Una funzionaria delle Nazioni Unite denuncia la ‘pausa umanitaria’ di quattro ore a Gaza come ‘assolutamente cinica’

Un' immagine di Francesca Albanese durante un suo intervento in una riunione all'ONU nel 2018. Foto: Atilgan Ozdil/Anadolu Agency
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Redazione di MEMO

10 novembre 2023 – Middle East Monitor

Francesca Albanese, la relatrice speciale per i diritti umani nei territori occupati palestinesi, ha criticato la proposta dello Stato di Israele di mettere in atto “una pausa umanitaria” giornaliera di quattro ore nelle operazioni militari nel nord di Gaza, permettendo ai civili di muoversi verso sud, descrivendola come “assolutamente cinica ed inumana”.

Venerdì Albanese ha affermato che “ci sono stati bombardamenti continui, 6.000 bombe ogni settimana sulla Striscia di Gaza, su questo minuscolo pezzo di terra dove le persone sono intrappolate e la distruzione è enorme. Non ci sarà alcun modo di ritornare dopo quello che Israele sta facendo alla Striscia di Gaza.”

Quindi quattro ore di cessate il fuoco, sì, per permettere alle persone di respirare e ricordare quale sia il suono della vita senza bombardamenti prima di cominciare a bombardarli nuovamente. E’ molto cinico e crudele.”

Ciò accade dopo che l’esercito israeliano e la Casa Bianca hanno annunciato ieri che lo Stato di Israele ha accettato di permettere pause giornaliere di quattro ore nella parte nord della Striscia di Gaza in modo che i palestinesi fuggano.

Secondo il portavoce statunitense presso il Consiglio di Sicurezza degli Stati Uniti John Kirby, “gli israeliani ci hanno detto che non ci saranno operazioni militari in queste aree durante le pause e che questo modo di procedere inizia oggi.” Egli ha chiamato le pause un “primo passo” per l’alleviare la crisi umanitaria di Gaza, facendo “passi nella giusta direzione.”

Kirby ha affermato che gli accordi per implementare le pause, le cui tempistiche a quanto si dice sarebbero annunciate da Israele tre ore prima, sono giunti dopo “un’enorme quantità di impegni da parte dell’amministrazione [il Presidente Joe Biden] per cercare di assicurarsi che l’assistenza umanitaria possa entrare e le persone possano uscire in sicurezza.”

Lo Stato di Israele ha bombardato Gaza ripetutamente in risposta all’incursione di Hamas sul confine sud di Israele il 7 ottobre, nella quale uomini armati hanno ucciso 1.400 persone e hanno preso 240 ostaggi. Funzionari palestinesi hanno affermato che fino a giovedì 10.812 abitanti di Gaza sono stati uccisi, di cui il 40% minori. I critici dicono che le richieste devono insistere su un cessate il fuoco e non una “pausa” nelle uccisioni.

(traduzione dall’inglese di Gianluca Ramunno)