Guerra Israele-Palestina: il gabinetto di guerra israeliano “blocca la proposta del capo del Mossad” di riprendere i colloqui in Qatar

image_pdfimage_print

Redazione di MEE

14 dicembre 2023-Middle East Eye

David Barnea si è offerto di avviare i negoziati sugli ostaggi, ma secondo Channel 13 i ministri non vogliono che sia Israele a fare la prima mossa

Il capo del Mossad si è offerto di recarsi in Qatar per riavviare i negoziati per la liberazione dei prigionieri israeliani detenuti a Gaza, ma secondo un rapporto pubblicato dall’ emittente israeliana Channel 13 il gabinetto di guerra israeliano ha rifiutato l’offerta,

Secondo fonti affidabili su questa questione, David Barnea non è stato inviato a Doha a causa della percezione [del governo israeliano, ndt.] che gli alti funzionari di Hamas in Qatar siano stati esautorati dai suoi leader a Gaza.

Il rapporto, pubblicato mercoledì sera, afferma che i ministri israeliani non proporranno un accordo né avvieranno colloqui, a meno che non siano convinti che Hamas intenda stringere un altro accordo.

Le fonti hanno detto a Channel 13 che il primo ministro Benjamin Netanyahu, il ministro della Difesa Yoav Gallant e il politico dell’opposizione Benny Gantz, che fa parte del gabinetto di guerra, sono tutti d’accordo sul fatto che Israele non dovrebbe prendere l’iniziativa per un accordo.

Il rapporto afferma inoltre che Netanyahu e Gallant sono favorevoli ad aspettare che Hamas faccia una mossa, mentre Gantz ritiene che i mediatori del Qatar dovrebbero essere spinti a portare avanti i negoziati.

Giovedì, Al-Araby al-Jadeed [sito di notizie noto anche come The New Arab, ndt.] citando fonti egiziane ha riferito che Israele si è rivolto all’Egitto per condurre negoziati su un accordo per il rilascio dei prigionieri.

Le fonti dicono che il capo dell’intelligence egiziana Abbas Kamel ha parlato al telefono con Barnea domenica.

Il capo dell’ufficio politico di Hamas a Gaza, Basem Naim, ha negato che siano avvenuti nuovi negoziati sui prigionieri con i mediatori.

A Gaza sono ancora tenuti prigionieri circa 140 ostaggi

Alla fine di novembre una pausa di sette giorni ha dato una breve tregua ai palestinesi dell’enclave che erano stati sotto costante bombardamento israeliano. Ha inoltre aperto la strada al rilascio di palestinesi detenuti nelle carceri israeliane e di ostaggi tenuti prigionieri a Gaza.

Circa 240 palestinesi sono stati rilasciati dalle carceri israeliane in cambio di 105 ostaggi tenuti prigionieri a Gaza.

I palestinesi rilasciati erano donne e giovani. La CNN ha riferito che dei primi 150 palestinesi rilasciati, 98 non erano stati accusati di alcun reato.

Si ritiene che gli ostaggi liberati da Gaza fossero tutti civili, tra cui diverse donne e bambini. La stragrande maggioranza sono cittadini israeliani, anche se molti hanno la doppia nazionalità. Tra i liberati figurano 23 cittadini thailandesi. Si ritiene che circa altre 140 persone siano rimaste prigioniere a Gaza, secondo le stime ufficiali israeliane. Secondo Hamas, diversi prigionieri israeliani sono stati uccisi dai bombardamenti e dai raid israeliani.

La campagna di bombardamenti israeliana che dura da due mesi ha ucciso oltre 18.608 palestinesi a Gaza, tra cui oltre 7.000 minori.

Ciò è avvenuto dopo l’attacco a sorpresa di Hamas nel sud di Israele, che ha ucciso almeno 1.140 persone, per lo più civili.

(traduzione dall’inglese di Giuseppe Ponsetti)