Secondo un’esperta gli Stati che tagliano i fondi all’UNRWA potrebbero violare la convenzione sul genocidio

Francesca Albanese, Relatrice dell'ONU per i territori Occupati. Foto: Getty
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Redazione The New Arab

28 gennaio 2024 – The New Arab

Sabato un certo numero di Paesi – tra cui Australia, Gran Bretagna, Finlandia, Germania e Italia – hanno seguito lesempio degli Stati Uniti sospendendo i finanziamenti allUNRWA.

Domenica un’esperta delle Nazioni Unite ha avvertito che i Paesi che hanno bloccato i finanziamenti allAgenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati palestinesi stanno violando lordine del tribunale di fornire validi aiuti a Gaza e potrebbero violare la convenzione internazionale sul genocidio.

Sabato un certo numero di Paesi donatori – tra cui Australia, Gran Bretagna, Finlandia, Germania e Italia – hanno seguito lesempio degli Stati Uniti sospendendo ulteriori finanziamenti allUNRWA.

Ciò è avvenuto dopo che Israele ha affermato che diversi membri dello staff dell’Agenzia delle Nazioni Unite sarebbero coinvolti nell’attacco di Hamas del 7 ottobre. Le accuse israeliane si basano su confessioni ottenute durante gli interrogatori e non sono state oggetto di indagini indipendenti. Dall’inizio della sua ultima offensiva contro Gaza Israele ha ucciso più di 150 membri del personale dell’UNRWA.

Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite per i Territori Palestinesi Occupati, ha avvertito che la decisione di sospendere i finanziamenti all’UNRWA “sfida apertamente” l’ordine della Corte Internazionale di Giustizia di consentire che una valida assistenza umanitaria” raggiunga gli abitanti di Gaza.

“Ciò comporterà responsabilità legali – o la fine dell’ordinamento giuridico (internazionale)”, ha scritto su X, ex Twitter.

L’UNRWA ha reagito alle accuse licenziando diversi membri del personale e promettendo un’indagine approfondita sulle accuse non specificate, ma Israele ha comunque giurato di interrompere l’attività dell’agenzia a Gaza dopo la guerra.

Il conflitto tra Israele e UNRWA fa seguito alla sentenza della Corte Internazionale di Giustizia delle Nazioni Unite di venerdì secondo cui Israele deve prevenire possibili atti di genocidio nel conflitto e consentire maggiori aiuti a Gaza.

Albanese, esperta indipendente nominata dal Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite, ma che non parla a nome delle Nazioni Unite, ha sottolineato i tempi delle decisioni dell’interruzione dei finanziamenti.

In un altro commento su X ha detto: “Il giorno dopo che l’ICJ ha concluso che Israele sta plausibilmente commettendo un genocidio a Gaza alcuni Stati hanno deciso di tagliare i fondi all’UNRWA”, dichiarando che, così facendo quei Paesi stanno punendo collettivamente nel momento più critico milioni di palestinesi e molto probabilmente violano i loro obblighi ai sensi della Convenzione sul Genocidio”.

Secondo un conteggio ufficiale dell’AFP [agenzia di stampa francese, ndt.] l’attacco di Hamas contro Israele ha provocato il 7 ottobre la morte di circa 1.140 persone. Le prove emerse indicano che sia i combattenti palestinesi che Israele sono responsabili della morte dei civili.

Inoltre i combattenti hanno sequestrato circa 250 ostaggi e Israele afferma che si trovano ancora a Gaza circa 132 di loro, compresi i corpi di almeno 28 prigionieri.

Secondo il ministero della Sanità dell’enclave costiera la successiva offensiva militare di Israele ha ucciso a Gaza almeno 26.422 persone, la maggior parte delle quali donne e minori.

(traduzione dall’inglese di Aldo Lotta)