Almeno 101 minori sono stati uccisi quest’anno in Cisgiordania

Lacrimogeni sul campo profughi di Balata il 21 novembre scorso. Foto: Nedal Eshtayah – Anadolu Agency
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Redazione di MEMO

1 dicembre 2023 – Middle East Monitor

Un minore di otto anni colpito a morte in strada è una delle più recenti vittime delle continue incursioni e dei continui attacchi israeliani nella Cisgiordania occupata che quest’anno secondo Save the Children hanno ucciso finora 101 minori.

Secondo le Nazioni Unite dal 7 ottobre le forze di occupazione israeliane o i coloni illegali hanno ucciso almeno 63 minori nella Cisgiordania occupata, in media più di un minore al giorno – significativamente più uccisioni che nei primi nove mesi di un anno che è già stato il più letale. Durante lo stesso periodo le Nazioni Unite hanno riferito che circa 143 famiglie, inclusi 388 minori, sono state cacciate dalle loro case nella Cisgiordania a causa della violenza dei coloni e di restrizioni all’accesso.

Il numero di minori palestinesi uccisi in Cisgiordania da soldati israeliani o da coloni quest’anno è ora tre volte il numero di uccisi nel 2022 – già precedentemente l’anno più letale ufficialmente dal 2005 – quando 36 minori sono stati uccisi. Secondo quanto riferito quest’anno sono stati uccisi almeno 39 minori israeliani.

Save the Children è gravemente preoccupata che, senza una fine permanente della violenza, le vittime minorenni e più in generale civili continueranno a crescere in tutto il territorio occupato palestinese” ha affermato l’organizzazione per i diritti umani in un comunicato stampa. “La recrudescenza della violenza a Gaza si è riflessa sulle accresciute misure di controllo e violenza in Cisgiordania, inclusa Gerusalemme Est, con continui disordini che impediscono ai minori di andare a scuola e restringono il loro accesso a servizi fondamentali, inclusi quelli sanitari.”

Si è data notizia anche che ai minori che tentano di attraversare i posti di blocco in tutta la Cisgiordana vengono sequestrati i telefoni e che sono trattenuti nel sistema di detenzione militare “sulla base della loro attività sui social media, sollevando serie preoccupazioni sui diritti umani relativamente alla libertà di espressione, privacy e privazione della libertà.”

Mentre tutti gli occhi sono concentrati sul conflitto a Gaza, non c’è stata pausa nelle uccisioni di minori in Cisgiordania, dove la situazione continua a deteriorarsi,” ha affermato Jason Lee, il direttore di Save the Children per i territori palestinesi occupati.

Più a lungo continuano le uccisioni di civili a Gaza, maggiore è la probabilità che ciò si estenda alla Cisgiordania, dove i minori stanno già vedendo i loro diritti fatti a pezzi.”

Noi chiediamo un’indagine immediata e indipendente sulla – e l’obbligo di risponderne– uccisione di tutti i minori. Fin quando la cultura dell’impunità persisterà, è probabile che i cicli di violenza continuino.”

(traduzione dall’inglese di Gianluca Ramunno)