La città di Barcellona sospende le relazioni con Israele per la guerra contro Gaza

Una manifestazione a Barcellona : "Fermate il genocidio a Gaza". Foto: AFP
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24 novembre 2023 – Press TV

 

Il Consiglio comunale di Barcellona ha sospeso le relazioni della città con il regime di Israele fino a quando quest’ultimo continuerà la sua attuale guerra mortale contro la Striscia di Gaza.

Il Consiglio ha preso la decisione venerdì rilasciando un’importante dichiarazione che obbliga il regime a “rispettare i diritti basilari del popolo palestinese”, come ha riferito l’agenzia turca Anadolu.

La dichiarazione è stata presentata dal partito di estrema sinistra ‘Barcelona en Comun’ dell’ex sindaca Ada Colau e appoggiata dal partito socialista del suo successore Jaume Collboni, nonché dal partito di sinistra separatista ‘Sinistra Repubblicana di Catalogna (ERC)’.

Il regime israeliano ha scatenato la guerra il 7 ottobre in seguito ad un’operazione, denominata ‘Tempesta di al-Aqsa’, dei gruppi della resistenza di Gaza.

L’Ufficio stampa del governo a Gaza ha comunicato in un rapporto giovedì che negli attacchi israeliani sono stati uccisi almeno 14.854 palestinesi, compresi oltre 6.150 minori e 4.000 donne e sono stati feriti altri 36.000.

Tel Aviv ha inoltre interrotto il rifornimento di acqua, cibo ed elettricità verso Gaza, precipitando la striscia costiera in una crisi umanitaria.

La dichiarazione di venerdì ha condannato tutti gli attacchi alla popolazione civile come anche “ogni punizione collettiva, spostamento forzato, distruzione sistematica di case ed infrastrutture civili e il blocco delle forniture di energia, acqua, cibo e medicine alla popolazione della Striscia di Gaza.”

Secondo la dichiarazione approvata a Barcellona, gli ostacoli principali ad una pace duratura sono “l’occupazione e la colonizzazione dei territori palestinesi” e “la negazione dei diritti” alla popolazione.

Altri membri di alto profilo del governo spagnolo, compresa l’ex ministra Ione Belarra, hanno censurato il “silenzio assordante” del proprio Paese e di altri alleati occidentali del regime israeliano sulla feroce guerra di Tel Aviv contro Gaza.

Sempre giovedì Belarra, che è stata rimossa dal suo incarico ministeriale all’inizio della settimana a causa delle sue critiche, ha detto in un post su X (ex Twitter) che lei e i suoi colleghi erano “preoccupati” che un viaggio compiuto precedentemente dal Primo Ministro spagnolo Pedro Sanchez nei territori occupati “potesse essere strumentalizzato per riabilitare il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu che è un criminale di guerra.”

(Traduzione dall’inglese di Cristiana Cavagna)