Rapporto OCHA del periodo 25 agosto – 7 settembre 2020
In due distinti episodi, palestinesi hanno ucciso un civile israeliano ed hanno ferito un ufficiale di polizia israeliano e un soldato
In due distinti episodi, palestinesi hanno ucciso un civile israeliano ed hanno ferito un ufficiale di polizia israeliano e un soldato
In Cisgiordania in due distinti episodi, due palestinesi, uno di essi minore, sono stati colpiti e uccisi dalle forze israeliane; altri tre sono rimasti feriti
Il 7 agosto, nella città di Jenin, durante scontri tra palestinesi e forze israeliane, una donna palestinese 23enne è stata uccisa da un proiettile penetrato nella sua casa.
In Cisgiordania, 20 palestinesi sono rimasti feriti in scontri con forze israeliane.
In Cisgiordania, il 9 luglio, nei pressi del villaggio di Kifl Haris (Salfit), le forze israeliane hanno sparato, uccidendo un palestinese di 33 anni e ferendone un altro.
Il 18 giugno è morto un bambino di otto mesi: necessitava di un intervento al cuore, da effettuare presso un ospedale israeliano, ma non è potuto uscire da Gaza.
In Cisgiordania, a motivo della mancanza di permessi di costruzione rilasciati da Israele, sono state demolite o sequestrate 70 strutture di proprietà palestinese, sfollando 90 persone e creando ripercussioni su almeno oltre 280.
Il 30 maggio, nella Città Vecchia di Gerusalemme, poliziotti di frontiera israeliani hanno aperto il fuoco, uccidendo un 31enne palestinese autistico che era fuggito all’intimazione dell’alt.
In Cisgiordania, in numerosi episodi e scontri con forze israeliane, sono stati feriti cinquantanove (59) palestinesi, tra cui quattro minori [segue dettaglio].
Il 22 aprile, due speronamenti con auto, effettuati da palestinesi contro checkpoint israeliani, hanno provocato il ferimento di tre israeliani; uno degli attentatori è stato ucciso.