuato gli altri nel quartiere di Rimal. E adesso abbiamo appena ricevuto messaggi che ci spingono a lasciare la zona di Rimal. Li abbiamo portati da un luogo preso di mira ad un altro che sarà preso di mira”, ha detto.

Ora non sappiamo dove portarli.”

Densamente popolata

Le zone prese di mira erano vicino ad una scuola gestita dall’agenzia ONU che si occupa dei rifugiati palestinesi (UNRWA). Più di 20.000 palestinesi hanno cercato rifugio in 44 scuole gestite dall’UNRWA.

Più del 60% dei palestinesi a Gaza sono rifugiati, in seguito all’espulsione delle famiglie da altre parti della Palestina nel 1948.

Affiancata da Israele ed Egitto sulla costa mediterranea, la Striscia di Gaza è una delle aree più densamente popolate al mondo.

Circa il 97% dell’acqua potabile di Gaza è contaminata e gli abitanti sono costretti a vivere con costanti interruzioni di elettricità a causa di una rete elettrica che è stata gravemente danneggiata in ripetuti attacchi israeliani.

Al tempo stesso quasi il 60% dei palestinesi vive in povertà e la disoccupazione giovanile è al 63%.

Secondo l’UNRWA gli anni di conflitto e assedio hanno reso l’80% della popolazione di Gaza dipendente dall’assistenza internazionale.

(Traduzione dall’inglese di Cristiana Cavagna)

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