Secondo un sondaggio, il 72% degli israeliani dice che l’invio di aiuti a Gaza deve essere fermato

Un numero limitato di camion dell'ONU in attesa da 5 giorni al valico di kerem Shalom. Foto: Ahmed Zaqout – Anadolu Agency
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Redazione di Middle East Monitor

31 gennaio 2024 – Middle East Monitor

Secondo un nuovo sondaggio metà degli israeliani si oppone ad un accordo tra Israele e le fazioni della resistenza palestinese che vedrebbe i prigionieri di guerra israeliani rilasciati da Gaza in cambio di migliaia di palestinesi detenuti nelle carceri israeliana e un cessate il fuoco di 45 giorni.

Pubblicato oggi dal Canale 12 israeliano, il sondaggio rivela che “il 50% degli israeliani si oppone ad un accordo secondo il quale i prigionieri israeliani siano rilasciati in cambio di un cessate il fuoco di 45 giorni ed il rilascio di migliaia di prigionieri palestinesi dalle carceri israeliane.”

Secondo il sondaggio “il 35% degli israeliani supporta tale accordo, mentre il 15% non dà una risposta specifica.”

Sempre secondo il sondaggio, tra coloro che hanno votato per la coalizione del primo ministro Benjamin Netanyahu il 12% appoggia la proposta e il 75% si oppone ad essa.” Il sostegno sale al 53% tra [gli elettori del]l’opposizione.

Cosa molto preoccupante, il 72% dei 503 intervistati ha detto che “l’ingresso degli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza deve essere fermato finché i prigionieri israeliani non saranno rilasciati” mentre solo il 21% afferma che gli aiuti dovrebbero continuare ad entrare a Gaza.

Secondo il sondaggio, se le elezioni israeliane si tenessero adesso il Partito di Unità Nazionale [centrista, ndt.] di Benny Gantz otterrebbe 27 dei 120 seggi della Knesset [il parlamento israeliano ndt.] rispetto ai 12 che ha attualmente.

Invece se le elezioni si tenessero oggi il partito Likud, guidato dal primo ministro Netanyahu, “scenderebbe dai 32 seggi che ha attualmente a 18.”

Secondo Canale 12 i partiti che si oppongono alla coalizione di Netanyahu otterrebbero 73 seggi, mentre quelli che sostengono il primo ministro ne otterrebbero 47. Attualmente i partiti che supportano Netanyahu hanno 64 seggi alla Knesset.

È necessario superare la soglia minima di almeno 61 rappresentanti alla Knesset per formare un governo.

Nelle ultime settimane sono aumentate le richieste di tenere elezioni anticipate. Queste sono state rifiutate da Netanyahu che ha affermato che nessuna elezione può essere effettuata in tempo di guerra.

(traduzione dall’inglese di Gianluca Ramunno)