Funzionari dell’amministrazione Biden che si sono dimessi a causa di Gaza affermano che gli USA hanno distrutto il diritto internazionale e hanno messo in pericolo gli americani

Joe Biden pronuncia il discorso di insediamento il 20 gennaio 2020 Foto: GAGE SKIDMORE/FLICKR
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Philip Weiss

23 luglio 2024 – Mondoweiss

L’amministrazione Biden sopprime l’ampio dissenso al suo interno riguardo alla sua politica su Gaza, imponendo una “cultura del silenzio”, affermano alcuni di coloro che si sono dimessi.

Joe Biden ha ottenuto un’infinità di consensi dai democratici per il suo record di successi realizzati durante un solo mandato.

Ma il record di Biden sarà per sempre offuscato dal suo appoggio all’aggressione israeliana a Gaza che attraverso l’utilizzo di munizioni americane ha distrutto città e ucciso decine di migliaia di civili.

Con un notevole gesto di resistenza, 12 funzionari dell’amministrazione Biden hanno pubblicamente rassegnato le dimissioni piuttosto di portare avanti la sua politica. Il 4 luglio hanno pubblicato una lettera di “dissenso dal servizio” che definiva la politica USA “moralmente riprovevole” e “un fallimento”.

La lettera – che ha ottenuto scarsa attenzione dai media – affermava che le scelte di Biden “mettono a rischio gli interessi USA in tutta la regione.” Si riferiva agli interessi politici e economici ed anche al danno per la “credibilità” degli USA.

La scorsa settimana nove dei firmatari sono intervenuti in un webinar del gruppo di esperti DAWN sul Medio Oriente. Riassumerò i punti principali.

Alexander Smith, un ex funzionario di USAID (Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale) che si è dimesso a maggio, ha detto che, difendendo il comportamento israeliano, gli USA hanno distrutto “il sistema della legislazione sui diritti umani” creato dopo la seconda guerra mondiale.

E’ sconvolgente e davvero desolante vedere gli USA prendere ora la decisione di distruggere sostanzialmente il sistema internazionale dei diritti umani che è stato costruito dopo la seconda guerra mondiale”, ha detto.

Gli USA non sono mai stati parte attiva del diritto internazionale, ha detto Smith. “Ma non abbiamo cercato attivamente di distruggere quel sistema e di ostacolarlo. Non abbiamo cercato di affermare in modo formale che queste persone sono persone e queste altre non sono persone, fino ad ora.”

Smith ha detto che la condotta degli USA è agli antipodi delle loro azioni in Ucraina. USAID ha dei video molto eclatanti relativi al suo lavoro di aiuto agli ucraini. Quando i russi hanno bombardato un ospedale gli USA hanno espresso sdegno. Ma Israele ha bombardato 36 ospedali a Gaza col pieno sostegno degli USA.

Stacy Gilbert, una funzionaria di lungo corso del Dipartimento di Stato, ha dato le dimissioni dopo che l’amministrazione a maggio ha pubblicato un rapporto del Dipartimento di Stato/Dipartimento della Difesa (un NSM-20) che affermava che Israele non stava bloccando gli aiuti umanitari, anche se Gaza stava affrontando la carestia.

Pensavo che questa amministrazione non avrebbe falsificato i fatti”, ha detto Gilbert. “Vedere scritto in una relazione congiunta al Congresso un fatto così ovviamente dimostrabile come falso mi ha sconvolta. Quando il rapporto è uscito il 10 maggio è stato il momento in cui ho comunicato che mi sarei dimessa.”

Gilbert ha detto che lei “era in una posizione unica avendo elaborato quel rapporto per poter dire ‘Non è vero, tutti sanno che non è vero,’”

Così tanti funzionari di Biden sono contrari alla politica su Gaza che ora vi è una “cultura del silenzio” all’interno dell’amministrazione, ha detto Maryam Hassanein, un’ex collaboratrice del Dipartimento degli Interni che si è dimessa all’inizio di questo mese:

Una delle questioni principali è la cultura pervasiva del silenzio nel momento di una grave crisi – specificamente, il genocidio che sta avvenendo. Almeno all’interno del mio ente, ci si aspettava che la crisi, indotta dalle azioni israeliane e dal finanziamento e dal consenso USA, non dovesse essere materia di esplicita discussione.”

Lily Greenberg Call, un’ex funzionaria degli Interni, ha ribadito questo aspetto. “C’era una vasta cultura del silenzio e una paura di menzionare queste cose perché non erano, cito, ‘rilevanti per il nostro lavoro’”, ha detto.

Hassanein ha detto che lo scorso anno l’amministrazione ha tenuto “sessioni di ascolto” per dar voce alle preoccupazioni del personale, ma esse hanno dato a molte persone l’impressione di essere ignorate.

