Redazione
21 gennaio 2023-Middle East Eye
Tariq Maali, 42 anni, è stato ucciso dopo essere entrato in un avamposto illegale di coloni dove si presume abbia tentato di accoltellare un israeliano.
Sabato un colono israeliano ha sparato e ucciso un palestinese in una fattoria vicino a Ramallah, nella Cisgiordania occupata.
Il Ministero della Salute Palestinese afferma che Tariq Maali, 42 anni, è stato ucciso dopo che “gli occupanti [israeliani] hanno aperto il fuoco su di lui” vicino alla città palestinese di Kafr Nama.
L’esercito israeliano ha dichiarato all’AFP [France-Presse] che Maali avrebbe tentato di accoltellare un civile israeliano nella fattoria di Sde Efraim, un avamposto illegale di coloni, ed è stato “neutralizzato” dagli israeliani.
I filmati delle telecamere a circuito chiuso rilasciati dai militari hanno mostrato un uomo che entrava nella fattoria e veniva ucciso poco dopo.
Secondo un fotografo dell’AFP le autorità israeliane hanno impedito a un’ambulanza palestinese di entrare nel sito.
Sde Efraim è un avamposto di coloni, o insediamento selvaggio, illegale anche secondo la legge israeliana.
La distinzione tra avamposti e altri insediamenti non è riconosciuta dal diritto internazionale, che considera illegali tutti gli insediamenti nei territori occupati.
Nello stesso luogo, due anni fa, un colono israeliano ha ucciso a colpi di arma da fuoco Khaled Nofal, un ragioniere palestinese disarmato di 34 anni.
Secondo i resoconti israeliani Nofal stava cercando di attaccare l’avamposto dei coloni disarmato, un’affermazione che la sua famiglia nega secondo quanto detto a Middle East Eye.
L’ultima uccisione porta a 18 il numero dei palestinesi uccisi finora quest’anno, compresi quattro minorenni.
Giovedì, Jawad Farid Bawaqta, 57 anni, insegnante di scuola superiore e padre di sei figli, è stato ucciso dalle forze israeliane dopo essere andato a prestare i primi soccorsi a un altro palestinese ferito.
Le forze israeliane conducono quasi ogni notte in Cisgiordania incursioni che spesso si rivelano mortali.
La maggior parte delle incursioni degli ultimi mesi si sono concentrate su Nablus e Jenin, che ospitano un crescente numero di combattenti palestinesi.
Almeno 167 persone sono state uccise l’anno scorso in Cisgiordania: il bilancio di vittime più alto dalla Seconda Intifada.
(traduzione dall’Inglese di Giuseppe Ponsetti)