Israele sigilla Betlemme con 89 cancelli, barriere e blocchi di cemento

La chiusura di una strada di Hebron e il relativo posto di blocco. Foto: Wisam Hashlamoun/Anadolu Agency
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Redazione di MEMO

21 gennaio 2025 – Middle East Monitor

Le forze di occupazione israeliane hanno stretto la morsa del loro assedio al governatorato di Betlemme, nel sud della Cisgiordania occupata, dividendo e isolando il governatorato con 89 cancelli militari, barriere e blocchi di cemento.

Di conseguenza i palestinesi sono obbligati a usare un numero limitato e ridotto di strade per uscire ed entrare nel e dal governatorato passando attraverso posti di controllo militari dove le forze di occupazione israeliane controllano le auto e le identità dei cittadini ed imprigionano i civili. Queste nuove limitazioni imprigionano ulteriormente la vita quotidiana dei palestinesi.

Le misure dell’esercito israeliano sono applicate in parallelo agli attacchi dei coloni in corso nelle zone meridionale, occidentale ed orientale del governatorato, con l’obiettivo di terrorizzare i palestinesi e farli sfollare fuori dalle loro terre per impadronirsene e costruire colonie ebraiche illegali che separano le comunità palestinesi.

Hassan Breijieh, un ricercatore nel campo delle colonie, ha affermato che nel governatorato di Betlemme dall’inizio della guerra israeliana contro Gaza il 7 ottobre 2023 le forze di occupazione israeliane hanno installato 53 cancelli militari, molti dei quali sono permanentemente chiusi, in modo che i palestinesi non possano attraversarli. Blocchi di cemento sono stati posti su altre 36 strade.

Secondo la camera di commercio ed industria di Betlemme queste chiusure, in aggiunta alle difficili condizioni economiche nel governatorato, e l’impennata al 36% del numero di famiglie che sono cadute sotto la soglia di povertà hanno reso le condizioni di vita nel governatorato estremamente difficili in termini di movimento e di capacità di soddisfare le necessità giornaliere.

(traduzione dall’inglese di Gianluca Ramunno)