Cisgiordania: sei palestinesi uccisi durante un’incursione su larga scala contro gruppo La Fossa dei Leoni

Uno dei palestinesi ucciso il 25 ottobre a Nablus riceve l'omaggio funebre. Foto: AFP
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Akram al-Waara, Leila Warah

25 ottobre 2022-Middle East Eye

Gli intensi combattimenti notturni sconvolgono Nablus mentre numerose truppe israeliane assaltano la città e prendono di mira il nascente gruppo armato

Martedì le forze israeliane hanno ucciso sei palestinesi e ne hanno feriti almeno altri 20 dopo un violento raid dell’esercito nella Cisgiordania occupata settentrionale.

Numerose truppe equipaggiate con decine di veicoli corazzati e missili guidati anticarro hanno preso d’assalto Nablus intorno a mezzanotte ora locale e si sono scontrate con i combattenti palestinesi nella città.

Secondo il Ministero della Salute palestinese cinque palestinesi, di cui almeno due disarmati, sono stati uccisi durante il raid di tre ore e una sesta persona è stata uccisa a colpi di arma da fuoco a Ramallah ore dopo.

I nomi di coloro che sono morti durante l’assalto di Nablus sono stati identificati come Hamdi Sobeih Ramzi Qayem, 30 anni; Ali Khaled Omar Antar, 26 anni; Hamdi Muhammad Sabri Hamid Sharaf, 35 anni; Wadi Sabih Houh, 31 anni; Mishaal Zahi Ahmed Baghdadi, 27 anni.

Il sesto palestinese, identificato come Qusai Tamimi, 20 anni, è stato ucciso in un altro incidente nel villaggio di Nabi Saleh, nel distretto di Ramallah.

Martedì nella Cisgiordania occupata e nella Striscia di Gaza sono stati osservati uno sciopero generale e una giornata di lutto mentre migliaia di residenti adirati si sono uniti ai cortei funebri a Nablus.

“La città si è svegliata molto triste questa mattina: hanno perso cinque vite. L’atmosfera è molto cupa e oggi ci sono scioperi in tutta la Cisgiordania”, ha detto a Middle East Eye Zayd al-Azhary, un attivista che vive a Nablus.

L’operazione di martedì è avvenuta durante un assedio di 14 giorni a Nablus da parte dell’esercito israeliano, che ha bloccato gli ingressi della città e paralizzato il movimento delle persone in entrata e in uscita.

L’esercito israeliano afferma che le misure sono state poste in essere per fermare gli attacchi contro obiettivi israeliani effettuati da un gruppo armato di nuova formazione nella città chiamato “Lions’ Den” [Fossa dei Leoni, ndt].

Nablus e la vicina città di Jenin hanno assistito a una rinascita della resistenza armata negli ultimi mesi. I combattenti palestinesi hanno attaccato sempre più posti di blocco e postazioni dell’esercito, oltre ad affrontare le truppe israeliane durante i le incursioni nelle città.

Incursione sotto copertura

Secondo i media palestinesi l’attacco a Nablus è iniziato poco dopo la mezzanotte di martedì quando le forze di sicurezza appartenenti all’Autorità Nazionale Palestinese (ANP) hanno fermato un “veicolo sospetto” vicino alla Città Vecchia.

Il veicolo trasportava forze speciali israeliane sotto copertura, hanno detto fonti locali. Quando gli agenti dell’Autorità Palestinese hanno affrontato le forze israeliane nel veicolo, secondo quanto riferito, gli ufficiali palestinesi sono stati presi di mira dai cecchini israeliani che erano appostati sui tetti della zona.

Secondo quanto riferito da fonti locali, dopo che la copertura delle forze speciali israeliane è saltata, si è verificato uno scontro a fuoco tra le forze dell’ANP e i soldati israeliani, provocando il ferimento di quattro agenti dell’ANP.

Lo scontro a fuoco tra gli agenti dell’Autorità Nazionale Palestinese e i soldati israeliani ha allertato i gruppi armati nella Città Vecchia di Nablus che era in corso un’operazione israeliana nella città.

I combattenti palestinesi hanno iniziato a scambiare colpi di arma da fuoco con le forze israeliane che avevano fatto irruzione nell’area, mentre altre decine di jeep dell’esercito israeliano hanno iniziato ad entrare in città.

Un residente ha detto che “è scoppiato il caos” dopo che le truppe israeliane sono entrate in gran numero nella Città Vecchia, prendendo di mira i membri del gruppo La Fossa dei Leoni.

L’esercito israeliano ha confermato in un comunicato che l’operazione ha preso di mira un sito “utilizzato dai principali agenti operativi della Fossa dei Leoni”, descrivendolo come un “quartier generale e un’officina per la fabbricazione di armi”. Ha aggiunto che “ha risposto con munizioni vere ai sospetti armati che sparavano contro di loro”.

Il gruppo La Fossa dei Leoni ha postato su Telegram un comunicato in cui sostiene che ha ingaggiato scontri a fuoco con le truppe israeliane e ha confermato che almeno uno dei suoi membri è e rimasto ucciso.

Zona di guerra

Fonti locali sostengono che circa 60 veicoli militari corazzati israeliani sono stati utilizzati nell’operazione in cui la Città Vecchia è stata attaccata e assediata.

