Cosa significa per milioni di palestinesi la messa al bando dell’UNRWA da parte di Israele: i numeri

Soldati israeliani all'interno del compound dell'UNRWA il 24 febbraio 2024. Foto: Jack Guez/AFP
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Marium Ali e Mohamed A. Hussein

29 gennaio 2025 – Al Jazeera

Israele ordina all’Agenzia delle Nazioni Unite per il Soccorso e l’Occupazione (UNRWA), pilastro degli aiuti umanitari per i palestinesi, di cessare le operazioni entro giovedì.

Diversi paesi hanno dichiarato al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite di “deplorare profondamente” la decisione del parlamento israeliano di “abolire” le operazioni dell’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (UNRWA) nella Cisgiordania occupata e a Gerusalemme Est, che entrerà in vigore giovedì.

Belgio, Irlanda, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Slovenia e Spagna hanno condannato in una dichiarazione congiunta il ritiro di Israele dall’accordo del 1967 tra Israele e UNRWA, nonché ogni tentativo di ostacolare la capacità dell’agenzia di funzionare e adempiere al mandato assegnatole dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

Philippe Lazzarini, commissario generale dell’UNRWA, ha dichiarato martedì al Consiglio di Sicurezza che il divieto “accrescerà l’instabilità ed esaspererà la disperazione nel territorio palestinese occupato in un momento critico”.

La Knesset approva le proposte di legge per fermare gli aiuti dell’UNRWA

Il parlamento israeliano, la Knesset, ha approvato a ottobre due disegni di legge che prendono di mira le operazioni dell’Agenzia delle Nazioni Unite per il Soccorso e l’Occupazione dei rifugiati palestinesi nel vicino oriente.

Il primo vieta all’UNRWA di condurre attività all’interno dei confini di Israele, mentre il secondo rende illegale per i funzionari israeliani avere qualsiasi contatto con l’UNRWA. La legge entrerà in vigore giovedì[30 gennaio ndt].

Juliette Touma, portavoce dell’UNRWA, ha espresso preoccupazione per le possibili conseguenze del divieto, dichiarando ad Al Jazeera: “Se il divieto entrerà in vigore e non saremo in grado di operare a Gaza, il cessate il fuoco, che include anche l’ingresso di forniture umanitarie per l’agenzia e per le persone bisognose, potrebbe crollare”.

La prima fase del cessate il fuoco, iniziata il 19 gennaio, prevede un aumento degli aiuti nell’enclave fino a 600 camion al giorno.

Il divieto di Israele renderebbe impossibile per l’agenzia ottenere permessi di ingresso per operare in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza – entrambe sotto controllo israeliano – di fatto paralizzando la capacità dell’agenzia di adempiere al suo mandato.

Cos’è l’UNRWA e dove opera?

L’UNRWA è stata istituita dall’Assemblea Generale nel 1949 per fornire assistenza umanitaria a 750.000 rifugiati palestinesi sfollati dalle loro terre durante la creazione di Israele nel 1948, un evento noto ai palestinesi come la Nakba, o “catastrofe”.

L’organizzazione – che impiega 30.000 dipendenti, principalmente rifugiati palestinesi insieme a un piccolo numero di dipendenti internazionali – fornisce soccorso di emergenza, istruzione, assistenza sanitaria e servizi sociali ad almeno 5,9 milioni di palestinesi in Palestina e nei paesi vicini.

L’UNRWA gestisce 58 campi profughi, tra cui:

  • Cisgiordania: 19 campi che ospitano 912.879 rifugiati registrati;

  • Gaza: 8 campi che ospitano 1,6 milioni di persone;

  • Giordania: 10 campi con 2,39 milioni di persone;

  • Libano: 12 campi, in cui risiedono 489.292 persone;

  • Siria: 9 campi con 438.000 persone.

Il ruolo dell’UNRWA a Gaza e in Cisgiordania

Per generazioni, l’UNRWA è stata il principale fornitore di servizi sanitari ed educativi per milioni di palestinesi che vivono sotto l’occupazione israeliana a Gaza, in Cisgiordania e a Gerusalemme Est occupata.

Secondo Lazzarini: “Il divieto paralizzerebbe l’intervento umanitario a Gaza e priverebbe milioni di rifugiati palestinesi dei servizi essenziali in Cisgiordania, inclusa Gerusalemme Est. Eliminerebbe anche uno scomodo testimone delle innumerevoli atrocità e ingiustizie che i palestinesi hanno subito per decenni”.

In Palestina, l’UNRWA offre istruzione primaria e secondaria gratuita a più di 300.000 bambini, tra cui:

  • 294.086 bambini a Gaza, ovvero la metà di tutti gli studenti dell’enclave;

  • 46.022 bambini in Cisgiordania.

L’UNRWA offre anche assistenza sanitaria primaria gratuita, servizi di salute materna e infantile a:

  • 1,2 milioni di persone a Gaza – più della metà della popolazione;

  • 894.951 persone in Cisgiordania.

Inoltre, l’UNRWA fornisce cibo a:

  • 1,13 milioni di persone a Gaza, ovvero la metà della popolazione;

  • 23.903 persone in Cisgiordania.

L’UNRWA svolge anche un ruolo cruciale nel fornire opportunità di lavoro, programmi di microfinanza e sostegno per iniziative generatrici di reddito.

