Esperti accolgono con favore la dichiarazione della CIG sull’illegalità della presenza israeliana nei territori palestinesi occupati

Davanti alla Corte Internazionale di Giustizia. Foto: Nikos Oikonomou – Anadolu Agency
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Redazione di MEMO

30 luglio 2024 – Middle East Monitor

L’agenzia Anadolu riferisce che martedì esperti di diritti umani dell’ONU e indipendenti hanno accolto con favore il parere legale della Corte Internazionale di Giustizia (CIG) che ha definito “fuorilegge” l’occupazione israeliana della Palestina sollecitando Israele ad ottemperare alla sentenza.

In una dichiarazione gli esperti affermano che “il parere legale riafferma norme cogenti che proibiscono l’annessione, la colonizzazione, la segregazione razziale e l’apartheid e deve essere letto intrinsecamente dichiarativo e vincolante per Israele e per tutti gli Stati che supportano l’occupazione.”

Essi affermano che “la corte ha finalmente riaffermato un principio che non sembrava chiaro neppure alle Nazioni Unite: la libertà da una occupazione militare straniera, dalla segregazione razziale e dall’apartheid è assolutamente non negoziabile”.

Essi si sono detti favorevoli al riconoscimento da parte della corte del fatto che le parti coinvolte abbiano riconosciuto che convertire l’occupazione in annessione – come evidenziato da azioni come la demolizione di case, la negazione dei permessi di costruzione e il furto di territorio – viola la norma di diritto cogente che proibisce l’uso della forza per annettere territori occupati.

Gli esperti hanno affermato: “Possa questa sentenza storica essere l’inizio della realizzazione del diritto fondamentale del popolo palestinese all’autodeterminazione e alla pace basate sulla libertà per tutti.”

Essi hanno messo in guardia riguardo agli attacchi intensificati contro la popolazione civile di Gaza e le sue risorse naturale in seguito al parere legale emesso il 19 luglio.

Israele deve adempiere a questo parere legale e ad altre sentenze della CIG emesse quest’anno,” hanno affermato. “Israele deve smettere di agire come se fosse il solo Paese al di sopra della legge.”

Hanno inoltre esortato tutti gli Stati a rivedere “immediatamente” tutti i legami diplomatici, politici ed economici con Israele, includendo affari e finanza, fondi pensione, università e fondazioni, chiedendo un embargo sulle armi, la fine di tutte le altre attività commerciali che possono danneggiare i palestinesi e sanzioni mirate, incluso il blocco dei beni per singoli individui ed entità coinvolti nelle politiche di occupazione illegale, segregazione razziale e apartheid.

Gli esperti hanno chiesto inchieste e azioni penali contro coloro che sono coinvolti in crimini nei territori palestinesi occupati.

Il recente parere della CIG, in risposta ad una richiesta del 2022 da parte dell’Assemblea Generale dell’ONU, ha affermato che l’occupazione israeliana di Gerusalemme Est e della Cisgiordania è “fuorilegge” e vi si deve porre fine “il più rapidamente possibile.”

Il parere ha affermato che Israele debba cessare ulteriori attività di colonizzazione ed “evacuare tutti i coloni dai territori palestinesi occupati.”

(traduzione dall’inglese di Gianluca Ramunno)