L’UE firma un gran numero di borse di studio scientifiche per Israele nel bel mezzo del genocidio di Gaza

Ursula von der Leyen. Foto: Chine NouvelleSIPA
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David Cronin

9 aprile 2024-The Electronic Intifada

L’Unione Europea ha dato il via libera a un gran numero di nuove borse di studio scientifiche per Israele nel contesto della guerra genocida contro Gaza.

Compulsando un database dei finanziamenti dell’UE, ho contato quasi 90 progetti che la burocrazia di Bruxelles ha approvato dal 7 ottobre che coinvolgono aziende o istituzioni israeliane.

La Israel Aerospace Industries, un produttore di armi che si è vantato di svolgere un “ruolo fondamentale” nell’attuale guerra contro Gaza, sta prendendo parte ad almeno due di questi progetti.

Molti altri progetti includono l’Università di Tel Aviv, il Technion e l’Università Ebraica di Gerusalemme. Tutti e tre questi college offrono finanziamenti speciali agli studenti che – come soldati di riserva dell’esercito israeliano – hanno perpetrato un genocidio negli ultimi sei mesi.

La scorsa settimana ho discusso degli stretti legami tra le università israeliane e le forze armate durante l’incontro dal vivo in streaming di The Electronic Intifada.

I legami con il Mossad

L’UE sta implicitamente permettendo a Israele di dipingere la sua oppressione nei confronti dei palestinesi come difensiva.

L’8 novembre – poco più di un mese dopo l’inizio del genocidio di Gaza – la burocrazia di Bruxelles ha autorizzato un nuovo progetto di ricerca sul terrorismo.

Tra i suoi partecipanti figura l’Università Reichman. Quel college israeliano ha un “istituto antiterrorismo” co-fondato dal defunto Shabtai Shavit, che in precedenza era stato direttore del Mossad, la famigerata agenzia di spionaggio e assassinio.

Alcuni progetti dell’UE che coinvolgono le università israeliane hanno ottenuto il via libera formale dopo che la Corte Internazionale di Giustizia ha stabilito a gennaio che esiste un caso plausibile che Israele stia commettendo un genocidio.

Firmando i nuovi accordi di borse di studio i funzionari dell’UE si schierano con uno Stato a cui è stato ordinato di fermare il genocidio, ampiamente riconosciuto come il peggior crimine contro l’umanità.

Che Israele abbia sfruttato le opportunità offerte dalla sua occupazione della Cisgiordania e di Gaza per sviluppare una redditizia industria delle armi è un segreto di Pulcinella.

L’UE non ha remore a concedere borse di ricerca a uomini d’affari con profondi legami con il commercio di armi.

L’azienda israeliana RunEL partecipa a un nuovo progetto finanziato dall’UE sul futuro delle comunicazioni wireless. Zion Hadad, amministratore delegato dell’azienda, era uno scienziato di spicco presso Tadiran, ora – con il nome attuale Elbit Systems – il principale produttore di armi israeliano.

Nelle prime fasi del genocidio di Gaza Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, promise a Israele il suo sostegno pieno e incondizionato.

I funzionari che lavorano per l’UE hanno dimostrato tale sostegno sforzandosi di mantenere un approccio “business as usual” [“gli affari come di consueto”, ndt.]. Nel mezzo del genocidio l’ambasciata dell’UE a Tel Aviv ha organizzato un seminario per celebrare come Israele “eccella” nell’ottenere l’accesso ai finanziamenti per la ricerca.

Una sordida ironia

Israele è il secondo maggiore beneficiario del programma scientifico dell’UE, è stato detto al seminario. Conosciuto come Horizon Europe, al programma è stato assegnato un budget totale di quasi 104 miliardi di dollari tra il 2021 e il 2027.

L’innovazione medica è tra gli obiettivi dei nuovi progetti di ricerca Ue che coinvolgono Israele.

C’è una sordida ironia nel concedere a Israele sovvenzioni per progetti sanitari in un momento in cui le sue truppe stanno devastando gli ospedali di Gaza. Durante l’attuale genocidio non sono stati risparmiati neppure i bambini nelle incubatrici.

Né l’UE dovrebbe essere scusata per aver concesso, da quando è stata dichiarata la guerra a Gaza, un nuovo finanziamento di ricerca allo Yad Vashem, il memoriale israeliano dell’Olocausto.

Israele ha a lungo abusato dell’Olocausto per sfuggire alla responsabilità della violenza contro i palestinesi. Lo Yad Vashem ha avuto un ruolo centrale in questi sforzi.

Poche cose possono essere più oscene che aiutare Israele ad abusare dell’Olocausto mentre perpetra un olocausto a Gaza.

(traduzione dall’Inglese di Giuseppe Ponsetti)