Colonna portante delle operazioni umanitarie” a Gaza

Tra le regioni sotto il mandato dell’UNRWA, la Striscia di Gaza, con una popolazione di 2,3 milioni di persone, ha la più alta dipendenza dai servizi dell’agenzia per la sopravvivenza.

Mentre altre organizzazioni delle Nazioni Unite come UNICEF, l’Ufficio per il Coordinamento degli Affari Umanitari, il Programma Alimentare Mondiale e l’Organizzazione Mondiale della Sanità forniscono tutte servizi essenziali per la vita, l’UNRWA è la “colonna portante delle operazioni umanitarie” a Gaza, ha dichiarato Touma ad Al Jazeera.

“Tutte le agenzie delle Nazioni Unite dipendono fortemente dall’UNRWA per le operazioni umanitarie, compreso l’ingresso di forniture e carburante. Siamo la più grande agenzia umanitaria a Gaza”, ha detto ad Al Jazeera.

A gennaio 2024 le autorità israeliane hanno accusato i dipendenti dell’UNRWA di aver partecipato agli attacchi del 7 ottobre 2023 guidati da Hamas nel sud di Israele. Ciò ha portato diversi paesi a tagliare i finanziamenti all’organizzazione.

Tuttavia, dopo un’indagine delle Nazioni Unite e il licenziamento di nove dipendenti, tutti i donatori tranne Stati Uniti e Svezia hanno ripreso i finanziamenti.

Da quando Israele ha iniziato il suo genocidio contro i palestinesi a Gaza, il suo esercito ha ucciso almeno 47.354 persone e ne ha ferite almeno 111.563. Coloro che sono sopravvissuti al conflitto hanno perso quasi tutto.

Durante i 15 mesi di guerra, l’UNRWA ha fornito:

  • assistenza alimentare: cibo distribuito a 1,9 milioni di persone che soffrono la fame estrema;

  • assistenza sanitaria: consultazioni sanitarie primarie a 1,6 milioni di individui;

  • supporto psicologico: sostegno psicologico e psicosociale a 730.000 persone;

  • acqua: accesso all’acqua pulita per 600.000 persone;

  • gestione dei rifiuti: raccolta di oltre 10.000 tonnellate di rifiuti solidi dai campi.

Secondo un rapporto dell’UNRWA, 272 membri del personale UNRWA sono stati uccisi in 665 attacchi israeliani e 205 strutture dell’UNRWA sono state danneggiate.

Cosa succederà una volta che il divieto entrerà in vigore?

Nonostante il divieto di Israele e l’ambiente di lavoro già ostile, Lazzarini ha ribadito l’impegno dell’UNRWA a “rimanere e fare il proprio dovere”.

La prima legge approvata dalla Knesset vieta qualsiasi presenza o attività dell’UNRWA all’interno di Israele, colpendo direttamente centinaia di migliaia di palestinesi a Gerusalemme Est occupata, che Israele ha annesso nel 1980 in violazione del diritto internazionale.

“Poi c’è una seconda legge, che impedisce qualsiasi contatto tra funzionari israeliani e funzionari dell’UNRWA. La legge non dice di fermare l’attività in Cisgiordania o a Gaza, ma impedisce qualsiasi contatto – però il fatto è che se non hai relazioni burocratiche o amministrative, il tuo ambiente operativo risulta ancora più difficile”, ha detto Lazzarini.

Il divieto limiterà anche il movimento del personale non palestinese dell’UNRWA, anche se i dipendenti palestinesi saranno ancora autorizzati a svolgere il loro lavoro.

“L’agenzia rimane determinata a fare tutto il possibile per adempiere al suo mandato e fornire servizi critici per alleviare le sofferenze dei rifugiati palestinesi”, ha sottolineato Lazzarini.

I principali donatori dell’UNRWA

Nel 2023, l’UNRWA ha ricevuto 1,46 miliardi di dollari in stanziamenti totali, con i maggiori contributi provenienti da Stati Uniti (422 milioni di dollari), Germania (212,9 milioni di dollari) e Unione Europea (120,2 milioni di dollari).

Esigenze di finanziamento per il 2025

L’UNRWA afferma di aver bisogno di 1,7 miliardi di dollari per affrontare le esigenze umanitarie più critiche di 1,9 milioni di persone a Gaza e 275.000 persone in Cisgiordania e Gerusalemme Est.

Tale cifra comprende:

  • cibo (568,5 milioni di dollari): quasi la metà della popolazione di Gaza dipende dagli aiuti alimentari dell’UNRWA. Questo finanziamento sosterrà la distribuzione di cibo a 1,13 milioni di persone a Gaza e oltre 23.000 persone in Cisgiordania.

  • Acqua e servizi igienici (282,6 milioni di dollari): questi fondi andranno a garantire l’accesso all’acqua pulita e a servizi igienici adeguati, specialmente a Gaza, dove la guerra ha devastato le infrastrutture idriche.

  • Coordinamento e gestione (202,3 milioni di dollari): sono necessari fondi per mantenere il personale, la logistica e il coordinamento per fornire aiuti in modo efficace.

I finanziamenti sono essenziali per sostenere le operazioni salvavita dell’UNRWA. Senza di essi, potrebbero venire meno servizi critici come gli aiuti alimentari, l’assistenza sanitaria e l’accesso all’acqua, aggravando la crisi umanitaria.

(traduzione dall’inglese di Giacomo Coggiola)