Guerra tra Israele e Palestina: alcuni sopravvissuti all’attacco del 7 ottobre contro il rave fanno causa alle forze di sicurezza israeliane

L'ispezione del campo del Rave dopo l'attacco del 7 ottobre. Foto: AFP/Aris Messinis
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Redazione di MEE

2 gennaio 2023 – Middle East Eye

Alcuni spettatori del festival musicale Supernova intentano una causa per 56 milioni di dollari contro le autorità israeliane accusandole di “negligenza ed errori madornali”

Un gruppo di feriti sopravvissuti all’attacco guidato da Hamas il 7 ottobre nel sud di Israele contro il festival musicale hanno denunciato le forze di sicurezza israeliane per presunta negligenza.

Lunedì quarantadue parti lese che avevano partecipato al rave Supernova, nei pressi della Striscia di Gaza assediata, hanno avviato una causa civile per 56 milioni di dollari presso un tribunale di Tel Aviv contro l’esercito, la polizia, il Ministero della Difesa e il servizio di sicurezza Shin Bet israeliani.

Tre mesi fa il festival è stato tra i vari luoghi attaccati dai combattenti palestinesi in un assalto che ha ucciso circa 1.140 persone, in grande maggioranza civili. Circa altre 240 sono state portate come ostaggi a Gaza.

“Hamas ha ucciso 364 partecipanti alla festa e ne ha portati a Gaza come ostaggi 40, alcuni dei quali sono stati rilasciati e altri sono scomparsi. Molti sono rimasti feriti fisicamente o mentalmente, compresi i denuncianti” si legge nell’azione civile.

“Una semplice telefonata da parte di ufficiali delle IDF [Forze di Difesa Israeliane, l’esercito israeliano, ndt.] al comandante responsabile della festa perché venisse immediatamente sospesa alla luce del prevedibile pericolo avrebbe salvato vite ed evitato ferite fisiche e mentali a centinaia di partecipanti, tra cui le parti lese,” continua la denuncia.

“La negligenza e gli errori madornali sono andati oltre ogni immaginazione.”

La denuncia include richieste per mancati guadagni attuali e futuri, dolore e sofferenza e spese mediche.

Cita resoconti secondo cui importanti funzionari israeliani avevano manifestato preoccupazione riguardo all’evento, e qualcuno si era persino opposto alla sua realizzazione.

Nella notte tra il 6 e il 7 ottobre si sono tenute almeno due perizie dell’IDF a causa di incidenti inconsueti sul confine della Striscia di Gaza, una verso mezzanotte e un altro controllo verso le 3 del mattino, parecchie ore prima dell’attacco di Hamas,” sostiene la denuncia.

Aggiunge che le parti lese sono state scioccate dal fatto che, nonostante timori tra i funzionari della sicurezza che combattenti palestinesi potessero effettuare un attacco, non ci siano stati ordini di annullare l’evento.

Ridottissima presenza della polizia

In più la denuncia aggiunge che la sicurezza dell’esercito israeliano per l’evento è stata inadeguata a causa della festa religiosa di Simchat Torah [Gioia per la Torah]. Afferma che solo 27 agenti di polizia erano stati distaccati alla festa.

“L’evento si è tenuto a poca distanza dal confine con la Striscia. Il rumore della festa è stato sentito dagli abitanti di Gaza e i partecipanti sono stati un facile bersaglio dell’attacco terroristico,” ha affermato Shimon Buchbut, un comandante dell’aviazione in congedo citato nella denuncia.

Il mese scorso il New York Times aveva informato che oltre un anno prima che avvenisse ufficiali israeliani avevano ottenuto un piano dell’attacco del 7 ottobre, ma lo avevano ignorato in quanto troppo ambizioso.

Gli ufficiali avevano ricevuto un documento di 40 pagine, denominato da Israele “Mura di Gerico”, che tracciava con dettagli precisi i piani dell’attacco.

Il piano non stabiliva una data per l’aggressione, ma includeva “dettagli sulla localizzazione e le dimensioni delle forze militari israeliane, sui centri di comunicazione e altre informazioni sensibili.”

Specificava poi l’uso di attacchi con i razzi per distrarre i soldati israeliani, di droni per disattivare le misure di sicurezza e invadere la base militare israeliana nel kibbutz di Re’im, vicino a dove si teneva il rave party.

Il rapporto affermava che a luglio un’analista dell’Unità 8200 israeliana [specializzata nello spionaggio informatico, ndt.] aveva avvertito che Hamas stava effettuando un’esercitazione durata un giorno intero simile ai piani delineati in “Mura di Gerico”.

L’analista affermava che ciò includeva una simulazione dell’abbattimento di un velivolo israeliano e dell’occupazione di un kibbutz e di una base per l’addestramento militare e l’uccisione di tutte le reclute presenti.

Un ufficiale dell’esercito nella divisione israeliana responsabile di contrastare le minacce da Gaza si sarebbe congratulato con l’analista ma l’avrebbe definito uno scenario “totalmente fantasioso”.

Circa 22.000 palestinesi di Gaza, in grande maggioranza donne e minori, sono stati uccisi dai bombardamenti israeliani dall’inizio della guerra circa tre mesi fa.

(traduzione dall’inglese di Amedeo Rossi)