Huthifa Fayyad e Areeb Ullah
8- novembre 2024 – Middle East Eye
Tifosi in trasferta insultano gente del posto e strappano bandiere palestinesi prima dello scoppio di scontri con olandesi
Giovedì ultras israeliani hanno provocato scontri con giovani olandesi ad Amsterdam dopo aver scandito slogan contro gli arabi, strappato bandiere palestinesi e ignorato un minuto di silenzio per le vittime dell’inondazione in Spagna.
Mercoledì e giovedì tifosi del Maccabi Tel Aviv in trasferta hanno provocato disordini in diverse zone della capitale olandese prima della partita dell’Europa League dell’UEFA contro l’Ajax, squadra di Amsterdam.
Secondo il quotidiano AD si sono visti ultras strappare almeno due bandiere palestinesi da quella che sembrava essere la facciata di un edificio residenziale la notte prima della partita.
Anche un taxista arabo è stato aggredito dalla folla che sembrava essere stata insieme ai tifosi israeliani, benché la polizia affermi di non poter identificare la nazionalità degli aggressori in quanto non sono stati effettuati arresti.
Mercoledì un gruppo di tifosi israeliani che si è riunito in piazza Dam è stato filmato mentre provocava scontri con gente del posto gridando “Fottiti” ad alcuni di loro e “Fanculo Palestina”.
Prima della partita di giovedì tifosi diretti allo stadio Johan Cruyff Arena sono stati visti gridare “Lasciate che l’IDF (esercito israeliano) fotta gli arabi”.
Si sono anche rifiutati di partecipare a un minuto di silenzio prima del calcio d’inizio per le almeno 200 persone morte nelle inondazioni a Valenza.
A quanto si sa la polizia non ha effettuato alcun arresto di tifosi israeliani coinvolti in provocazioni prima della partita.
La sindaca di Amsterdam, Femke Halsema, ha anche tenuto lontana dallo stadio una protesta filo-palestinese prevista da un gruppo di manifestanti che voleva esprimere il proprio dissenso per l’ospitalità alla squadra israeliana.
In un contesto di provocazioni contro gli arabi in città sono scoppiati scontri tra gli ultras israeliani e qualche giovane prima e dopo la partita e poi durante la notte.
Immagini condivise sulle reti sociali mostrano persone che si scontrano tra loro e la polizia che interviene. Altri video mostrano persone che aggrediscono e inseguono alcuni tifosi israeliani.
Middle East Eye non ha potuto verificare in modo indipendente le immagini.
Un portavoce della polizia ha affermato che cinque persone sono state ricoverate in ospedale e 62 sono state arrestate.
Il quotidiano israeliano Haaretz ha informato che 10 israeliani sono rimasti feriti e che si sono persi i contatti con altri due.
Venerdì Halsema ha affermato che non è ancora chiaro il numero esatto di quanti sono stati feriti e arrestati in totale. Ha detto che le autorità stanno ancora indagando per stabilire le dimensioni complessive dell’incidente.
Violenza dei tifosi israeliani
Gli ultras israeliani di estrema destra sono noti per le violenze verbali e fisiche contro i palestinesi.
In marzo ad Atene prima della partita della squadra contro l’Olimpiakos tifosi del Maccabi Tel Aviv in trasferta hanno brutalmente picchiato un uomo che portava una bandiera palestinese.
All’inizio dell’anno l’associazione per i diritti FairSquare ha scritto al presidente dell’UEFA Aleksander Ceferin accusando l’ente calcistico europeo di “doppio standard” per aver escluso le squadre russe dalle sue competizioni dal febbraio 2022 ma aver rifiutato di fare altrettanto contro Israele.
Nicholas McGeehan, fondatore di FairSquare, ha evidenziato i precedenti di slogan razzisti da parte dei tifosi del Maccabi Tel Aviv e ha criticato il modo in cui le autorità olandesi li hanno dipinti come “vittime innocenti di antisemitismo”.
“I più importanti dirigenti israeliani, compreso il primo ministro Benjamin Netanyahu, hanno apertamente corteggiato i tifosi del calcio in Israele e in cambio hanno ottenuto il loro sostegno violento. Il razzismo ben documentato e la violenza esibita dai tifosi del Maccabi Tel Aviv ad Amsterdam riflettono le azioni criminali del governo israeliano a Gaza e in Libano,” ha detto McGeehan a MEE.
“Ciò non assolve la violenza inflitta ai tifosi del Maccabi Tel Aviv, ma presentarli come vittime innocenti è una grave distorsione dei fatti. Per liberare il calcio europeo dal tipo di slogan genocidi che abbiamo visto dai tifosi del Maccabi Tel Aviv l’Uefa dovrebbe ricordare all’Israel Football Association [Federazione Calcistica Israeliana] in base all’articolo 7(7) del suo statuto i suoi obblighi di sradicare comportamenti razzisti, e imporre le debite sanzioni se l’IFA non prende provvedimenti.”
I politici olandesi condannano i propri cittadini
Il primo ministro olandese Dick Schoof ha definito gli scontri “attacchi antisemiti inaccettabili”, ma non ha citato le aggressioni da parte degli ultras contro i cittadini olandesi.
In un post su X Schoof ha affermato di aver parlato con il suo omologo Benjamin Netanyahu e di avergli assicurato che “i responsabili saranno identificati e processati.”
Geert Wilders, leader anti-musulmano e filo-israeliano del più grande partito del governo olandese, ha definito gli scontri un “pogrom” e una “caccia all’ebreo”.
Anche lui ha evitato di citare gli attacchi da parte degli ultras israeliani e ha invece chiesto di arrestare ed espellere quella che ha definito la “feccia multiculturale” coinvolta negli scontri.
Anche Netanyahu e altri politici israeliani hanno etichettato i disordini come antisemiti, e qualcuno li ha paragonati all’attacco del 7 ottobre guidato da Hamas contro il sud di Israele.
Il primo ministro ha detto di aver ordinato di inviare due aerei di soccorso in Olanda per evacuare i tifosi.
L’esercito israeliano ha affermato di stare preparando l’invio di una missione di soccorso in coordinamento con le autorità olandesi.
Tuttavia in seguito il portavoce internazionale dell’esercito Nadav Shoshani ha detto su X che la missione non sarebbe stata inviata ad Amsterdam.
(traduzione dall’inglese di Amedeo Rossi)