Soldati israeliani presentano un esposto mettendo in dubbio la legalità dell’Operazione Carri di Gedeone a Gaza

Un'immagine di un attacco dell'esercito israeliano a Gaza. Foto: Mostafa Alkharouf/Anadolu
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Redazione di MEMO

8 luglio 2025 – Middle East Monitor

Tre riservisti israeliani hanno presentato un esposto alla Corte Suprema sostenendo che l’operazione Carri di Gedeone dell’esercito a Gaza può infrangere il diritto internazionale, dato che sembra essere orientata al trasferimento forzato e all’espulsione della popolazione della Striscia di Gaza.

Secondo Haaretz lunedì il giudice della Corte Suprema Khaled Kabub ha sollecitato l’esercito israeliano a fornire una risposta ai querelanti nella speranza di evitare alla Corte la necessità di deliberare ulteriormente sulla materia.

In una lettera inviata ai soldati da un funzionario dell’ufficio del capo di stato maggiore israeliano, l’esercito ha dichiarato che “si è operato in tutta la Striscia di Gaza contro obiettivi terroristici per mezzo di bombardamenti e incursioni di terra.” Ha dichiarato che l’evacuazione degli abitanti è stata portata avanti “per ridurre il rischio ai civili,” aggiungendo che “l’esercito israeliano avvisa e permette ai civili nelle zone di combattimento di andarsene per proteggerli mentre si effettuano operazioni militari nell’area.”

Tuttavia i soldati querelanti hanno sottolineato che il trasferimento forzato e permanente dei palestinesi a Gaza – che il governo israeliano ha pubblicamente individuato come uno degli obiettivi della guerra – è un atto militare illegale e viola palesemente il diritto internazionale e i “valori e lo spirito dell’esercito israeliano.”

(traduzione dall’inglese di Gianluca Ramunno)