Secondo quanto riferito i primi due palestinesi colpiti da arma da fuoco erano passanti che camminavano per la Città Vecchia.

“Erano nel posto sbagliato al momento sbagliato”, ha detto al-Azhary a MEE. “Stavano solo camminando lungo la strada e, naturalmente, gli israeliani gli hanno sparato senza fare domande”.

Non è chiara l’identità dei primi due palestinesi uccisi e se fossero membri dei gruppi armati che stavano combattendo contro l’incursione dell’esercito. I video pubblicati sui social media mostrano medici palestinesi che tentano di rianimare due palestinesi in abiti civili mentre giacciono per strada, sanguinanti e privi di sensi.

Intorno all’una di notte, mentre gli spari risuonavano in tutta la città di Nablus, i palestinesi della Città Vecchia sono saliti sui minareti delle moschee per chiedere rinforzi agli abitanti per sostenere i combattenti della resistenza e i civili bloccati all’interno.

Un’ora dopo le forze israeliane hanno colpito un veicolo nell’area di Ras al-Ain con un missile, uccidendo un uomo nella sua auto. Un altro palestinese, Wadee al-Houh, che secondo Israele sarebbe stato uno dei comandanti del gruppo La Fossa dei Leoni”, è stato ucciso in casa sua.

I militari israeliani hanno rilasciato una dichiarazione in cui affermano che al- Houh era uno degli obiettivi principali dell’operazione dell’esercito nella città. Martedì mattina La Fossa dei Leoni ha rilasciato una dichiarazione in cui si commemora Houh, ma non si specifica il suo ruolo nel gruppo.

Mentre i gruppi armati palestinesi continuavano a scontrarsi con le forze israeliane nelle prime ore del mattino, sono stati segnalati scontri in tutta la città, compreso il campo profughi di Balata.

Al-Azhary ha descritto la scena come una “zona di guerra”.

“Più di 9.000 persone vivono nella Città Vecchia e tutte erano sotto tiro e in pericolo: bambini, anziani, famiglie ecc., non solo combattenti della resistenza. Non è una vita o una posizione facile in cui trovarsi”, ha detto.

Cercando di resistere

Migliaia di palestinesi hanno partecipato al corteo funebre delle cinque persone uccise durante il raid israeliano, mentre sono previste proteste in tutta la Cisgiordania contro la crescente violenza israeliana.

Il raid di martedì ha portato il bilancio delle vittime palestinesi quest’anno a più di 175 persone uccise dalle forze israeliane e dai coloni, di cui 125 nella Gerusalemme est occupata e in Cisgiordania.

Più di 44 sono stati uccise solo negli ultimi due mesi.

Secondo le Nazioni Unite il 2022 è stato finora “l’anno con il maggior numero di vittime palestinesi in Cisgiordania rispetto allo stesso periodo dei 16 anni precedenti”.

Nablus è stata posta sotto assedio all’inizio di questo mese dopo che un soldato israeliano era stato ucciso l’11 ottobre presso una postazione militare alla periferia della città di Nablus. L’esercito israeliano ha intrapreso una caccia all’uomo ad ampio raggio per trovare l’assassino, che, secondo quanto riferito, apparteneva al gruppo La Fossa dei Leoni.

Domenica 23 ottobre un membro palestinese del nuovo gruppo, Tamir al-Kilani, è stato ucciso con una bomba comandata a distanza nella Città Vecchia di Nablus. Il gruppo ha affermato che era stato assassinato dall’esercito israeliano, sebbene i militari [israeliani, ndt] non abbiano commentato pubblicamente l’omicidio.

Dopo il raid di martedì, il Primo Ministro israeliano Yair Lapid ha detto all’emittente pubblica Kan che “Israele non sarà mai dissuaso dall’agire per la sua sicurezza”, affermando che i membri del gruppo La Fossa dei Leoni “sono le persone che hanno ferito Ido Baruch”, riferendosi al soldato ucciso l’11 ottobre.

Su Twitter, il ministro della Difesa israeliano Benny Gantz ha promesso che l’esercito continuerà a reprimere la “Fossa dei Leoni” e altri gruppi armati, affermando: “Non ci sono e non ci saranno città rifugio per i terroristi.

“Continueremo ad agire contro chiunque tenti di danneggiare i cittadini di Israele, ovunque e ogniqualvolta necessario” ha affermato.

 In risposta a queste dichiarazioni, al-Azhary ha respinto le affermazioni israeliane secondo cui i gruppi palestinesi sono “terroristi”, dicendo che sono stati creati come risposta alle angherie e all’occupazione israeliane che continuano nei confronti dei palestinesi.

“I palestinesi stanno cercando di resistere a Israele che toglie loro diritti e dignità di popolo. Non sono terroristi, sono un gruppo persone che sono state messe in una situazione senza vie d’uscita”, ha detto al-Azhary

“Quello che Israele sta facendo ora è cercare di trasformare questo gruppo in un gruppo terroristico invece di concentrarsi su ciò di cui noi palestinesi abbiamo effettivamente bisogno”.

(traduzione dall’Inglese di Giuseppe Ponsetti)