Hassanein ha aggiunto che vi è “una significativa quota di dissenso nell’amministrazione”. Molte persone hanno silenziosamente lasciato l’amministrazione. Altre stanno lavorando all’interno per organizzare interruzioni del lavoro e azioni di protesta.

Smith ha detto di essersi dimesso la scorsa primavera dopo che il suo previsto intervento sugli effetti della carestia sulla salute di mamme e bambini a Gaza è stato improvvisamente cancellato. Non si trattava di un discorso politico, ma di un intervento che constatava “i fatti” relativi agli effetti sulle donne incinte e sui bambini di “quando si affama una popolazione”.

Quell’intervento è stato improvvisamente cancellato dalla programmazione della conferenza…proprio all’ultimo momento”, ha detto Smith. “E’ stato davvero desolante” assistere a questo mentre l’amministrazione Biden si esprime apertamente sulle condizioni in Ucraina. “Per me i diritti umani sono universali”.

Il Dipartimento di Stato sta vanificando gli sforzi per avvertire i funzionari americani che potrebbero essere perseguiti per il loro ruolo in un genocidio, ha detto Josh Paul, un ex alto funzionario di Stato.

Paul ha detto che quando gli USA hanno fornito armi per l’attacco saudita allo Yemen “è stata inviata alle alte sfere una nota legale e non è stata approvata”, che avvertiva della responsabilità giuridica delle singole persone in conseguenza alla loro complicità in quegli attacchi. Ciò è accaduto solo perché “un avvocato molto coraggioso” ha redatto la nota.

Quella persona non lavora più per il Dipartimento di Stato in parte per quel motivo”, ha detto Paul. Nel caso della guerra di Gaza nessun individuo di quel tipo sta scrivendo simili avvertimenti.

A nessuno è consentito neppure di discutere i danni per l’interesse nazionale USA, dice Annelle Sheline, ex funzionaria del Dipartimento di Stato.

Non so se c’è un modo per noi di riguadagnare credibilità come difensori dello stato di diritto e dei diritti umani”, dice Sheline.

C’è urgente necessità di discutere un cambio di politica, ma il governo non lo permetterà, dice. “Per anni ogni seria discussione su un ripensamento della politica USA è stata attivamente negata o sottoposta ad autocensura, sia all’interno che all’esterno del governo. E’ qualcosa che ho osservato al (Dipartimento di) Stato prima del 7 ottobre.”

L’amministrazione Biden non solo avalla attivamente il genocidio, ma sta procurando un danno irreparabile alla sicurezza nazionale”, dice Sheline.

Per esempio, “il perseguimento della competizione tra grandi potenze era davvero un obbiettivo strategico” per la Casa Bianca – per superare Cina e Russia a livello mondiale. Ma quell’obbiettivo è stato messo da parte quando si è trattato di sostenere Israele.

Gli esperti hanno elencato molte leggi USA che l’amministrazione Biden sta infrangendo.

Tariq Habash ha detto di aver dovuto lasciare il Dipartimento dell’Educazione a causa della “quasi quotidiana disumanizzazione delle vite dei palestinesi e nel vedere le nostre armi fornite incondizionatamente provocare la morte e la distruzione di così tante persone e infrastrutture civili.”

Quella è stata la linea rossa di Habash perché lui è palestinese, ma ha detto di avere punti di intesa con altri impiegati federali. Vedono che la politica USA ha “minato lo status dell’America in tutto il mondo e….in realtà ha reso meno sicuri gli americani qui a casa loro.”

Harrison Mann, un ex funzionario dell’intelligence della Difesa, ha ribadito il concetto che la politica di Biden reca danno agli americani.

Abbiamo rivoltato l’opinione mondiale, e specialmente quella regionale, contro gli Stati Uniti in un modo tale che non avevamo visto forse dall’invasione dell’Iraq. Questo alimenta l’odio che indubbiamente provocherà il terrorismo in futuro. Penso sia solo questione di tempo perché raccogliamo ciò che abbiamo seminato laggiù.”

Il mondo sa che Israele non potrebbe sostenere l’intensità e la portata del suo attacco senza “l’inesauribile flusso” di armi dagli Stati Uniti, e la guerra ha fatto stare tutti peggio. Mann ha detto:

Israele ha fatto di sé stesso un paria mondiale ed ha trascinato con sé gli USA. Penso che gli Stati Uniti abbiano definitivamente perso la capacità di usare un ragionamento basato sui valori per mobilitare gli alleati mondiali.

Philip Weiss

Philip Weiss è caporedattore di Mondoweiss.net ed ha creato il sito nel 2005-2006.

(Traduzione dall’inglese di Cristiana Cavagna)