Aída Chávez
18 ottobre 2024- The Intercept
Intenzionati a realizzare un “mega-accordo” di sicurezza con l’Arabia Saudita, il Congresso e l’amministrazione Biden vedono la loro occasione.
Il capo di Hamas, Yahya Sinwar, è stato ucciso mercoledì in uno scontro tra Israele e i militanti nella Striscia di Gaza.
Sinwar, l’architetto degli attacchi del 7 ottobre, era uno dei principali obiettivi di Israele. Dopo mesi in cui Israele ha affermato che Sinwar si nascondeva nei tunnel dietro “scudi umani”, il leader di Hamas è stato gravemente ferito dal fuoco dei carri armati mentre si trovava in superficie e da solo, seduto su una sedia coperta di polvere in un appartamento in rovina, secondo le riprese dei droni diffuse dall’esercito israeliano.
Sinwar era stato descritto prima del suo omicidio come un ostacolo importante al cessate il fuoco a Gaza. Invece di concentrarsi su quell’obiettivo, tuttavia, alti funzionari statunitensi e membri del Congresso di entrambi i partiti hanno approfittato della scomparsa di Sinwar per promuovere un programma molto più ampio, tra cui un cenno alla fase successiva delle ambizioni geopolitiche americane. Dopo la notizia della morte di Sinwar il senatore Richard Blumenthal, rappresentante del Connecticut, ha affermato in un post su X: “Dopo recenti conversazioni con i leader di Israele, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti, ho una fondata speranza che la morte di Sinwar crei opportunità davvero storiche per la sicurezza di Israele, la cessazione dei combattimenti e la pace e la stabilità regionali attraverso la normalizzazione delle relazioni. Bisogna cogliere l’attimo”.
Appena sotto la superficie delle osservazioni di Blumenthal c’è un mega-accordo ampiamente discusso che creerebbe di fatto a Gaza una neo-colonia del regime del Golfo sostenuto dagli Stati Uniti, impegnerebbe gli Stati Uniti ad andare in guerra per l’Arabia Saudita e ci farebbe sprofondare in una nuova guerra fredda con la Cina. I legislatori mirano a collegare queste politiche di vasta portata alla ricostruzione di Gaza per far sì che sia più difficile opporsi all’accordo. Il patto verrebbe imposto al popolo palestinese. I membri del Congresso sono stati espliciti sulla loro visione per il futuro della Palestina e della regione.
“Una nazione sovrana indipendente chiamata ‘Palestina’ con garanzie che rassicurino Israele sul fatto che in futuro non ci siano altri 7 ottobre”, ha affermato il senatore Lindsey Graham, rappresentante del Sud Carolina, in una recente intervista. “Sarà più simile a un emirato che a una democrazia. MBS e MBZ negli Emirati Arabi Uniti arriveranno e ricostruiranno Gaza… creeranno un’enclave in Palestina”, riferendosi a Mohammed bin Salman, il principe ereditario dell’Arabia Saudita, e al presidente degli Emirati Arabi Uniti Mohamed bin Zayed Al Nahyan.
Graham, uno dei più assertivi falchi del Congresso, ha anche elogiato Blumenthal per essere “un democratico che cerca di ottenere voti” per un accordo che richiede agli Stati Uniti di “andare in guerra per l’Arabia Saudita”.
Nonostante le affermazioni di volere giustizia per i palestinesi o di sostenere una soluzione a due Stati, i funzionari americani fanno pochi accenni all’autodeterminazione palestinese. Nessuno dei piani postbellici offerti comporta un’elezione o un processo che avrebbe consentito ai palestinesi di avere voce in capitolo sul loro futuro dopo aver sopportato l’emergenza umanitaria della guerra israeliana contro di loro.
L’eredità di Biden
Mentre alcuni membri, come il deputato Adam Schiff, democratico della California, hanno focalizzato la loro risposta alla morte di Sinwar più strettamente sulla fine della guerra a Gaza, molte figure influenti di Capitol Hill l’hanno collegata a una visione regionale più ampia.
Il presidente della commissione per le relazioni estere del Senato Ben Cardin, democratico del Maryland, ha rilasciato una dichiarazione in cui ha chiesto agli Stati Uniti di “tracciare un percorso che rifiuti di accettare una regione in conflitto perpetuo” e invece abbracci “un futuro che soddisfi le aspirazioni di pace, sicurezza, prosperità, dignità e riconoscimento reciproco per israeliani e palestinesi e per tutti i popoli della regione”.
Giovedì il Segretario di Stato Antony Blinken ha parlato con il Primo Ministro e Ministro degli Esteri del Qatar, nonché con il Ministro degli Esteri saudita Faisal bin Farhan, del “lavoro per riportare a casa gli ostaggi, porre fine alla guerra a Gaza e tracciare un percorso che consentirà alla popolazione di Gaza di ricostruire le proprie vite e realizzare le proprie aspirazioni liberi dalla guerra e dalla morsa di Hamas”, secondo un tweet del Dipartimento di Stato.
I funzionari del Presidente Joe Biden hanno spinto per un accordo con l’Arabia Saudita durante tutto il suo mandato, considerandolo cruciale per l’eredità del presidente. I funzionari statunitensi erano sul punto di finalizzare un accordo prima che venisse ostacolato dagli attacchi di Hamas. Solo un mese dopo il 7 ottobre un ex consigliere senior di Biden in Medio Oriente, Brett McGurk, ha delineato la strategia in un blog dell’Atlantic Council.
Secondo il nuovo libro di Bob Woodward “War” in un incontro poco prima dell’attacco del 7 ottobre Graham ha detto a Biden che solo un democratico avrebbe potuto garantire un trattato di difesa tra Stati Uniti e Arabia Saudita. “Ci vorrà un presidente democratico per convincere i democratici a votare per andare in guerra per l’Arabia Saudita”, avrebbe detto Graham.
Biden avrebbe risposto: “Facciamolo”.
(traduzione dall’Inglese di Giuseppe Ponsetti)