Israele rifiuta di rilasciare un prigioniero palestinese malato terminale, nonostante ‘l’immediato pericolo per la sua vita’

Walid Daqqa sta combattendo contro la morte nelle prigioni israeliane
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Redazione di MEMO

27 giugno 2023 – Middle East Monitor

Ieri la commissione per la libertà condizionata, presieduto dal giudice in pensione Zvi Segal, ha rifiutato la richiesta di rilascio anticipato del prigioniero palestinese Walid Daqqa, malato terminale, nonostante gli avvertimenti che egli è a rischio di morte.

Contraddicendo l’opinione di un esperto medico facente parte dell’Israel Prison Service [il servizio carcerario israeliano, ndt.] (IPS) secondo cui la vita di Daqqa è in “concreto pericolo” come paziente oncologico, la commissione per la libertà condizionata ha concluso che le condizioni di salute dell’uomo sessantunenne non sono una ragione sufficiente per il suo rilascio anticipato.

Dopo aver effettuato la diagnosi, l’IPS ha confermato che “ha i giorni contati e che c’è un rischio immediato per la sua vita”.

Come altri prigionieri palestinesi, Daqqa, a cui è stata diagnosticata per la prima volta la leucemia nel 2015, durante i suoi 37 anni in prigione ha sofferto di incuria sanitaria che ha peggiorato la sua salute. A causa del deterioramento delle sue condizioni di salute all’inizio dell’anno è stato spostato dall’ambulatorio della prigione Ramla al centro medico Shamir.

A causa della protesta per la privazione del suo diritto di comunicare con la famiglia, Daqqa è stato riportato all’assistenza medica del’amministrazione dell’ambulatorio della prigione di Ramla.

Daqqa venne arrestato nel 1986 e gli fu comminata una sentenza a 37 anni di prigione che ha scontato nel marzo 2023; tuttavia nel 2017 le autorità israeliane hanno esteso il suo periodo di detenzione di due anni con l’accusa di contrabbando di telefoni mobili nella prigione.

Secondo l’organizzazione non governativa palestinese Addameer, Daqqa è uno scrittore, attivista e prigioniero politico palestinese originario di Baqa Al-Gharbiya, una cittadina palestinese in Israele, a cui nel 2022 è stata diagnosticata una rara forma di cancro del midollo osseo.

Egli è uno dei 19 palestinesi che hanno passato più di 30 anni nelle prigioni dell’occupazione israeliana e uno dei 23 palestinesi che sono stati incarcerati da prima degli accordi di Oslo del 1991.

(traduzione dall’inglese di Gianluca Ramunno)