Cessate il fuoco tra Hezbollah e Israele: cosa c’è da sapere

Così si presentava il 25 novembre 2024 Il quartiere sud di Beirut Tayouneh bombardato dagli israeliani. Foto: Ibrahim Amri/AFP
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Mat Nashed

26 novembre 2024 – Al Jazeera

È iniziato il cessate il fuoco tra Hezbollah e Israele, ma quali sono i dettagli? Reggerà?

Beirut, Libano – Il Libano ha approvato un accordo sul cessate il fuoco con Israele, in rappresentanza di tutte le fazioni del popolo libanese, incluso Hezbollah.

Il governo israeliano ha approvato il cessate il fuoco martedì notte e le ostilità sono cessate alle 4 del mattino di mercoledì.

L’accordo mette fine a più di un anno di violenza, iniziata quando Hezbollah ha cominciato a lanciare attacchi contro Israele l’8 ottobre 2023, dichiarando che avrebbe continuato fino a quando Israele non avesse messo fine alla sua guerra contro la gente di Gaza.

Da ottobre 2023 in Libano Israele ha costretto alla fuga 1,2 milioni di persone e ne ha uccise 3.768, per la maggior parte negli ultimi due mesi.

Hezbollah – insieme ai suoi rivali e alleati libanesi – è favorevole a mettere fine alla guerra, ma quali sono i termini del cessate il fuoco? A che punto è al momento? Durerà?

Ecco cosa sappiamo:

Il cessate il fuoco è cominciato?

Adesso che tutte le parti lo hanno sottoscritto, il cessato il fuoco è considerato in vigore.

Le ostilità sono cessate alle 4 del mattino, sei ore prima che il Libano accettasse formalmente l’accordo.

Che cosa comporta il cessate il fuoco?

Le truppe israeliane si dovrebbero ritirare dal Libano meridionale e Hezbollah dovrebbe arretrare a nord del fiume Litani, mettendo fine alla propria presenza nel sud [del Libano].

Queste operazioni richiederebbero 60 giorni e l’esercito libanese, il quale è stato perlopiù uno spettatore nell’attuale guerra, si schiererebbe a sud per vigilare sul cessate il fuoco.

La sua implementazione dovrebbe essere supervisionata anche da una task force internazionale, guidata dagli Stati Uniti e comprendente forze di pace francesi.

L’esercito libanese sarà chiamato a espandere il proprio ruolo in Libano, soprattutto nel sud, dove diventerebbe l’unico corpo armato e assumerebbe il controllo di tutte le attività legate alle armi nel paese.

E le persone che hanno dovuto lasciare le loro case?

I civili libanesi e israeliani dovrebbero poter fare gradualmente ritorno alle proprie abitazioni.

La distruzione nel sud del Libano è tuttavia così vasta che è difficile dire quante persone proveranno a farvi ritorno.

Dal lato israeliano i residenti del nord potrebbero tornare o meno, poiché si prevede che molti non avranno fiducia nel cessate il fuoco.

Il cessate il fuoco durerà?

Beh, almeno per alcuni anni, dicono gli esperti.

“In assenza di un accordo politico complessivo che coinvolga anche l’Iran, il cessate il fuoco rischia di essere una misura temporanea” ha detto ad Al Jazeera Imad Salamey, professore di scienze politiche all’Università americana libanese.

“Anche a queste condizioni, il cessate il fuoco probabilmente permetterà diversi anni di pace relativa”, ha aggiunto.

Altri analisti sono meno ottimisti, in particolare Alon Pinkas, editorialista di Haaretz, il quale dice ad Al Jazeera che l’accordo – sulla base delle informazioni comunicate – sembra molto fragile e impossibile da attuare, in particolare per quanto riguarda l’ampliamento del ruolo dell’esercito libanese.

Le due parti sono soddisfatte dei termini?

Israele ha richiesto il diritto di colpire il Libano per “far rispettare” i termini del cessate il fuoco se l’esercito libanese e la task force internazionale non riusciranno a tenere Hezbollah fuori dalla zona lungo il confine.

Secondo gli esperti, accettare la richiesta israeliana significherebbe dare a Israele una “autorizzazione” internazionale a violare regolarmente la sovranità libanese ogni volta che lo ritenga opportuno.

“Forse stiamo entrandoin una nuova fase… la sirianizzazione (del Libano)”, ha detto Karim Émile Bitar, esperto di Libano e professore associato di relazioni internazionali all’Università Saint Joseph di Beirut.

Il Libano si è a lungo opposto all’idea che Israele possa avere il diritto di colpire il suo territorio a proprio piacimento, sostenendo che ciò costituirebbe una violazione della propria sovranità.

Non è chiaro se questa clausola sarà inclusa nel cessate il fuoco o se farà parte di un accordo separato tra Stati Uniti e Israele.

E il giorno dopo?

Israele ha distrutto circa 37 villaggi e raso al suolo Nabatieh e Tiro, i quartieri principali di Beirut.

La maggior parte degli sfollati sono musulmani sciiti – gruppo demografico dal quale Hezbollah trae la maggior parte del proprio sostegno – che non potranno tornare ai loro villaggi nell’immediato futuro.

Il protrarsi di questo sfollamento senza precedenti potrebbe logorare le relazioni con le comunità di diverso orientamento religioso che li ospitano.

Le comunità confessionali del Libano hanno sofferto gravi violenze nel corso della guerra civile libanese, dal 1975 al 1990. Quella violenza ha portato a sfollamenti di massa e alla segregazione geografica delle principali comunità confessionali del Libano.

Queste comunità saranno adesso costrette a vivere l’una con l’altra senza particolare aiuto da parte del governo provvisorio, che risente di una acuta crisi economica.

Quale sarà il futuro di Hezbollah?

La presenza della task force internazionale e l’opposizione interna al ruolo militarizzato di Hezbollah rendono difficile per il gruppo recuperare la forza che ha avuto, secondo Salamey.

“Hezbollah potrebbe essere costretto a rivolgere la propria attenzione verso l’interno, nel tentativo di consolidare la propria importanza dentro lo Stato libanese, invece di dedicarsi a operazioni militari esterne, assumendo così un ruolo nel plasmare il futuro paesaggio politico del Libano”, ha dichiarato ad Al Jazeera.

(traduzione dall’inglese di Giacomo Coggiola)