Secondo alcune informazioni l’Egitto ha rifiutato di permettere a suoi cittadini bloccati a Gaza di tornare a casa

L'attesa al valico di Rafah il 2 novembre Foto: Ahmad Hasaballah
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Redazione di MEMO

3 novembre 2023 – Middle East Monitor

Le famiglie egiziane bloccate a Gaza hanno fatto appello alle autorità della loro nazione perché ne agevoli il ritorno alla loro patria sicura, a fronte dell’aggressione israeliana in corso dal 7 ottobre contro la Striscia assediata.

Attivisti sui social media hanno affermato che le autorità egiziane hanno rifiutato di permettere ai cittadini egiziani presenti nella Striscia di Gaza assediata di ritornare attraverso la frontiera di Rafah, nonostante l’approvazione di Israele all’uscita dei palestinesi con doppia cittadinanza.

Le persone che potrebbero usufruire del permesso hanno denunciato il fatto che i funzionari egiziani non affrontano il problema delle condizioni della comunità egiziana a Gaza alla luce della continuata aggressione israeliana.

Secondo i media locali egiziani, il numero di cittadini egiziani a Gaza è stimato in circa 40.000 persone.

Gli utenti dei social media si sono chiesti se dovrebbero essere inviate richieste agli USA e alle Nazioni Unite, invece che all’Egitto, per aiutare gli egiziani presenti a Gaza ad entrare nel loro Paese.

Tra coloro che vorrebbero lasciare Gaza c’è Ghada Al-Saqqa, una cittadina egiziano-palestinese che era in visita dai suoi parenti a Gaza quando ha avuto luogo l’attacco del 7 ottobre.

Da allora Ghada e sua sorella sono state bloccate nella Striscia. Ha spiegato che stava dai suoi fratelli, ma la casa è stata distrutta in un attacco israeliano e lei è finita sulla strada insieme alla sua famiglia.

Ci attaccano. Noi non siamo animali. Siamo abitanti dell’Egitto e non di Gaza. Con quale diritto consentono agli stranieri di lasciare la Striscia attraverso il valico egiziano, ma non agli egiziani?” afferma, sottolineando che il resto dei suoi figli si trova in Egitto.

(traduzione dall’inglese di Gianluca Ramunno)