La polizia israeliana attacca un altro funerale palestinese a Gerusalemme

Il funerale di Walid al-Sharif Foto: Wafa
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Yumna Patel

17 maggio 2022 – MondoWeiss

Lunedì notte la polizia israeliana ha attaccato il funerale del palestinese Walid al-Sharif nella Gerusalemme est occupata, ferendo decine di partecipanti al corteo funebre. Al-Sharif, di 23 anni, è stato colpito alla testa con un proiettile d’acciaio ricoperto di gomma dalle forze israeliane il 22 aprile durante un’incursione israeliana alla spianata della Moschea di Al-Aqsa.

Lunedì notte la polizia israeliana ha attaccato il funerale del palestinese Walid al-Sharif nella Gerusalemme est occupata, ferendo decine di partecipanti al corteo funebre. Al-Sharif, di 23 anni, è stato colpito alla testa con un proiettile d’acciaio ricoperto di gomma dalle forze israeliane il 22 aprile durante un’incursione israeliana alla spianata della Moschea di Al-Aqsa nel mese sacro del Ramadan, che ha causato decine di feriti.

Una ripresa video del 22 aprile mostra le forze israeliane che assaltano la spianata e aprono il fuoco contro la folla. Dopo uno sparo nella sua direzione, si vede al-Sharif cadere a terra e rimanere immobile, prima di essere portato via dalle forze israeliane.

Nonostante il video e le dichiarazioni di testimoni e della famiglia di al-Sharif, la polizia israeliana ha negato di avergli sparato, sostenendo che è morto per le ferite riportate cadendo a terra. Testimoni oculari e Al Jazeera hanno riferito che i responsabili israeliani dell’ospedale “hanno rifiutato di fornire una causa precisa della morte.”

Al-Sharif è rimasto in condizioni critiche in ospedale durante le scorse tre settimane, finché è morto a causa delle ferite il 14 maggio. Le forze israeliane hanno trattenuto il suo corpo restituendolo alla sua famiglia per la sepoltura lunedì.

Secondo quanto riportato dai media locali, migliaia di palestinesi si sono radunati nella spianata della moschea di Al-Aqsa quando il corpo di al-Sharif vi è stato portato dalla sua famiglia per celebrare la preghiera funebre.

Dopo la preghiera migliaia di partecipanti hanno trasportato il suo corpo dalla moschea al cimitero fuori dalla Città Vecchia.

Il video circolato sui social media mostra le forze di polizia pesantemente armate che attaccano il corteo funebre quando si dirige da Al-Aqsa al cimitero.

Secondo il giornalista di Al Jazeera Wajd Waqfi la polizia israeliana ha aggredito le persone in lutto e ha impedito loro di esibire bandiere palestinesi, arrestando decine di palestinesi. La polizia israeliana ha riferito di 20 arresti.

L Mezzaluna Rossa palestinese ha riferito che 71 palestinesi sono stati feriti da proiettili d’acciaio rivestiti di gomma, granate assordanti e pestaggi. Almeno 13 persone hanno dovuto essere ricoverate in ospedale.

E’ stato riferito che almeno uno dei feriti si trovava in gravi condizioni dopo essere stato colpito ad un occhio da un proiettile rivestito di gomma. Il ferito è risultato essere Nader al-Sharif, un parente del deceduto.

Il Centro di Informazioni Wadi Hilweh a Silwan (quartiere di Gerusalemme est, ndtr.) ha affermato che al-Sharif era in condizioni critiche ed è stato curato al Centro Medico Shaare Zedek a Gerusalemme. Il centro ha aggiunto che le forze israeliane hanno fatto irruzione nella sua stanza di ospedale cacciando fuori i membri della sua famiglia.

L’attacco della polizia israeliana al corteo funebre ha innescato scontri a Gerusalemme est che sono proseguiti fino a notte, con i palestinesi che hanno lanciato pietre e ordigni incendiari contro le forze israeliane.

La polizia israeliana ha riferito che sono stati feriti sei agenti e ha rilasciato una dichiarazione affermando che le sue forze “hanno agito con decisione contro centinaia di delinquenti e violenti rivoltosi che…hanno intrapreso azioni violente contro le forze di polizia mettendo a rischio le loro vite.”

Dirigenti sia palestinesi che giordani hanno condannato l’attacco al funerale, che ha avuto luogo pochi giorni dopo che la polizia israeliana aveva attaccato il funerale della giornalista palestinese Shireen Abu Akleh a Gerusalemme est.

L’attacco al funerale di Abu Akleh, che è stato ampiamente diffuso in televisione, ha provocato indignazione in tutto il mondo, essendo circolati sui social media dei video della polizia israeliana che aggredisce le persone che portano la bara.

I poliziotti israeliani hanno sostenuto di essere stati attaccati da lanci di pietre, benché le loro accuse siano state smentite dalle riprese video e dalle affermazioni di testimoni oculari.

Un nuovo video diffuso dall’ospedale St.Joseph di Gerusalemme, da cui ha preso avvio il corteo funebre per Abu Akleh, mostra decine di poliziotti pesantemente armati che durante il funerale invadono l’ospedale, compreso il reparto di emergenza, aggredendo il personale medico, i pazienti e le persone in lutto.

Un’altra ripresa di una videocamera di sorveglianza mostra la polizia che lancia una granata fumogena verso l’ospedale prima di farvi irruzione.

L’agenzia di informazioni Wafa ha riferito che l’ospedale ha comunicato di aver contattato uno studio legale per “esaminare la possibilità di sporgere una denuncia contro le autorità di occupazione israeliane riguardo alla violenza della polizia”.

Yumna Patel

Yumna Patel è la direttrice del notiziario sulla Palestina per Mondoweiss

(Traduzione dall’inglese di Cristiana Cavagna)

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