Guerra contro Gaza: politici israeliani preoccupati per ‘mandati d’arresto segreti da parte della Corte Penale Internazionale’

I tre possibili oggetto di mandato d'arresto da parte della Corte Penale Internazionale. Foto : AFP
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Redazione di Middle East Eye

30 aprile 2024 – Middle East Eye

Secondo alcune informazioni, alcuni legali dello Stato ebraico pensano che i mandati di arresto potrebbero essere annunciati solo dopo che i funzionari israeliani viaggiassero nei Paesi europei

Secondo un media israeliano, i legali per conto di Israele presso la Corte Penale Internazionale nella città olandese dell’Aia sono preoccupati che i mandati d’arresto contro funzionari israeliani possano essere stati emessi segretamente.

Un rapporto stilato da Ynet afferma che i legali sono preoccupati che i politici israeliani possano scoprire dei mandati senza preavviso dopo essere arrivati negli Stati europei.

Il rapporto afferma che le basi legali per tali mandati potrebbero essere le dichiarazioni fatte da molti leader israeliani durante la guerra in corso contro Gaza, nelle quali hanno avvertito i palestinesi nel territorio assediato che gli sarebbero stati negati cibo e aiuti.

Una fonte che ha parlato all’organo di stampa ha affermato che a quanto pare il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu sta usando tattiche “minacciose” contro il procuratore Karim Khan, paragonando il suo comportamento a quello di un “elefante in una cristalleria.”

Gli israeliani stanno anche cercando assicurazioni dal segretario di stato statunitense Antony Blinken che Washington interverrebbe per bloccare ogni azione intrapresa dalla Corte Penale Internazionale.

In precedenza il quotidiano israeliano Maariv aveva riferito che Netanyahu è “spaventato e inusualmente stressato” dalla possibilità di un imminente mandato d’arresto.

Washington ha già affermato che la Corte Penale Internazionale non ha alcuna autorità per perseguire i leader israeliani.

Supporto al Congresso statunitense

Israele sta già affrontando presso la Corte Internazionale di Giustizia altre accuse di genocidio riguardo il suo attacco militare in corso a Gaza dopo la denuncia presentata dal Sud Africa.

La guerra ha ucciso finora almeno 34.500 palestinesi a Gaza, la maggioranza dei quali donne e minori.

Alcuni politici presso il Congresso statunitense, dove Israele ha una grande influenza e supporto, hanno promesso di prendere misure punitive contro la Corte Penale Internazionale se perseguisse personalità pubbliche israeliane.

Il portavoce della Camera dei Deputati, Mike Johnson, ha avvertito che se si creasse un precedente con l’emissione di mandati di arresto per i leader israeliani, i politici americani potrebbero essere i prossimi.

Mentre Johnson è repubblicano, anche il suo avversario, il Partito Democratico, è massicciamente filo-israeliano e contrario a ogni azione della Corte Penale Internazionale.

Secondo Axios alcuni membri del Congresso stanno promuovendo una legge per sanzioni contro la Corte Penale Internazionale, mentre altri stanno discutendo se ritirarsi dallo Statuto di Roma in base al quale è stata creata la corte.

(traduzione dall’inglese di Gianluca Ramunno)